2. Yugbum

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Era una normale sera d'estate. Avevamo la sera libera e gli altri Hyung erano andati al cinema mentre io e JB eravamo rimasti a casa. Non avevo tanta voglia di andare al cinema, ero troppo pigro e stanco in più volevo fare compagnia a JB hyung ma adesso mi pento della mia scelta.

Mi stavo annoiando a morte. Non sapevo cosa fare: non avevo abbastanza sonno per andare a dormire e ormai mi ero stancato di guardare Instagram.
Avrei potuto parlare con quel pabo ma non voleva stare con me, voleva solo leggere quel libro.

Jae Bum è sempre stato una persona molto studiata e intelligente, gli piace tantissimo leggere ma lo fa sempre nei momenti sbagliati... o almeno, per me sbagliati.

Forse, dato che avevamo un po' di tempo libero, aveva fatto bene a leggere ma io volevo stare con lui.
Non so dove trovai la forza per alzarmi e andare verso il divano dove lui era disteso ma lo feci e mi infilai tra le sue braccia, facendolo sussultare per un secondo.

Appoggiai la testa sul suo petto e mi misi a guardare intensamente tutti quei segni che formano delle parole. So leggere, non passatemi per un analfabeta, solo che quando voglio rilassarmi e spengo il cervello quelle parole diventano dei semplici segni.

Mentre guardavo il libro mi sentivo addosso lo sguardo del maggiore ma non ci feci tanto caso: sono molti giorni che continua ad osservarmi ma non sono imbarazzato. Non avrebbe senso imbarazzarsi... mica è il mio ragazzo. E io non sono una ragazza. Fino a prova contraria.

La voce del maggiore mi risvegliò dai miei impetuosi pensieri: «Yugyeom cosa vuoi fare?»
disse posando il libro sul tavolino. Alleluia!

«Non lo so...» dissi più a me che a lui.
Accesi la tv e iniziai a girare per i canali in cerca di qualcosa d'interessante ma poco dopo JB rubò il telecomando dalla mia mano e la spense.

«Perchè Hyung??» chiesi facendo un piccolo broncio.
Lui si mise a ridere, iniziando a tirare le mie piccole guanciotte e mi disse all'orecchio:
«Facciamo un piccolo gioco.»

«Certo!» dissi con tono di sfida. Io amo le sfide, soprattutto sfidare JB. È sempre così competitivo.
Prese il telecomando e accese la tv per poi andare subito ad accendere la play. Appena capii quello che voleva fare, corsi a prendere i joystick della play ed accesi il nostro gioco preferito. Call of duty.

«Vedo che hai capito piccolo.» disse facendo fare un piccolo balzo al mio stomaco alla parola "piccolo". Nah, avrò mangiato troppo, maledetto messicano.

Iniziammo a giocare per un po' fino a quando decisi scaldare un po' la situazione.
«Allora se la prossima la vinco io, tu fai una penitenza.» dissi convinto, scegliendo il mio personaggio.

«Interessante... e se vinco io?» disse con tono di sfida facendomi ridere.
«È ovvio che io dovrò fare una penitenza, stupido.» dissi io uccidendolo.

«Hey, così non vale!» disse lui ridendo.
Che bella risata... Yugyeom torna in te!! Devi vincere.
Fu una delle partite più combattute perché di solito non scommettiamo mai: giochiamo e basta. E ci sono altre cinque persone. Ma sta volta era diverso... c'era qualcosa di diverso nell'aria. Non sapevo descriverlo.

Ovviamente vinsi la partita. Sono il migliore, non potevo perdere.
Il maggiore sbuffò, lanciando il joystick sull'altro divano mentre io stavo facendo una danza della felicità che Snoopy può solo accompagnare.

«Cosa vuoi per ricompensa?» chiese lui frustato dalla mia vittoria.
A JB non è mai piaciuto perdere.
Ci pensai un attimo: «Pollo fritto!» dissi io sedendomi sul divano sopra di lui.

«Ma se abbiamo mangiato un ora fa neanche!!» Sbottò il maggiore divertito.
«Devo crescere!» dissi io facendo scoppiare entrambi in una grossa risata.

