Pov's Jinyoung
Entro nel bar e mi dirigo subito verso il bancone per ordinare da bere. Il barista me lo prepara e io lo butto giù tutto d'un fiato lasciando che mi bruci la gola.
Di solito non sono un ubriacone ma questa sera è diverso: una mia amica mi ha chiesto di mettermi insieme a lei ma io ho rifiutato perché non provo le stesse cose nei suoi confronti ma lei non ha mollato, ha provato a baciarmi ma l'ho respinta così si è arrabbiata e ha cominciato a darmi dello stupratore tanto che un vecchietto che passava ha chiamato i carabinieri. Non mi sembrava giusto illuderla e lei doveva accettare il mio no, i carabinieri mi hanno dato ragione e mi hanno lasciato andare.
«Un altro!» dico sbattendo il bicchiere sul bancone.
«Arrivo. Ecco fatto.» dice il barista mentre si gira per servire un altro cliente.Continuo a bere per scacciare l'amarezza che, però, non si decide a lasciarmi in pace.
«Me ne dia un altro.»
«Scusa ma non ti sembra di star esagerando? Sarà il quindicesimo che ti bevi!»
«Ti ho detto di darmene un altro!»
«Anche volendo non potrei: il mio turno è finito.» si leva il grembiule mentre arriva una ragazza a dargli il cambio. Aggira il bancone e mi alza di peso portandomi fuori dal locale.
«Che fai?»
«Ti riporto a casa.»
«Mi arrangio da solo!» protesto cercando di divincolarmi.
«Ma se non stai neanche in piedi! Dai, dimmi dove abiti.» gli do l'indirizzo e ci incamminiamo.Arrivati davanti alla porta di casa prendo la chiave ma non riesco a distinguere la serratura perché è tutta sfocata, come se fossi miope ma in realtà io ci vedo benissimo. Lo sconosciuto mi prende la mano e mi guida in modo che la chiave entri nella toppa, faccio di tutto per reprimere il piacere del suo tocco.
«Ora posso farcela da solo e poi non ti conosco quindi non voglio che entri in casa mia.»
«Allora, senti, mi chiamo Choi Youngjae e tu non riusciresti a salire le scale da solo.»
«Mi chiamo Park Jinyoung.»
«Bene, Jinyoung vieni.» mi prende per i fianchi provocandomi una scossa di eccitazione e mi aiuta a salire le scale fino al mio appartamento.Mentre lui stava aprendo la porta, sorreggendomi sempre con un braccio, io porto un braccio intorno ai suoi fianchi e appoggio la testa sulla sua spalla mentre lo sento sussultare.
«Dai, forza ci siamo quasi...» mi trascina fino in camera da letto. «Tu cambiati, io vado a prendere delle cose.»Quando torna io ho addosso solo i pantaloni della tuta e noto che esita per alcuni secondi sul mio petto scoperto. Mi mette sotto le coperte e me le tira su per coprirmi le spalle poi si gira e si dirige verso la porta.
«No, non andartene! Non voglio restare solo.» urlo scattando verso di lui con le lacrime che mi rigano le guance. Gli prendo il polso e mi sbilancio tanto che è costretto a sostenermi per non farmi cadere.
«Ehi, Jinyoung tranquillo.»
«Non lasciarmi solo, ti prego. Mi rimani solo tu...» okay forse ho bevuto troppo.
«Okay. Resto qui, anche perché se entrasse qualcuno potrebbe farti qualunque cosa e tu non saresti in grado di difenderti in questo stato.»Lo sbatto al muro, metto le mani ai lati della sua testa e lo bacio sulle labbra. Emette un verso strano, come lo squittio di uno scoiattolo ma poi porta le mani tra i miei capelli facendomi perdere del tutto il controllo.
«Jinyoung...» ansima sulle mie labbra.Lo porto sul letto e mi sdraio sotto le coperte insieme a lui. Non mi sarebbe per niente dispiaciuto continuare a baciarlo, spogliarlo e giocare con lui ma lui è un angelo puro e io l'ho già sporcato con il mio peccato quindi non voglio rovinarlo ulteriormente. Lo stringo a me e cullato dal suo respiro dolce mi addormento.
Mi sveglio e sono sconcertato: perché uno sconosciuto è sul mio letto? Perché ho addosso solo un paio di pantaloni? Ma soprattutto che cavolo è successo ieri notte? Faccio per alzarmi ma vengo sorpreso da un conato di vomito quindi afferro il secchio che qualcuno ha messo vicino al letto e comincio a vomitare l'anima. Quando finalmente smetto prendo una pastiglia per il mal di testa e bevo un sorso d'acqua dal bicchiere che qualcuno mi ha messo sul comodino. Decido di pulire il disastro che ho combinato quindi vado in bagno, tornando in camera noto che il letto è vuoto ma sento dei rumori provenire dalla cucina.
«Oh, buongiorno Jinyoung.»
«Tu... Chi sei?»
«Ah già, immaginavo che non ti saresti ricordato niente... Sono Choi Youngjae, il barista del locale dove ieri ti sei ubriacato alla grande.»
«Tu... Io... Cioè, non abbiamo fatto... Vero?»
«No. Anche se alla tua versione ubriaca non sarebbe dispiaciuto granché.»
«Cosa? Aspetta, non ho provato a violentarti vero?»
«Oh no, no. Forse è meglio se ti siedi così ti racconto tutto.»Pov's Youngjae
Gli spiego quello che è successo ieri notte ma ometto la parte del bacio perché ora che è sobrio sembra una persona molto seria.
«Perché hai detto che mi sarebbe piaciuto violentarti?»
Maledetta boccaccia! Ora come glielo spiego?
«Ehm... Come dire... Mi hai baciato.»
«Oddio, scusa! Io... Non volevo. Perché capitano tutte a me queste cose?»
«Ascoltami, non hai fatto niente male e poi eri completamente ubriaco quindi non controllavi le tue azioni e se proprio devo dirti tutta la verità è anche un po' colpa mia visto che ti ho ricambiato. Mi dispiace, lo so che non avrei dovuto ma è da quando ti ho versato il primo bicchiere che morivo dalla voglia di baciare le tue labbra.»
«No, piano. Non ci sto più capendo niente. Tu hai ricambiato il bacio?»
«Sì.»
«E io non mi ricordo niente!»
«Già.»
«E se... Probabilmente sto per dire una cazzata, ma se lo rifacessi tu ricambieresti lo stesso?»
«Probabilmente sì.»
«Youngjae, non prendermi per un pervertito, ma ho una voglia matta di baciarti.» sì, fallo! Diavolo mi è piaciuto un sacco.
«Fallo.»
Si avvicina a me e fa unire le nostre labbra, è ancora meglio di ieri sera adesso che il suo alito non sa da alcol e riesce a stare in piedi da solo. Senza aspettare oltre porto le mani sulla sua schiena e infilo la lingua nella sua bocca mentre lui porta le mani sui miei fianchi.«Youngjae, penso di aver capito che cosa stavo aspettando da tutta una vita.»
«Anch'io. Voglio restare con te, non posso lasciarti.»
«Resta qui, con me.» allarga le braccia e io mi ci fiondo dentro.

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GOT7 One Shot
Hayran KurguRaccolte di One Shot sui GOT7. Tutte le ship e qualche immagina... Sono storie per divertirsi quindi siate carini nei commenti e spero che vi piacciano. Attenzione: ci tengo a precisare che la maggior parte delle idee per le storie sono di @taetae_b...