I fuggitivi

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Tony stava abbracciando il suo Isaac stretto stretto. Non poteva perdere anche lui per uno stupido gruppo di terroristi.

"Tony-"

Iron Man si girò lentamente. Il sangue gli si geló nelle vene.

Quegli occhi lo stavano guardando. Quel mare gli si era aperto davanti.

Ma lui era terrorizzato dal mare.

Steve era lì, in piedi. La barba e i capelli lunghi gli davano un aspetto più vissuto...consumato.
Aveva le occhiaie, sembrava stanco.

Ma lo era anche Tony.

Anthony si girò velocemente verso Isaac: "stai bene?", il professore annuì sorridendo e si tenne stretto all'altro. "Sì, questi uomini...questi eroi mi hanno salvato la vita...".

Il genio sbuffò e si girò dall'altra parte.

Steve non credeva ai suoi occhi.
Tony era lì, davanti a lui. Abbracciato a un altro che sembrava così...dolce.

No. No, non poteva essere che Tony avesse davvero trovato un uomo migliore di lui.
Ma forse era meglio così.
Tony sembrava fresco, ringiovanito.

Forse davvero quell'uomo era meglio per lui.

Isaac sorrise e andò verso Steve: "Sono Isaac...ti prego...lascia che io ti ringrazi-"
"No. Iron Man ti ha salvato, non io".

Tony lo guardò curioso.

"Torna a casa con lui...lui...", Steve alzò lo sguardo verso quello che un tempo era il suo Anthony, "vi meritate molto riposo...", inghiottì e si mosse velocemente con gli altri verso la finestra.

Troppo tardi. La polizia ormai era arrivata.
Steve, Sam e Nat cercarono una via d'uscita sul retro ma anche lì la polizia era arrivata.
Vennero ammanettati tutti e tre e portati alle macchine.

Tony, Isaac e gli altri ostaggi guardavano passivi la scena.
Sebbene Isaac fosse contrario all'arresto, Tony gli spiegò subito che quelli erano fuori legge che non potevano rimanere a piede libero a lungo.

Steve venne spinto per ultimo nella macchina, si girò e guardò in alto, verso Tony. Niente. I suoi occhi erano altrove...su quel viso straniero...che già tanto odiava.

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