La presenza di Peggy Carter

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"ti prego. Dimmi che sto sognando e non mi hai appena detto cosa hai fatto"

Anthony era seduto sul letto con le mani giunte davanti al naso. Gli occhi chiusi in concentrazione mentre Isaac lo guardava con occhi dolci mentre si torturava le dita dallo stress.

"È solo un ritratto di noi due...non è niente di grave-"

"Sì ma lo hai chiesto a /Steve/" Tony guardò di sbieco il suo amato e sbuffò.

Non poteva. Non adesso. Non ora che la sua vita stava prendendo una bella piega.

Tony non poteva lasciare che Steve si intromettesse nella sua vita, era già stato abbastanza farlo ritornare a New York.

Isaac si sedette gentilmente accanto all'amato e gli prese le mani: "ti prego Tony...fallo per me"
Il genio non riusciva a resistere a quei due occhioni verdi, sì ammorbidì immediatamente e sbuffò: "solo non...lasciare che ti inganni con quella faccia da cucciolo. È il male quell'uomo".

Isaac ridacchiò leggermente e baciò le labbra di Tony: "farò attenzione"
Tony sorrise e lo baciò ancora e ancora: "ti terrò d'occhio"

Sabato pomeriggio arrivò quasi senza che Steve se ne accorgesse.

O meglio.

Steve aveva passato tutta la settimana ad immaginare ogni scenario possibile tra lui, Tony e l'altro. La sua mente viaggiava costantemente verso quel giorno cercando di analizzare qualsiasi cosa potesse essere andata storta.
Era così distratto che un giorno Fury gli urlò contro perché continuava a non ascoltare la riunione allo shield.

Era davvero nervoso.

Sabato arrivò e Steve non riusciva stare seduto sullo sgabello davanti al cavalletto nel suo studio.
Era nervoso, si stropicciava le dita e si mordeva il labbro guardando che tutto fosse perfetto

Se fosse stato solo Tony forse non avrebbe neanche fatto caso a tutto ciò, ma ora che Isaac sarebbe entrato nel /suo/ studio la cosa lo rendeva estremamente nervoso.

Anthony si stava ancora asciugando i capelli quando entrò Isaac che sorrise e fecce l'occhiolino a Stark.
Tony roteò gli occhi e sbuffò: "siamo ancora in tempo.../sei/ ancora in tempo per rinunciare a questa...cosa"
Disse il genio gesticolando lentamente.
Il professore scosse la testa e sorrise "assolutamente no! È il tuo regalo di compleanno!"
Anthony sbuffò di nuovo: "mi basta solo del cioccolato, dei fiori e del buon sesso e poi sono l'uomo più felice del mondo!", aprì le braccia per accogliere l'altro in un abbraccio stretto.

Isaac lo abbracciò e gli baciò velocemente la guancia "mhmh~" sorrise e subito uscì dall'abbraccio: "non mi compri sapientone, oggi ci facciamo fare il ritratto!"

Stark si guardò allo specchio: non sarebbe finita bene.

Steve sobbalzò al sentire qualcuno bussare alla porta, sì raddrizzò sullo sgabello: "entrate pure!"

Isaac e Tony entrarono mano nella mano sorridendo. Isaac era fresco, la barba tagliata e i riccioli che cascavano un po' ovunque, indossava una giacca verde scuro e dei jeans grigi che gli abbracciavano bene le gambe.
Isaac lo guardò: "ciao Steve! Eccoci qui!", Ridacchiò l'uomo

Steve gli sorrise e gli mostrò dove sedersi: "mettetevi pure comodi sul divano...una posa che riuscite a tenere a lungo e abbastanza armonica"

Anthony.
Beh Anthony era un'altra storia. Se a Isaac i riccioli cadevano soffici attorno al viso, Tony aveva il viso libero, i capelli pettinati ad arte in un ciuffo all'insù con riflessi scuri ma anche mogano e ambra, pur essendo coperti di prodotti erano soffici e vibravano leggermente quando Tony camminava.

E' una promessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora