"I know that your heart is still beating, beating darling.
I believe that you fell so you can land next to me."
- Christina Perri
La conversazione si arrestò bruscamente nel momento in cui Louis trascinò la sedia sul pavimento, accorciando così la distanza tra lui e Harry, e producendo uno stridio sul legno che riecheggiò per tutta la stanza. Subito dopo intrecciò le sue dita con quelle del più piccolo e lo guardò con un'espressione di finta innocenza.
''Mi dispiace. Vada avanti,'' gli disse, poggiandosi le loro mani intrecciate sul grembo. L'uomo in cravatta verde (così lo aveva denominato Louis, dal momento che non aveva alcun interesse nel conoscere il suo vero nome) alzò gli occhi al cielo prima di continuare la lista di stupidi dettagli del contratto che stava elencando prima della sua interruzione.
L'incidente era stato etichettato come ''codice blu'', perché a quanto pare le bizzarrie di Harry erano monitorate in quel modo, con un sistema di codice a colori, in modo da rendere le vite altrui più semplici. Fortunatamente un codice blu non era così grave come un codice rosso o nero, ma abbastanza da obbligare diversi membri del team di Harry a prendere dei voli dai loro uffici di Parigi, in modo da potersi confrontare direttamente con il cantante.
La foto che quella mattina aveva occupato le prime pagine del web ritraeva un'immagine sfocata di Louis, strepitosamente ubriaco e mentre faceva il dito media ai paparazzi di sotto, con Harry appoggiato al suo fianco. Beh, almeno così l'avrebbe descritta Louis, togliendo il fatto che la foto mostrava la sua mano stretta saldamente alla vita di Harry, con la fronte del più piccolo premuta contro la sua guancia mentre cercava di nascondere il suo imbarazzo. Il problema era che non sembravano due semplici amici ubriachi e affettuosi tra loro. C'era anche un'intimità in quella foto scura e granulosa.
Una cosa era certa, se quella foto fosse stata scattata venti secondi prima, sarebbero stati colti nel bel mezzo di una sessione di baci spinti. E quello, secondo Louis, sarebbe stato qualificato come codice nero.
Una volta caricati i loro cellulari, erano stati assaliti dalla tempesta Larry Stylinson. Voci e pettegolezzi ovunque, alcuni articoli su Harry ed Arrienne che erano stati tenuti in riserva, occupavano tutto il web, col proposito di placare i rumours. Louis aveva quasi vomitato dopo aver letto un paio di testate: ''Le 10 volte in cui Harry Styles e Arrienne Brant sono stati la coppia più adorabile di sempre,'' oppure ''Harry Styles ha davvero intenzione di proporsi? I suoi amici pensano di sì.'' E per quanto nauseanti fossero, quegli articoli sembrarono servire al loro scopo. C'erano ancora i soliti commenti sospettosi sulla foto in questione, ma la maggior parte delle persone sembrarono credere a ciò che gli stavano raccontando. Tuttavia, ora che quel proiettile era stato schivato, c'era un altro problema che aleggiava su di loro: il management di Harry sapeva che stavano uscendo ufficialmente insieme.
Era stato convocato un incontro d'urgenza, ed il cambio d'atteggiamento di Harry era stato istantaneo. Quella mattina i suoi occhi erano stati così sognanti e ubriachi d'amore, e questo fino a che non aveva ricevuto la chiamata del suo team. Louis lo aveva guardato mentre parlava a telefono, aveva osservato la sua pelle impallidirsi, i suoi occhi spalancarsi, e le sue mani tremanti premute sui fianchi mentre incrociava le braccia al petto il più forte possibile. Aveva un aspetto completamente terrorizzato, ed il solo pensiero gli fece formicolare la pelle.
Decise immediatamente che non gli sarebbe importato delle proteste altrui. Non avrebbe abbandonato Harry fin tanto che sarebbe rimasto a Parigi.
Anche quando proprio il cantante gli ripeteva che non era obbligato ad andare ad uno dei suoi incontri, Louis non ne voleva sapere niente. Entrava nella sala conferenza, lanciando sguardi glaciali a tutti gli uomini e le donne ben vestiti che attendevano l'arrivo del più piccolo.
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Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]
Fanfic''Esattamente, perché sei qui?'' chiese Louis, fingendo fastidio, ma fallendo miseramente. ''Il mio manager mi ha detto che non posso avvicinarmi a te,'' rispose Harry, gli occhi ancora imbrattati dall'eyeliner della scorsa notte, ''il che fa di te...