GOT7 One Shot

14. Markbum

Pov's Mark
Mi sono fatto convincere dagli altri ad andare a questa stupidissima festa. Mi avevano detto che era un posto tranquillo invece siamo finiti in un locale simile ad una discoteca con la musica a palla con tavoli per gli snack e un bancone del bar. Prendo un piatto e ci metto qualcosa da mangiare poi vado a sedermi nell'angolino vicino al bagno essendo quello più silenzioso e comincio a mangiare guardando gli altri e chiedendomi come facciano a divertirsi.
Il proprietario del locale, avendo compassione di me, mi offre due bicchieri di soju che scolo lentamente.

Mezz'ora dopo prendo il giubbotto ed esco dal locale altrimenti mi scoppierebbe la testa: la musica è veramente troppo forte. Mi accorgo di vederci triplo e che il mio equilibrio non è proprio stabile... Maledetti bicchieri di soju! Un colpo di vento freddo mi sferza la faccia schiarendomi le idee e facendomi arrivare vivo alla panchina ma rimpiango di non aver preso la mia sciarpa.
«Domani avrò un mal di gola terribile ma non ho nessunissima intenzione di tornare in quell'inferno» commento con me stesso sedendomi sulla panchina a gambe incrociate. Il vento continua a soffiare così tiro su la zip del giubbotto per cercare di coprire la gola il più possibile.

Sento qualcosa di caldo sul collo e vedo un paio di mani annodare la mia adorata sciarpa intorno al mio collo. Mi giro e vedo JB con un'espressione di rimprovero.
«Che ci fai qui fuori al freddo?»
«Non sopporto quel posto: la musica è troppo alta e ci sono troppe persone. Mi avevi detto che sarebbe stato un posto tranquillo!»
«Pensavo veramente fosse un posto tranquillo. Non ti avrei mai portato se lo avessi saputo prima» si siede sulla panchina di fianco a me.
«Perché sono sempre il guastafeste? Vi rovino sempre le uscite»
«Tu non sei un guastafeste, Mark. Hai solo un carattere diverso da quello di Jackson e Bambam che non vedono l'ora che ci sia una festa. Tu ti diverti in altri modi ed è giusto così» dice mettendomi una mano sulla spalla e stringendola per darmi conforto.
«Puoi tornare da loro, non è neccessario che tu mi faccia compagnia: sto bene anche da solo» gli dico sospirando, anche se non è del tutto vero dato che mi sento solo come un cane.
«Non ho nessunissima intenzione di tornare là e lasciarti qui da solo. A questo proposito che ne dici se ci sediamo nel pulmino? Almeno stiamo al caldo» mi chiede sventolando le chiavi davanti al mio naso.
«Certo, almeno non prenderemo una polmonite»

Entriamo nel pulmino e ci sediamo sui sedili in fondo e mettiamo le giacche su quelli davanti in modo da stare più comodi. Soffio sulle mie mani per riscaldarle finché JB non le prende tra le sue.
«Mamma mia, sono gelate! Da quanto eri lì fuori?»
«Non lo so... Cinque minuti?»
«Hai bevuto?»
«Il proprietario mi ha offerto due bicchieri di soju»
«E tu li hai bevuti? Poteva averci messo dentro della droga!»
«Non metterti a fare il padre ora, non avrebbe potuto metterci dentro niente visto che me li ha versati davanti al naso e non ci ha messo niente. E poi è un locale pubblico!»
«Okay hai ragione, sto diventando troppo possessivo»
«Mi piace quando ti preoccupi per me» dico ma appena capisco che quelle parole sono uscite dalla mia bocca le mie guance cominciano ad arrossire.
«Penso sia la cosa più carina che tu mi abbia mai detto» commenta guardandomi dritto negli occhi facendo fare un salto al mio stomaco.
Mi abbraccia passando le mani tra i miei capelli mentre io appoggio la testa sulla sua spalla beandomi del tocco dolce di JB.
«Mark?»
«Mmm?» mi prende il viso tra le mani staccandomi da lui poi prende le mie mani e fa intrecciare le nostre dita mentre mi guarda negli occhi.
«Hyung, è da un po' che voglio dirti che ogni volta che guardo nei tuoi occhi vedo sempre sfumature diverse, ho bisogno di starti vicino e ti abbracciarti, quando tu stai male soffro anch'io. Forse sono anche geloso del tuo rapporto con Jinyoung, tutte quelle volte che lui sa esattamente quello di cui hai bisogno ed è in grado di aiutarti mi fanno sentire inutile, vorrei riuscire anch'io a capire se qualcosa non va senza bisogno di parole, solo con uno sguardo»
«Tu fai tanto per me JB»
«Vorrei fare di più» dice con tono triste.

Pov's JB
«Tu mi fai battere il cuore ad ogni tuo sorriso, tutte le volte che saliamo sul palco sono tranquillo perché so di avere te al mio fianco, ti seguirei ovunque anche se questo volesse dire venire in un posto come questo. Ti voglio bene e l'ultima cosa che voglio è vederti stare male a causa mia quindi ora sorridi e abbracciami, ho voglia di averti vicino» lo abbraccio stringendolo forte tra le mie braccia. È un ragazzo speciale, è grazie a lui se riusciamo a tenere calmi i più piccoli, lui è quello che riesce a dare consigli a tutti, è sempre disponibile ad aiutarti per questo mi sono innamorato di lui: da tutto se stesso senza chiedere niente in cambio. Non penso che abbia capito l'intensità dei miei sentimenti ed è ora che glielo faccia capire.

Lo guardo negli occhi, poi il mio sguardo cade sulle sue labbra e questo cancella ogni esitazione così appoggio le mie labbra sulle sue. Porta le mani sul mio petto come se volesse allontanarmi, mi si spezza il cuore anche se sapevo che sarebbe potuto succedere. Comunque se vuole che mi allontani deve spingermi lui, io non riuscirei a staccarmi dalle sue labbra che ormai sono diventate peggio di una droga.

Quando ad entrambi manca l'aria mi allontano di poco e guardo la sua faccia sorpresa.
«Hyung, ti amo» lui continua a guardarmi negli occhi indeciso se fare la sua mossa o no.
«Al diavolo!» sbotta. Non ho capito se ce l'ha con me quindi aspetto che faccia qualcosa.

Si slancia verso di me e fa scontrare le nostre labbra quasi con violenza. Tutto mi aspettavo tranne che lui ricambiasse e che addirittura prendesse il controllo del bacio chiedendo l'accesso che non gli nego. Mi spinge all'indietro e si sdraia su di me senza staccarsi. Mi tocca un fianco provocandomi dolci brividi che mi percorrono la colonna vertebrale. Si stacca e guarda i miei occhi scintillanti e le mie labbra gonfie.
«Penso che tu abbia capito cosa significa tutto questo» detto questo torna a baciarmi.