GOT7 One Shot

Jinbam

Bambam apre il suo armadio per cercare qualcosa da mettersi.
«Oddio, dovrei andare a fare shopping: non ho niente da mettermi!»

Va in soggiorno dove ci sono tutti gli altri membri del gruppo per chiedere a qualcuno di accompagnarlo poiché odia uscire da solo. Il suo sguardo cade su Jinyoung che sta scrivendo a qualcuno così gli si avvicina.
«Jinyoung, mi accompagni a fare shopping?» chiede facendo alzare lo sguardo al maggiore.
«Cosa? Assolutamente no! E poi hai un sacco di vestiti»
«Sì, ma sono fuori moda»
«Non ho nessunissima intenzione di venire con te»
«Perché?»
«Non mi piace molto girare per negozi»
«Ma con Mark hyung vai a fare shopping!»
«Sì, lui devo trascinarlo fuori di casa a forza e in neanche un'ora si è rifatto l'armadio completo mentre tu ci metti anni»
«Non è vero!»
«Ossì. Facciamo così: ti do due ore ma se sforiamo col tempo tu dovrai farmi un favore, okay?»
«Certo»

Così escono di casa dirigendosi al centro commerciale dove Bambam si compra solo le cose secondo lui "indispensabili" uscendo con quattro borse piene di roba e un Jinyoung sfinito mentre si mangia un panino preso finché aspettava che l'altro uscisse da uno dei negozi. Salgono in macchina e lasciano l'enorme parcheggio diretti verso casa.

«Be' dai, non ci abbiamo messo tanto» commenta allegro il tailandese.
«Non ci abbiamo messo tanto? Bambam, sono cinque ore che siamo in giro!» sbotta il maggiore con una specie di tic nervoso all'occhio mentre stringe le mani sul volante sapendo che se ne staccasse anche solo una rischierebbe di tirare un pugno in faccia al ragazzo seduto di fianco a lui.
«In realtà sono cinque ore e mezza...» lo corregge l'altro guardando l'orologio.
«Ritieniti in debito con me» taglia corto il maggiore.

Arrivati a casa Jinyoung aiuta Bambam a portare le borse in camera, le appoggia vicino all'armadio e si butta a peso morto su un letto. L'altro ragazzo comincia a sistemare i vestiti nuovi enunciando la loro bellezza all'altro, almeno finché non tira fuori un capo dalla borsa.

«Ah già, ho preso una cosa per te» dice facendo girare lo sguardo all'altro ragazzo.

Si ritrova a guardare una semplicissima camicia bianca con i bottoni color perla ma si rende conto essere leggermente trasparente, non che si vedessero i jeans chiari di Bambam attraverso essa.

«Non ti sembra un po' troppo trasparente?» chiede alzando un sopracciglio.
«Nah... Ormai è ora di mettere un po' in mostra il tuo corpo niente male. E poi a me è grande quindi vieni qui a provarla»
«Bambam!» dice il maggiore arrossendo al complimento del più piccolo.

Jinyoung si alza di malavoglia e si avvicina all'altro ragazzo però esita guardando incerto la camicia che l'altro gli sta tendendo così è proprio quest'ultimo ad avvicinarsi a lui e a mettere le mani sul bordo del suo maglione con l'intento di sfilarglielo.

«Ma che fai?» chiede diventando ancora più rosso mentre mette le mani sopra quelle dell'altro ragazzo per fermarlo. Rimane sorpreso quando i suoi occhi incontrano quelli dell'altro e ne rimangono incatenati.
«Forza, leva il maglione e provala» ma il maggiore non accenna a fare il minimo movimento.

Bambam leva il maglione del maggiore rivelando il suo corpo che lui ostina a nascondere ma è ignaro del fatto di aver causato i brividi che ora stanno percorrendo il corpo del maggiore solo sfiorandogli la pelle pallida. Gli porge la camicia e si ritrova a guardare l'altro con un certo dispiacere mentre si affretta a mettersi la camicia. Una volta sistemato, il tailandese lo fa specchiare per fargli vedere lo spettacolo che è il suo corpo.

«Be' non mi sta male» commenta questo.
«A te niente sta male» dice Bambam mentre si mette dietro di lui, appoggia la testa sulla sua spalla, appoggia le mani sul suo petto e soffia leggermente sul suo collo.

«Bambam?» il più gira la testa ma non calcola bene gli spazi infatti le loro labbro si sfiorano creando un sussulto da parte del più piccolo che spalanca gli occhi allontanandosi dal maggiore.
«Scusami, non volevo» il minore scuote la testa come per scacciare una mosca poi ritorna a sistemare i suoi vestiti mentre il maggiore si rimette il suo maglione e si stende di nuovo sul letto.

«Bambam, vieni qui» dice dopo un po' il maggiore, indicando il materasso di fianco a lui. Il minore lo accontenta e si siede di fianco a lui ma l'altro lo fa stendere e appoggia la testa sulla sua pancia.
«Considera saldato il tuo debito»
«Ah, farti da cuscino sarebbe la mia punizione?» chiede scoppiando a ridere facendo rimbalzare la testa del maggiore.
«Esatto! Comunque tu sei più comodo di un cuscino»
«Lo prendo come un complimento»

Restano in quella posizione per un po' finché Jinyoung non decide di alzarsi.

«Dove vai hyung, resta qua con me» dice prendendogli il polso e tirandolo di nuovo sul letto di fianco a me.
«Okay, okay... Sto qui con te» dice appoggiando la testa del più piccolo sulle sue gambe cominciando ad accarezzargli i capelli.
«Come mai non mi lasci andare? Di solito non sei così coccolone»
«Non voglio stare da solo e poi non passiamo mai tanto tempo insieme, per una volta voglio stare anche con te»
«Uhm, okay» si sdraia sul letto anche lui e prende tra le braccia l'altro ragazzo che si lascia stringere e proteggere dal maggiore. Non capisce perché ma tra le sue braccia si sente di nuovo bambino e non vorrebbe mai più doverne uscire. Gli stampa un bacio sul pomo d'Adamo suscitando dei brividi al maggiore che trema leggermente.

«Ho voglia di baciarti» il tailandese non si rende conto di quello che ha detto finché non è troppo tardi.

Jinyoung prende il suo viso, che sta diventando rosso, tra le mani e incatena gli occhi a quelli dell'altro come se volesse guardargli l'anima. Il più piccolo vorrebbe sotterrarsi vivo per il troppo imbarazzo ma la mossa del maggiore lo sconvolge talmente tanto che tutto il suo imbarazzo svanisce, infatti Jinyoung appoggia le labbra su quelle di Bambam. In un primo momento nessuno dei due capisce cosa sta succedendo ma poi acquistano sicurezza e fondono insieme le loro emozioni. Le loro labbra si modellano perfettamente le une alle altre continuando ad assaporarsi finché anche le loro lingue non si trovano e iniziano una danza tutta nuova.

Si staccano per mancanza d'aria e si sorridono guardandosi negli occhi. Così sbocciano gli amori veri: da piccoli atti a primo impatto insignificanti ma che aprono un modo nuovo.