"Sensitive heart, you're doomed from the start.
Meant to play the penitent part.
Inquisitive mind, you're destined to find, tempted fate and knowledge divine."
-Tennis
Louis si ritrovò seduto sul tetto di casa sua, a guardare le spalle di Harry alzarsi e abbassarsi ad ogni respiro. Il ragazzo gli stava dando le spalle, il suo corpo distante diversi metri da lui, ricurvo su se stesso, come per incorporare quel tumulto di emozioni.
Il cielo serale li avvolgeva come una coperta, e quello era l'unico indizio da Louis deduceva che ore fossero. Era come se il tempo si fosse fermato dopo che Harry era arrivato, e per Louis ogni minuto passato senza riuscire a donare un po' di pace al ragazzo, equivaleva ad un secolo straziante. Le sue guance erano praticamente graffiate per tutte le volte in cui ci aveva sfregato i pollici per asciugargli le lacrime, finché non aveva avuto l'idea folle di portarlo sul tetto.
Se c'era una cosa che aveva imparato, era che Harry amava isolarsi su un bel tetto.
Ed infatti l'aria fresca aveva avuto un effetto immediato su di lui, riuscendo a rallentare il suo respiro e permettendogli di sedersi e riprendersi. E anche se si era allontanato dal tocco di Louis, un gesto dal quale il castano era rimasto deluso, il castano aveva continuato a guardare Harry rilassarsi, anche se a qualche metro di distanza da lui.
E nel mentre, continuavano a ripersi come un mantra nella sua testa le stesse parole.
Sono gay.
Era stato scioccante, eppure allo stesso tempo, ovvio. Quella notizia era stata come una sorta di chiave, il pezzo finale di quell'enigma che era Harry Styles, quello che dava un senso a tutto.
Eppure non era stata la rivelazione in sé a mandare Louis in crisi, quanto il crudo e puro dolore che si era incastrato in quelle due parole; un'angoscia pungente che era totalmente in contrasto con ciò che Harry rappresentava.
Sono gay.
Le riflessioni di Louis vennero interrotte nel momento in cui Harry lo guardò, un tocco di innocenza spezzata dalle lacrime che gli imbrattavano il viso.
Guardò Louis in attesa, insicuro su cosa dire.
''Stai bene, tesoro?'' gli chiese calorosamente Louis, per poi avvicinarglisi.
Harry deglutì pesantemente.
''Mi dispiace,'' disse con voce roca.
''Harry, se pronunci la parola 'scusa' un'altra volta, sarò costretto a schiaffeggiarti,'' rispose Louis schiettamente.
''Ti ho mentito,'' replicò l'altro.
''A volte è necessario mentire. Questo non fa di te una brutta persona. Per anni ho tenuto nascosta la mia sessualità, Hazza.'' Harry gli rivolse un sorriso leggero e annuì, prima di trascinare il suo corpo nel solito posto, accanto a Louis. Si accoccolò alla spalla del castano, e Louis ricambiò immediatamente il contatto, passando un braccio attorno alle sue spalle, e affondando le dita tra i suoi ricci. Harry emise un verso d'apprezzamento a quella sensazione e chiuse gli occhi.
Louis rallentò il movimento delle dita quando un pensiero lo colse.
''Harry?''
''Hmm?''
''Qual è il tuo segno zodiacale?''
''Emm... Acquario,'' rispose Harry, la confusione percettibile nel suo tono di voce.
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Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]
Fanfiction''Esattamente, perché sei qui?'' chiese Louis, fingendo fastidio, ma fallendo miseramente. ''Il mio manager mi ha detto che non posso avvicinarmi a te,'' rispose Harry, gli occhi ancora imbrattati dall'eyeliner della scorsa notte, ''il che fa di te...