Fammi un dipinto

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"ciao tesoro non fare tardi!"
Cinguettò Isaac a Tony mentre quest'ultimo si dirigeva verso la sua Lamborghini.

Avevano appena finito di fare colazione, la tavola era ancora da sparecchiare ma Isaac non aveva tempo.

Appena il suo amato uscì il professore corse in camera, prese una sedia e si arrampicò per prendere quello scatolone sopra l'armadio di Tony.

Una volta messo a terra lo guardò: stranamente non aveva polvere...sembrava come se Tony spesso avesse guardato e riaperto quella scatola.

"Strano", Isaac fece spallucce e aprì: dentro c'era una maglietta di Iron Man, probabilmente un regalo di un fan...
Poi dei documenti dello shield e "aha!"
Isaac trovò sotto queste poche cose almeno otto o dieci quadernetti per il disegno, tutti con copertine di colore diverso.

Il professore fece un sorriso grande e ne prese uno, lo aprì a metà per essere subito sorpreso dal disegno di un fiore.
Sfogliò un'altra pagina e trovò un uccellino, poi una fontana...un palazzo

Insomma un po' di natura morta e viva.

Isaac sembrava un bambino che aveva appena trovato un tesoro dei pirati.

E proprio come trovare un tesoro andò un po' più sotto nello scatolone: sotto i quadernetti multicolore ce n'erano altri venti tutti rossi.

Isaac ne prese uno gentilmente e aprì: venne accolto dal sorrisone del suo amato Anthony. Scambiò il sorriso con il moro e ridacchiò tra sé: "questo artista sa benissimo rendere il viso di Tony..."
Iniziò a sfogliare di nuovo: Tony che lavorava, Tony che scriveva, un occhio di Tony, la sua barba...
Insomma ognuno di quei quadernetti rossi era dedicato a Tony Stark.

Isaac sospirò guardando tutti quei bei disegni.
Doveva ammetterlo, si sentiva un po' geloso del fatto che qualcuno potesse rendere il viso di Tony anche su carta e così bene!

Purtroppo i quadernetti non avevano firme o un nome sopra, non poteva arrivare all'autore di quell'arte.

Isaac era sconsolato, non sapeva cosa fare: adesso che aveva trovato tutto quell'oro non poteva trovare l'orafo.

Il professore iniziò a mettere via i quadernetti finché non gli venne in mente un'idea. Velocemente mise a posto e si tenne un quadernetto rosso per sé.
Si vestì e uscì dalla torre verso l'Avengers mansion.

Piano entrò nel salotto e poi giù dalle scale: sapeva che avrebbe trovato Steve ad allenarsi. Entrò piano e aspettò che il soldato si accorgesse della sua presenza, aveva ormai capito che non era proprio ben accolto dal biondo quando entrava nei suoi momenti di solitudine.

Steven sì volse, era tutto sudato, i capelli gli si appiccicavano alla fronte.
Guardò Isaac e sorrise dolcemente: "ciao, non dovresti essere a insegnare?"

Isaac scosse la testa sorridendo: "no, oggi è di riposo...", Guardava il biondo mentre si sbendava le mani. Il professore si sistemò sulla panchina della palestra e si schiarì la gola: "St..Cap...mh...tu conosci per caso...quell'artista che ha fatto i ritratti di Tony?"

Steven lo guardò aggrottando le sopracciglia leggermente e fece spallucce: "so che i quadri nella Stark tower sono di un artista di Cincinnati...poi ce n'è uno nel suo studio che dovrebbe essere-"
Isaac lo interruppe ridendo leggermente e scosse la testa: "no...di questi" e girò il quadernetto aperto verso Steve.

Isaac rimase preoccupato per un nano secondo vedendo captain America sbiancare e vacillare sui suoi piedi.

Steven si sentì mancare: "d-dove li hai presi?!"
"Tony...ha una scatola sopra il suo armadio-"

"Non devi andare a frugare nelle sue cose!"

Isaac rimase inebetito e tremolante rispose: "lo so...è che volevo fargli una sorpresa...Steven non mi sembra un grave problema- voglio solo sapere l'artista"

Captain America sbuffò e scosse la testa: "non avresti dovuto cercare nelle cose di Tony! Non senza il suo permesso!"

"Ma io ce l'ho! Sono il suo compagno-"

"Non basta, Isaac", Steven lo guardò serio, "non basta avere parte della sua fiducia per poter iniziare a frugare in giro. Soprattutto perché quella non è neanche roba tutta sua-"

Isaac aggrottò le sopracciglia

"Li ho fatti io", il biondo prese il quadernetto in fretta, "questi li ho fatti tutti io. Non pensavo li avesse tenuti". Iniziò a sfogliare le pagine, sorrideva di tanto in tanto, ma amaramente ricordandosi i bei momenti passati insieme...che ora non poteva più vivere.

Il professore era tra lo sconcertato e il felice per aver trovato qualcuno che potesse fare il regalo a Tony. Ma soprattutto era sconcertato dalla scoperta.

Steve aveva fatto tutti quei disegni di Tony...del suo Tony.

Isaac però non poteva lasciarsi sfuggire un regalo bello come poteva essere un ritratto.

"Potresti fare un ritratto mio e di Tony!"

Steve saltò dall'immediata richiesta e sgranò gli occhi: "come?"

Isaac sorrise di nuovo: "potresti fare un ritratto a me a Tony da appendere in camera".
Il biondo lo guardava perplesso e stava già ribollendo di gelosia: "non...non è una buona idea"

"Ci divertiremo! Vedrai che non sono così male come pensi!" Disse di risposta l'altro.

Cosa poteva fare?
Alla fine Isaac era la persona a cui Tony teneva più di tutte...e forse questo tipo non era così male ma...insomma lui era ancora innamorato di Tony e...
Presto il compleanno di Tony sarebbe arrivato...forse una riappacificazione amichevole poteva essere un buon regalo...

Steve annuì un po' riluttante: "va bene...magari sabato, tanto Tony è libero solo il sabato, passate dal mio studio qui di sopra..."

Isaac squittì felice e abbracciò Steve stretto. Non vedeva l'ora di cominciare

Steve sorrise debolmente.

Non sarebbe andata a finire bene.

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