Il calore dell'inverno

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Un frastuono di piatti e stoviglie messi a posto distrattamente e con irruenza arrivava dalla piccola cucina. Saranno state le sei del mattino e tutto questo casino sarebbe dovuto essere illegale. 

Sam si alzò piano dal letto e si mosse pigramente in cucina: "Steve? tutto ok?"

Il soldato fece un sorriso fintissimo, distratto, sofferente, forse c'erano anche delle lacrime: "TUTTO BENE PERCHE'?!" cinguettò. "Hai un'aria...strana..." sbadigliò Sam e i suoi occhi caddero sul sacchetto di pane fresco sul tavolo, accanto ad esso un giornale. Lo prese, si sedette e guardò giusto la prima pagina: "oh..." disse sommessamente Sam. 

"Il magnate Anthony Edward Stark pizzicato con misterioso uomo dagli occhi verdi. Che l'amore stia tornando per lui?"

"L'hai...seriamente imparato a memoria?". 

Steve grugnì in risposta.

Certo, era felice che Tony- No. Chi voleva prendere in giro? Non era felice per un cazzo che Tony avesse trovato un altro uomo. Non era felice che il suo ex-futuro-marito  stava vedendo un tale "dagli occhi verdi". 

"Sembra carino..." disse Natasha sbirciando da sopra la spalla di Sam. 

Steve grugnì di nuovo. 

Fece un respiro profondo e si sedette davanti a Sam tenendo la sua tazza tra le mani guardando in basso tristemente: "Mi ha già dimenticato..."

Natasha scosse la testa: "Sono passati due anni Steve...potresti essere tranquillamente morto...". Sam la squadrò eloquentemente e lei fece solo spallucce.

Steve annuì: "Nat ha ragione...potrei essere morto ora come ora...forse...questo tipo può dargli quello che ha sempre voluto...una famiglia vera...amore vero-" qui Steve si fermò.

Perché lui amava Tony, immensamente. Non avrebbe mai voluto che le cose andassero così. Forse poteva tornare indietro, spiegare. O forse sarebbe dovuto restare al suo posto.

"Preferisco che stia con un uomo con un lavoro vero. Non con un esperimento da laboratorio come il sottoscritto". 

Sam e Natasha si scambiarono una rapida occhiata ma non dissero nulla, lasciarono stare. Steve si alzò e uscì di casa nel freddo scozzese. I batuffoli di vapore uscivano dalla sua bocca mentre correva per le vie di Edimburgo, apprezzava questo freddo, gli ricordava quando era in missione.

Certe volte però sentiva la mancanza del caldo: Tony era sempre caldo, adorava stare avvolto in mezzo a decine di coperte e cuscini. Tony amava andare a Malibù a godersi il sole. Tony era il sole stesso. 

Steve si fermò a riprendere fiato. Facevano troppo male quei pensieri. Era troppo doloroso pensare che Tony adesso sarebbe andato tra le braccia di un altro uomo, gli avrebbe sussurrato le sue dolci parole...

No.

Basta.

Troppo dolore. 

Steve ricominciò a correre, ora più velocemente, con rabbia. Non sapeva dove stava andando, ma sicuramente non voleva più stare dov'era. 

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