Quando Steve si svegliò la mattina dopo il letto era ormai freddo al suo fianco. Il soldato si mise a sedere e sbuffò sorridendo.
Sul comodino c'era un bigliettino: 'Buongiorno~ sono tornato a casa o Isaac mi dava per disperso~
Ci vediamo per un pranzo?'Un grande sorriso si allargò sul viso di Steve che ridacchiò e gentilmente baciò la scrittura di Tony.
Isaac si svegliò stiracchiandosi e sbadigliando, erano le sette del mattino e doveva prepararsi per andare a scuola.
Si girò nel letto e non vide Tony, si alzò di soprassalto e corse giù in cucina"Hey hey~ non vorrai mica farti male proprio oggi che devi andare al lavoro?~", il sorriso di Anthony diede il buon giorno al professore insieme al caffè e una brioche.
Isaac sorrise e gli diede un leggero bacio: "hey~ non ti ho visto a letto e mi sono preoccupato".Il genio sorrise e scosse la testa: "sempre qui...", Le parole gli morirono in bocca.
Perché Tony non era sempre stato lì, era una delle prime volte in cui mentiva ad Isaac così facilmente, la cosa non andava bene.Sapeva già cosa voleva dire tenere dei segreti in una relazione, non poteva rischiare ancora.
"In realtà sono andato a trovare Steve ieri sera...volevo...mettere in chiaro le cose con lui ecco..."
Una mezza verità ecco.
Il professore annuì e sorrise: "è tutto okay, ora vado a prepararmi ed esco".
I due si sorrisero e si baciarono di nuovo un po' più intensamente e poi si divisero: uno verso il college e l'altro verso il suo laboratorio.
Steve intanto venne mandato di nuovo a casa, ma doveva stare a riposo per ancora alcuni giorni.
Entrò in casa lentamente sorridendo, prese aria a pieni polmoni chiudendo gli occhi: l'Avengers mansion non era mai stata una vera casa per lui ma in quel momento tutto era meglio che il triste e asettico ospedale.
Entrò in cucina per essere accolto dal sorrisone di Natasha: "Hey campione, sei uscito finalmente"
Steve annuì e le baciò la guancia: "grazie per esserti presa cura di me"
"Oh smettila, sappiamo tutti che quello più preoccupato per te era Tony"
"Già...devo ringraziare anche lui"
Nat annuì e offrì al soldato un bicchiere di succo: "va a sederti ora, a ringraziare Tony penserai dopo"
Il soldato rise e annuì: "agli ordini capo!"
Si sedette sul divano e bevve lentamente. Si stiracchiò.
Chissà, forse davvero le cose stavano tornando ad un certo equilibrio...forse davvero Steve poteva finalmente rilassarsi ancora.
Prese il telefono e si morse il labbro
Per quel pranzo, va bene venerdì alle 12? SR
Nessuna risposta.
Non era possibile.
Forse che avevano litigato Tony e Isaac per lui?!O forse era ancora troppo presto?!
Era passata già un'ora da quando aveva mandato il messaggio.
Steve non ce la faceva più, magari era successo qualcosa a Tony.
Il biondo si alzò un po' troppo in fretta e gemette prendendo dei respiri profondi.
Andò fuori dalla Avengers mansion verso la stark tower che era esattamente davanti.Steve si mosse rapido verso il laboratorio ignorando tutte le persone che gli chiedevano chi fosse o lo salutavano.
Scese in fretta le scale e tirò un sospiro di sollievo vedendo Tony in piedi al lavoro.