Cap 34: Meno di zero

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"Stasera ci sono a casa" mi arriva un messaggio da Mario.
"Ok fratellone" gli rispondo io sorridendo al soprannome che gli ho dato.
Mentre finisco il frullato e di rispondere a tutte le chat su whatsapp che non aprivo da un po', alzo gli occhi dal cellulare e mi si posano su un tavolo in un angolo, illuminato ben poco, come in disparte.
C'è seduto un ragazzo biondo in smoking concentrato davanti ad un computer.
Perché mi sembra così familiare..
Lo osservo cercando di non farmi vedere, pensando a chi potrebbe essere, dato che mi sembra di conoscerlo.
Ad un tratto gli squilla il telefono e rispondendo alza gli occhi dal computer.
Finalmente lo riconosco con i suoi occhi ghiaccio, ma avrei preferito non farlo.
È lui, la persona che mi ha fatto soffrire, la persona per cui un tempo avevo dato tutto, il mio ex.
È l'ultima persona che desiderassi incontrare in vita mia, e invece no, eccolo qui a pochi metri da me.
Devo andarmene.
Afferro  la borsa e mi alzo dal tavolo, dirigendomi all'uscita.
Sento dei passi dietro di me e un braccio sulla spalla.
Mi giro, ecco, il mio incubo è diventato realtà.
Mi guarda con quegli occhi gelidi, quegli occhi che tutte le volte che piangevo per lui rimanevano insensibili, impassibili.
"Sabrina.." lo dice con un tono di provocazione, presa in giro.
Non c'è niente da dire, per me vale meno di zero.
Con Gionata ho capito che non esistono solo ragazzi stronzi e insensibili ma anche dolci come lui.
Mi volto subito cercando la porta di uscita ma lui non molla la presa.
"È così sei la ragazza di Sfera Ebbasta?" ride falsamente facendosi sentire da tutti.
Non rispondo, sta sprecando tempo e fiato, non ho intenzione di parlare con lui.
Ma perché sta riprovando a discutere con me, dopo tutto quello che è successo, che mi ha fatto..
"Ma davvero ti sei messa con quel coglione?" ride facendo spallucce.
"Si da il caso che quel coglione è al persona che amo e che al contrario di te mi ama davvero" alzo il tono della voce per poi spingerlo r camminando velocemente via.
Lo sento da lontano gridare un :" È ridicolo, siete ridicoli"
Ma si può sapere cosa vuole da me?
Non avrei neanche dovuto rispondergli.
Esco fuori e corro da Gionata che ovviamente è ancora lì con il suo amico.
Quello, vedendomi ritornare, fa una smorfia strana e ghigna a Gionata:"La zoccoletta di turno?"
Lo guardo malissimo.
Gion non mi lascia il tempo di replicare e ringhia:" Coglione è la mia ragazza! Adesso dobbiamo andare!" dice freddo.
Mi posa un braccio sulle spalle e quando siamo abbastanza lontani dal suo amico con aria dispiaciuta dice:" Amore scusami.. non doveva dirlo.."
Non è colpa sua, non si deve scusare.
"Forse era abituato a vederti così.." penso ad alta voce.
Sicuramente lo aveva sempre visto pieno di quelle ragazze lì e mi ha scambiata per una di loro.
"Cucciola ora lo sai che ci sei solo te" mi bacia delicatamente.
"Mm..si" ritorno felice stampandogli un bacio sul collo.
"Ti sei fatto un nuovo tatuaggio?" chiedo notandogliene uno nuovo appunto sul collo.
È una frase:" Sai che  è bellissima Bang Bang ?"
Sorride:" Si l'ho fatto da poco. Ricordi? Eravamo a letto e tu hai iniziato con questa frase e poi abbiamo continuato a parlare, ci siamo baciati e fidanzati."
aww
"Amore" lo stringo forte a me per poi salire in macchina.

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