GOT7 One Shot

15. 2jae

Oggi è un giorno importante siccome taetae_black compie gli anni!!!
Gli ultimi due capitoli sono dedicati a lei. Ti voglio bene🖤

Stanno tutti salendo in macchina per tornare a casa dalle prove.
Ce la stiamo mettendo tutta, spero che Lullaby piaccia ai nostri fan.
«Dai che partiamo» dice Jae Bum al volante mentre Jinyoung, di fianco a lui, cerca di fare il possibile per calmare quelle teste calde.
Neanche dopo un giorno intero di prove, riescono a fermarli ed è questo che li rende i GOT7.
Jackson ha già la telecamera accesa per bloggare ma è difficile se ha di fianco Bambam che continua a fargli il solletico.
«Hey JB, dov'è Youngjae?» sussurra Jinyoung all'orecchio del maggiore, che si era perso a guardare i suoi bambini.
Senza pensarci due volte, scende dalla macchina e raggiunge di corsa lo studio dove poco prima hanno ballato e cantato per ore. Per quanto la distanza tra lo studio e l'auto sia davvero poca, pioveva forte, quindi si ritrova dentro quell'enorme posto bagnato fradicio, infreddolito e senza sapere dove cercare.
«Proprio oggi doveva piovere?!» dice lui arrabbiato.
Oggi non è giornata per lui. Anzi, se volessimo essere più precisi, ha proprio la settimana storta.
JB non riesce a capire se stesso e cosa prova; ha provato a parlare con Jinyoung, che di solito è quello che da i migliori consigli, ma non è servito a niente. Neanche lui può rispondere a cosa lui prova dentro.
Si sente fortunato che in questo periodo sia soppresso dal lavoro ma a volte non basta per togliergli i pensieri dalla testa.
«Hey Youngjae, dobbiamo andare!» urla ad alta voce ma non sente una risposta.
Ci prova e ci riprova. Cerca dappertutto e chiama continuamente Jinyoung per sapere se è tornato alla macchina.
Stremato dalla disperazione, si lascia cadere a terra e si prende la testa con le mani. È stressato, vuole solo tornare a casa a dormire.
«Youngjae... vieni fuori.» dice con le lacrime agli occhi e solo in quel momento sente dei singhiozzi dall'altra parte del muro.
Si alza e va verso il rumore, come se ne fosse attratto e il trova il membro disperso.
Resta immobile, non sa cosa fare.
«Youngy» sussurra piano prima di abbracciarlo. Youngjae inizia a sentirsi caldo il petto ma le lacrime non si fermano così nasconde il viso nell'incavo della spalla del maggiore.
«Jae-bum» dice tra un singhiozzo e l'altro.
«Youngy cosa succede?» chiede il più grande con preoccupazione. Lui non usa mai questo soprannome, solo quando ha paura, come in questo momento. Quando aveva i suoi incubi e non sapeva da chi andare. Quando era ancora piccolo e gli mancavano i suoi genitori e Youngjae lo consolava. Youngjae c'è sempre stato per lui, anche gli altri in realtà, ma Youngjae ha sempre avuto una presenza... diversa, in senso positivo.
Amava stare con lui, i suoi abbracci, i suoi "Tranquillo passerà tutto", la sua ingenuità che molto spesso gli ha portato più dolori che gioie ma lui è sempre andato avanti a testa alta.

Anche a Youngjae piaceva stare con JB, molte volte è stato geloso del rapporto di quest'ultimo con Jinyoung, anche se sapeva che non doveva esserlo, ma per lui è inevitabile nonostante ci abbia provato più volte: ogni volta che li vede insieme gli viene un' attacco di gelosia... Per non parlare della rabbia che si sente montare dentro!

«Abbiamo un grosso problema» dice il piccolo nervoso contro la spalla del maggiore che continua a stringerlo per dargli supporto. JB resta in silenzio, anche se questo silenzio vale più di mille parole.

Il minore si gira per guardarlo negli occhi e resta stupito di vedere il maggiore piangere: è successo solo pochissime volte che il loro leader piangesse o se lo faceva cercava di nasconderlo chiudendosi in una stanza da solo, non gli piace farsi vedere debole, pensa che siccome è il leader dovrebbe stare sempre bene e non gravare sulle spalle degli altri membri ma nessuno può essere forte in eterno.

«Io ti amo e so bene che non è lo stesso per te» dice lui prima di perdere quel magnifico contatto visivo, perché è troppo imbarazzato per vederlo piangere quindi si guarda le ginocchia continuando a piangere.

Si è messo completamente a nudo davanti al ragazzo che gli piace ormai da troppo tempo per stare zitto ancora ma comunque ha paura di quello che l'altro potrebbe pensare e che potrebbe insultarlo, ma soprattutto ha paura di rovinare il loro rapporto e così l'unità del gruppo.

JB finalmente capisce tutto quello che da un sacco di tempo lo tormentava. Prese il suo mento con due dita e gli lascia un dolce bacio sulle labbra: «Non è un problema se anche io ti amo»

Il minore è a dir poco sorpreso e si immobilizza con un sorriso che va da un orecchio all'altro. Si fionda tra le braccia del maggiore che lo accoglie e gli bacia i capelli.

«Avevo una paura enorme. Non volevo rovinare tutto quindi sono stato zitto ma ormai è passato troppo tempo e non riuscivo più a tenermelo dentro.»
«Da quanto va avanti?»
«Almeno un anno»
«Youngjae! Sai che non ti mangio, non dovevi tenerti dentro tutto.»
«Lo so, sono stato stupido.»

Scoppiano a ridere entrambi e si asciugano le lacrime. JB si alza e tende la mano per aiutare Youngjae che accetta ma quando è in piedi si trova vicino al suo viso, tanto vicino. Si guardano negli occhi e nessuno dei due riesce ad interrompere il contatto finché si avvicinano ancora di più, facendo scontare le loro labbra.

«JB, Youngjae, siete q... Ma che carini!»

Non fanno in tempo a staccarsi che Mark li ha già scoperti. Sembra abbia voglia di saltellare in giro come una fangirl pazza.

«Non è come sembra...» tenta di difendersi Youngjae.
«Noooo, vi stavate solo baciando peggio di due adolescenti con gli ormoni impazziti!»
«Be' ora non esageriamo!» dico io.
«Siete la mia OTP quindi esagero quanto voglio! Ma siete troppo cute!!»

Comincia a ballare di gioia, a volte sembra proprio un bambino nonostante sia il più grande e il più tranquillo tra di loro. Per questo secondo molte fan non è possibile che il "Mark hot" e il "Mark cute" siano la stessa persona.

Tornano alla macchina tenendosi per mano con Mark dietro che sta sclerando internamente.