Cap 45: Sensi di colpa

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Mi sveglio sperando di trovare Gionata accanto a me e chiarire quello che sta succedendo; magari è solo un periodo brutto per lui e ha bisogno di parlarne.
Apro quindi gli occhi e non lo trovo e come già supponevo non ha lasciato né messaggi né chiamate, né niente.
Mi viene già voglia di piangere,ma cerco di contenermi stropicciandosi gli occhi.
Guardo l'ora e sono le 10:00, mentre rifaccio il letto mi arriva una chiamata da Nicolò.
"Ehy ti va di venire a casa mia? È da un po' che non ci sentiamo.."
"Va bene Nico. Voglio anche io parlarti"
"Vengo a prenderti io o mando un taxi?"
"Nono vengo io"
"Sicura babe?"
"Sisi aspettami"
Inizio a vestirmi per poi uscire ed andare in macchina.
Mi farà bene stare con qualcuno dopo questi giorni da sola o meglio con Gionata che mi ignorava.
"Ciao Nico" sorrido entrando dopo aver bussato.
È sul divano, solo, che fuma con su il cappuccio nero della felpa, sembra un panda e mi fa tenerezza.
"Ciao piccola vieni" mi sorride invitandomi a sedermi vicino a lui, sul divano.
Forse nota dai miei occhi che  qualcosa non va nonostante i sorrisi, infatti inizia a farmi delle domande.
"È successo qualcosa? Con Gion?"
"..non capisco cosa stia succedendo"
"Spiegati meglio" dice avvicinandosi a me.
"Non so perché ma mi ignora , sta sempre al cell, non so neanche se la notte torna a casa perché quando mi sveglio non c'è. Non mi parla neanche più.." mormoro con la voce un po' da pianto.
"Si sistemerà tutto vedrai, ma non permetterò di farti stare male" dice accarezzandomi una guancia e pulendomi con l'altra mano una lacrima che stava per rigarmi il viso.
È molto vicino a me e vedo i suoi occhi nocciola enormi.
Rimaniamo un pochino a fissarci così negli occhi, completamente immobili, ma ad un certo punto qualcosa di me mi spinge a far ritrovare le mie labbra sulle sue in un bacio senza pensarci.
Appena mi rendo conto di quello che sto facendo mi stacco subito scoppiando istintivamente a piangere.
Vorrei non essere così, vorrei non piangere per ogni cosa ma non ce la faccio.
"Scusami Nico, non dovevo io non..è solo che Gionata in questo periodo..mi manca tanto come era prima, scusa non dovevo farlo"
"Ok ma non mi puoi usare come sfoganervi"
Gli prendo il viso tra le mani e con la poca voce rimasta dico:
"'Nico scusami,io non ci ho pensato. Ti prego non ti allontanare anche tu da me"
"Non lo farei mai" sorride abbracciandomi forte e raccomandandomi ancora una volta di sorridere e non piangere.
"Ho sbagliato anche io comunque dato che sono un amico di Gionata...ma prova a chiamarlo"
"Ci provo ma non mi risponde mai,guarda" gli dimostro telefonandogli e non ottenendo risposta.
"Vuoi restare qua?" mi chiede notando la mia faccia depressa.
"Nico no,voglio tornare a casa, magari è lì, voglio parlarci" rispondo decisa.
"Brava stai facendo la cosa giusta" sorride abbracciandomi ancora.
La saluto ed esco e mentre torno a casa continuo a sentirmi in colpa per quel bacio, mi sento una traditrice, io amo Gionata,non so cosa mi abbia spinto a farlo e poi mi dispiace anche per Nicolò, lui pensa prima a me che a sé stesso ma forse in realtà è triste..

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