«E se non volessi comprarti una scatola di pollo fritto?» disse lui e subito mi girai.
«Devi! Abbiamo scommesso e tu hai perso.»
«E se potessi darti qualcosa di meglio di una scatola di pollo fritto?»
Pensai un attimo: cosa c'è di meglio del pollo fritto??

Ad una velocità assurda la mia schiena finì sul divano e mi trovai sotto di lui.
Il mio cuore iniziò a battere a una velocità inumana. Il mio stomaco sottosopra come se fossi stato sulle montagne russe e le mie gote si dipinsero di rosso ma, nonostante l'imbarazzo, non riuscivo a distogliere gli occhi dal mio hyung.

Si avvicinò a me e sopra alle labbra mi disse: «Non ti piacerebbe avere un bacio??»

Non aspettò neanche una mia risposta dato che si avvinghiò sulle mie labbra. All'inizio rimasi fermo, come una di quelle statue di marmo greche, ma dopo qualche secondo ricambiai il bacio: non mi ero mai sentito così... bene.

Ad un tratto sentimmo la porta aprirsi e ci staccammo. Jinyoung ci squadrò male mentre gli altri andarono semplicemente a dormire: erano troppo stanchi per metabolizzare qualsiasi cosa.

Nonostante ci fossimo staccati, Jae Bum era comunque sopra di me, avevo i capelli scompigliati ed entrambi avevamo le labbra rosse e il fiatone come se fossimo appena usciti dall'acqua dopo un corso di sub.

Non ce la facevo a reggere la situazione e quindi mi alzai e davanti gli occhi dei miei hyung, andai a dormire con un piccolo sorriso.

Sentii i due bisticciare per un po' ma ero troppo stanco per pensare. Mi addormentai per un oretta: non riuscivo a dormire.
Saranno state le due o le tre quando decisi di sedermi fuori, sotto le stelle.

Rimasi fuori a fissare la luna. Se solo la Corea fosse meno industrializzata, riusciremmo a vedere le stelle.

«Cosa fai! Se resti qua prenderai freddo.»
Disse una voce alle mie spalle. Quella voce.
Guardai la sua ombra per poi rivolgere il mio sguardo alle stelle.
Sentii sbuffare e sbattere la porta alle mie spalle. Aveva ragione: ero fuori a dicembre con un pigiama semplice e neanche un paio di ciabatte. Avrei potuto prendermi qualcosa ma non avevo la forza di tornare dentro.

Poco dopo mi trovai sotto a una coperta e girai la testa: c'era JB con due cioccolate calde e un paio di quei calzettoni che tengono caldo ai piedi. Li presi e li indossai mentre mi accoccolai sul suo petto.

Mi offrì la cioccolata.
«Scusami per prima.» disse lui e subito mi alzai sbalordito.
«Cosa??»
«Non dovevo baciarti così...» disse lui.
«Ma a me è piaciuto.» dissi io per poi nascondere la testa sul suo petto. È così imbarazzante.

«Non può esserti piaciuto...» disse lui triste e quelle parole mi fecero male al cuore. Sono innamorato e lui mi dice che non può essermi piaciuto?

«Ti amo Hyung. Non so se è giusto o sbagliato ma quello che provo non posso sceglierlo... sarebbe bello scegliere. Jae Bum smettila di essere triste e baciami.» dissi e subito il maggiore si fiondò sulle mie labbra.

Fu uno dei baci più belli e lunghi della mia vita. Lui riuscì a scaldare quella serata d'inverno. Si staccò dal bacio per prendere fiato: «Ti amo Yugyeom.»

Rimanemmo così: sotto una coperta in pieno inverno. Il giorno dopo entrambi avevamo la febbre e quindi non potemmo fare le prove così passammo la giornata sul divano a farci le coccole.

Dopo una settimana rivelammo a tutti i membri dei GOT7 la verità e la presero molto meglio di quello che pensavo.
Ed è più di due anni e mezzo che io e JB siamo fidanzati e andiamo avanti nonostante tutto. Perché siamo insieme.

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