Capitolo 23

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"I can tell you that you're all I've ever wanted, dear. Through the din of your breathing while you're sleeping here, you wake and you ask me if I'm gonna be here forever, forever, forever. Your face so twisted and your eyes alight, I want to tell you I can change it when you cry at night, but I'd be lying. Love is defying."

- The Airborne Toxic Event


Harry era arrivato di corsa non appena aveva sentito Louis aprire la porta d'ingresso, precipitandosi per casa ad una velocità accecante finché lui e il ragazzo non si erano scontrati. Si aggrappò a Louis, facendolo volteggiare nel suo abbraccio, per poi lasciargli un bacio disordinato sulle labbra.

Tutti e due risero e ansimarono, aspettando che il momento di euforia lasciasse spazio a qualcosa di più sensato, dal momento che non si erano detti nemmeno due parole.

''Ciao,'' soffiò Harry.

''Ciao amore. Com'è andata la tua giornata?'' gli chiese Louis con fare provocante, allacciando le braccia al collo del ragazzo, che in risposta, ridacchiò.

''Ma dico sul serio. Come stai?''

''Bene, credo,'' ammise, i suoi occhi pregni di un'energia diversa. Si erano separati solo da alcune ore dall'episodio accaduto al parcheggio, ma Louis non vedeva l'ora di prendere Harry tra le braccia e tenerselo stretto per tutto il tempo.

''Oh! Mi sono appena ricordato!'' Harry cercò la tasca di Louis e ne tirò fuori il cellulare. Ne sfilò la batteria e la lanciò da qualche parte nella stanza.

''Harold!'' urlò Louis.

''Liam mi ha detto di farlo,'' spiegò Harry, poggiando il cellulare sul tavolino da caffè dietro di lui, prima di tornare ad abbracciare il castano.

''Liam ti ha detto di lanciare la batteria del mio cellulare dall'altra parte della casa?''

''È anche una mia idea. Credo che te lo ruberò per un po', così puoi aiutarmi con una serie di faccende.''

''Non gli parlo da settimane, eppure è riuscito a convincere il mio ragazzo a distruggere i nostri cellulari,'' replicò Louis.

''Ed ha cambiato anche tutte le password sui miei social e le mail, così non posso entrarci. In questo modo non ne sono tentato e posso concentrarmi solo su di noi per una sera.''

''E allora come fa a parlare con te?''

''Ha creato una mail privata di cui solo lui conosce l'esistenza. Quindi, tutti quanti devono passare per lui prima di arrivare a me. Nessuno può disturbarci.''

''Ha pensato a tutto, non è così?''

''Dobbiamo semplicemente sederci e ignorare tutto per questa sera. Dobbiamo cercare di intrattenerci,'' continuò Harry, sorridendo al castano.

''Domanda veloce, piccolo. Hai portati Glitter con te?''

''No, è a casa mia. Perché?''

''Beh, stai per emettere dei suoni davvero interessanti e non vorrei che lei pensasse che ti stia facendo del male.''

Harry sorrise maliziosamente, le sue dita si strinsero attorno alla manica della maglia di Louis, prima di strappargliela di dosso in un'unica mossa. Dopodiché si lanciarono l'uno sull'altro, mordendosi e baciandosi con fervore, vagando alla cieca per il salotto per poi ricadere sul divano. Louis si sistemò sulla schiena, guardando Harry mettersi a cavalcioni su di lui e mordergli il collo.

''Harry, cosa stai facendo?'' chiese con curiosità mentre il riccio succhiava con veemenza la sua pelle.

''Ti sto lasciando un succhiotto dove tutti quanti possono vederlo,'' rispose con calma, sedendosi per ammirare il suo lavoro.

Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora