Samarcanda

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"Il genio, miliardario, playboy e filantropo ha preso una decisione ferrea: Iron Man non volerà più tra i cieli di New York.

Esattamente, il magnate delle Stark Industries ha definitivamente deciso di appendere l'armatura sotto lo sgomento di tutti. Lo SHIELD non ha ancora rilasciato notizie a riguardo, ma sembrerebbe che la decisione di Stark non verrà accolta a cuor leggero".

Steve spense la radio. Come prego? Tony non sarebbe più stato Iron Man?! Come

Non riusciva a capire, Tony non poteva rinunciare a una parte così fondamentale della sua vita eppure Era passato un mese dall'uscita dell'articolo su Isaac, e adesso questa novità?!

Steve doveva fare qualcosa

Una settimana prima

"Io non posso andare avanti così Tony, non posso rimanere ogni sera a casa sperando che tu non muoia mentre combatti uno di quei...cosi!", diceva Isaac seduto sul divano mentre beveva un tè caldo.

Tony sbuffò e si versò un bicchiere d'acqua mentre si sistemava i capelli ancora umidi dalla doccia: "Ti prego Sac, possiamo parlarne domani?".

"Domani potrebbe essere troppo tardi, io non voglio perderti Tony", l'uomo si alzò lentamente e andò dall'altro abbracciandolo dolcemente da dietro. Gli baciò il collo e appoggiò la testa sulla spalla del miliardario. Tony sbuffò e scosse la testa.

Come rinunciare ad Iron Man, come togliersi di dosso definitivamente l'armatura e diventare un civile, come tutti gli altri. Non era ancora pronto a un salto così grande, Isaac però era ormai tutto quello che aveva

Il professore lo guardò tristemente e sbuffò: "La prossima settimana torno in Scozia dai miei per le feste potresti venire anche tu". Tony si morse il labbro inferiore e lo guardò: "Prima dovrei vedere"

Isaac annuì e diede un breve bacio a Tony e si mosse verso la porta. Tony sorrise e lo seguì, lo baciò più a lungo e lo guardò nei suoi occhi verdi: "Buon viaggio". Isaac sorrise e lo baciò ancora e ancora prima di uscire di casa verso la sua macchina.

Sam entrò nell'appartamento per essere accolto dal viso severo e sconcertato di Steve: "Hai sentito?!". Sam annuì: "come no, è su tutti i giornali, riviste e telegiornali". Rogers non poteva crederci. No. Il Tony che conosceva non avrebbe mai rinunciato a Iron Man, per nulla al mondo.

I pensieri dell'ex capitano vennero interrotti da una telefonata di Natasha che li avvisava di un gruppo terroristico all'aeroporto di Edimburgo. Steve e Sam si vestirono in fretta e si mossero immediatamente per l'aeroporto, Steve ancora scosso dalla notizia ricevuta dalla radio.

Appena arrivati videro i terroristi tenere testa alle guardie puntando mitra e pistole contro i civili. Falcon si mise immediatamente in volo riuscendo a disarmare due uomini, Steve si mosse immediatamente verso il più alto dei due che stava tenendo in ostaggio un uomo.

Steve non riusciva ad avvicinarsi senza causare l'agitazione del terrorista e dell'ostaggio. Piano si avvicinò, ma prima che potesse fare altro una sorta di raggio colpì il rapitore in testa, tramortendolo.

L'ostaggio si girò dalla parte in cui arrivò il raggio e sorrise felice, corse senza neanche guardare Steve, il quale si era già messo ad aiutare a liberare gli altri ostaggi e catturare i terroristi prima che arrivasse la polizia.

"Sam? Nat? Vi muovete! Ci beccheranno se ve ne state lì impalati!", Nat e Sam erano imbambolati a guadare la scena davanti a loro. Steve roteò gli occhi e guardò.

"Tony-"

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