Ripartire

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Non era per niente messo bene. 

Tony era seduto nel corridoio, una finestra dava sulla sala operatoria ma lui non poteva guardare.

Steve non poteva andarsene, non così. 

Il genio si mordeva le pellicine nervosamente aspettando che finalmente gli dicessero che Steve era fuori pericolo, ma quel momento tardava ad arrivare. 

Isaac corse verso Tony e lo abbracciò stretto: "come stai?", gli chiese con gli occhi lucidi. L'altro lo guardò e insipirò: "Ho avuto giorni migliori...".

Il professore annuì e si sedette accanto a Tony tenendogli la mano stretta. IronMan la stringeva quella mano, forte,  cercava di ancorarsi a quell'uomo che aveva accanto. 

Isaac tirò su col naso e, baciando i capelli dell'amato, disse: "è colpa mia..." 

Tony sbuffò: "Isaac, non hai sparato tu-"

"Ma volevano sparare a me..."

Anthony lo guardò perplesso e corrugò la fronte: "In che senso...?" 

Isaac fece spallucce e subito gli occhi gli si gonfiarono di lacrime, si tuffò tra le braccia dell'amato e singhiozzava piangendo disperato. 

Steve si era sacrificato per Isaac. Ovviamente. L'idiota non poteva non diventare costantemente il centro dell'attenzione. 

Quell'impossibile testa di legno non poteva semplicemente proteggerlo. Non poteva assicurarsi che tutti fossero morti. No! Lui doveva reagire d'impulso ovviamente. 

Quel babbeo non poteva scusarsi vero?! Non poteva semplicemente dire che gli dispiaceva per gli accordi, che se avessero collaborato ora sarebbero felicemente sposati e magari tutto questo non sarebbe successo. 

Invece no. Lui doveva dimostrargli quanto ci tenesse rischiando la vita, se non perderla, per la persona che in questo momento amava più di tutto. 

Anthony si fermò qui. 

Era così: Steven si era appena sacrificato non per Isaac, ma per lui. Sapeva benissimo quanto Tony tenesse al professore e non poteva permettere che lui, la persona che Steve amava più di tutti, soffrisse. 

I due si allontanarono dall'abbraccio, Isaac ancora singhiozzante e Tony sconvolto. 

Natasha era in piedi alla vetrata che dava sulla sala operatoria e sussurrava: "Ti prego Capitano...ti prego...", Sam la strinse in silenzio. 

Passavano i minuti, le ore, e il corridoio era nel più completo silenzio. 

Nessuno osava parlare, Tony si stringeva ad Isaac e viceversa. 

All'improvviso il dottore uscì dalla sala pieno di sangue, tutti si alzarono immediatamente pendendo dalle sue labbra. 

Il dottore aveva una faccia triste: "Il suo cuore non riesce più a ripartire...mi dispiace".


Natasha sbiancò e cadde a terra, Sam cercava di reggerla il più possibile. 

Isaac cercava lo sguardo di Tony, ma il genio fissava quel vetro. 

"No". 

Tony fulminò il dottore con i suoi occhi stanchi: "No"

Tony corse immediatamente nella stanza, il dottore cercò di fermarlo ma il genio era incontenibile. Dal suo orologio fece uscire un guanto come quello di IronMan: "Friday!".

"Sì signore"

IronMan si mise in azione premendo le mani contro il petto del soldato. 

Prima scarica: nessuna attività cardiaca. 

"NO STEVEN! CAZZO NO!" 

Friday aumentò la carica, seconda: nessuna attività cardiaca.

"nononono- NO! NON PUOI! TU NON PUOI MORIRE!"

Terza carica: nessuna attività cardiaca

"FRIDAY METTI AL MASSIMO LA FOTTUTA POTENZA FOSSE L'ULTIMA COSA CHE FACCIO!"

Quarta carica: la scossa fu così potente che il corpo di Steve saltò sul letto, Tony per il rinculo cadde indietro contro il muro. 

 Natasha corse dentro la stanza subito per aiutare Tony e vedere che non avesse battuto la testa. Sam e Isaac erano ancora fuori a guardare la scena. 

Isaac si mise una mano alla bocca ricominciando a piangere. 

Falcon alzò lo sguardo: una piccola lineetta apparve sul cardiogramma. 

Sam sorrise e anche a lui iniziarono a sgorgare lacrime sulle guance quando il macchinario ricominciò a bippare. 

Anthony si alzò in fretta: "Steve! Oh Steve...", anche il genio non riuscì più a trattenere le lacrime e scoppiò in un pianto tra il sollevato e il distrutto dalla stanchezza. 

Il medico immediatamente entrò nella stanza: "tutti fuori ora...finiamo questa operazione e-", guardò Tony con occhi pieni di gratitudine, "grazie".

Tony sorrise e diede un ultimo sguardo al viso di Steve: 

Captain America non sarebbe morto, non oggi. 

E' una promessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora