Cap 32: Ci Sono

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Apro gli occhi.
Era solo un incubo,un terribile incubo.
Trovo Gionata che mi scuote potentemente preoccupato.
All'inizio non realizzo ancora poi sento la sua voce che mi chiede: "Amore perché piangi?"
Mi passo una mano sulle guance e le sento piene di lacrime.
"Ho fatto un brutto sogno" mormoro ricordandomi alcune scene di esso.
"C'entravo io vero?" chiede asciugandomi con un dito le lacrime.
"Come lo sai?"
"Beh gridavi il mio nome.." risponde muovendo un po' le coperte e avvicinandosi a me.
Mentre mi stringo al suo petto decido di raccontarglielo.
"..e poi tu hai detto che non mi hai mai amato e che era tutta una finzione e poi te ne sei andato" finisco malinconica.
Lui scuote la testa e mi accarezza una guancia dolcemente.
"Amore,io sono qui, ti amo, non lo farei mai"
Questo "sono qui" anche se sono solo due parole mi fa sentire così bene..questo incubo era davvero così realistico.
Forse a volte mi vede troppo fragile, troppo sensibile, ed è così, ho bisogno di una persona che mi stia accanto, ho bisogno di lui.

Gionata pov's
Mi sveglio improvvisamente sentendo delle urla.
Accanto a me c'è Sabrina che grida incessantemente il mio nome.
All'inizio non capisco,penso che sia sveglia e abbia bisogno di qualcosa, così mi giro verso di lei ma la vedo con gli occhi chiusi.
Scosto leggermente le coperte e passo una mano sulle sue guance, zuppe di lacrime.
Penso abbia fatto un incubo.
Credo che sia meglio svegliarla, sembra davvero triste e preoccupata.
"Amore" la chiamo così un po' di volte, ma niente, è troppo coinvolta nel sogno per sentirmi.
Inizio a scuoterla finché non la vedo aprire gli occhi e guardarmi sbalordita come fossi un alieno.
La stringo a me forte mentre lei, ancora triste, mi racconta.
In questo suo sogno mi dice che le avevo detto che non la amavo e me ne stavo andando via.
Lei ha paura di perdermi, all'inizio della nostra relazione pensavo si sarebbe stancata subito di me, con tutti i miei vizi, i miei difetti e gli errori che commetto, ma no lei è ancora qui per me, devo farle capire che ci sono e ci sarò sempre.
Mentre ci scambiamo baci mi ricordo che oggi sarei dovuto andare in studio.
Fanculo il lavoro, voglio stare qui.
Mi stacco un attimo da Sabri e dal comodino prendo il cellulare.
Come previsto: Charlie mi ha riempito di messaggi.
Mi giro un attimo dandole le spalle per stare più comodo mentre gli rispondo che arriverò un po' in ritardo..
"Ehy che stai facendo?" Chiede lei sospettosa prendendomi il telefono dalle mani.
"Mmm interessanti questi messaggi con Paolo" ride sollevata nel non aver trovato nulla di strano.
Apre la fotocamera e ci scatta una foto, lei ha fatto una linguaccia mentre io sono tutto mosso preso all'improvviso.
Lo invia quindi a Charlie e un suo vocale di risposta non tarda ad arrivare:
"Ci avete dato dentro eh? Gionata guarda che se oggi vuoi stare con Sabrina puoi rimanere a casa, oggi io mi occuperò di Diego o Mario!" dice ridendo notando la testata del letto.
"Piccola oggi rimango qua con te" le annuncio salutando Paolo.
"Siii!" mi bacia felice.
"Che vuoi fare?"
"Boh io saprei che fare" sorrido stringendole una natica.
"Il mio Gionata pervertito.." ride "oltre a questo?"
"Andiamo a fare un giro no? Prepariamoci!"
"Va beneee!" Annuisce catapultandosi in bagno.
Sarà meglio che mi preparo anche io perché lei non ci mette tanto tempo, al contrario di molte altre ragazze.
Mi infilo una delle maglie che mi ha regalato lei  coprendola con un felpone grigio che alcune volte le ho prestato,infatti ha ancora  il suo profumo.
Metto dei jeans semplici e un paio di Fila.
"Eccomi" compare allo specchio Sabri dietro di me.
È proprio bellissima; hai dei legghins  semplici e un top bianco che fa risaltare la collana d'oro che le ho regalato con le nostre iniziali.
"Si questa collana l'ho messa così in bella vista per far capire che sei solo mio" sorride vedendo che gliela stavo fissando.
Mi prende per il braccio, ci baciamo e usciamo.

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