"But we're not so starry-eyed anymore, like the perfect paramour you were in your letters."
- The Decemberists
''Ma che ore sono nel Regno Unito? Saranno tipo le sette di sera.''
''Cosa che sarebbe rilevante se tu fossi effettivamente nel Regno Unito.''
''Ma è come se il mio corpo lo fosse. Per me sono le cinque passate, quindi sarebbe assurdo non farmi un bicchierino.''
''È l'ora del brunch, Niall. Il Brunch è sacro. Un Bloody Mary o un mimosa. Queste sono le tue due opzioni,'' dichiarò Harry, chiudendo la porta.
Niall si appoggiò alla sedia con uno sbuffo esagerato, e alzò lo sguardo sul cameriere con indignazione data l'ingiustizia della situazione. ''Un Bloody Mary per favore.''
Il cameriere tornò nuovamente sull'attenti, dal momento che aveva assistito ad almeno cinque minuti alla diatriba tra Niall e Harry. L'avvocato di Harry, Sophia, era stata occupata con tutta una serie di documenti, mentre Louis era rimasto tutto il tempo a bocca chiusa.
Sophia contattava Harry solitamente circa una volta al mese per aggiornarlo su tutti i dettagli contrattuali, e quando era in tour, lo chiamava a telefono. Ora che era tornato a Los Angeles, Harry ritenne carino trasformare la chiamata d'affari in un brunch amichevole. Louis era presente quanto il suo ragazzo aveva riferito l'idea a Sophia, dicendole, ''E dovrebbe venire anche Niall. È appena tornato. E anche il mio fidanzato! Ti piacerà. A me piace.''
Louis aveva capito da quanto tempo Sophia stesse lavorando con Harry dal modo in cui aveva accettato le sue condizioni. Personalmente, aveva sempre voluto incontrare e ringraziare la donna che si era presa cura legalmente del suo ragazzo, e quel desiderio di essere faccia a faccia con lei era cresciuto a dismisura nel corso delle ultime settimane.
Era rimasto seduto senza fiatare, ad ascoltare la loro conversazione, quando cominciò a sentire il bisogno di parlare con la ragazza senza che Harry lo ascoltasse. E la sua opportunità arrivò finalmente quando il più piccolo annunciò di dover andare al bagno.
Niall e Sophia stavano chiacchierando distrattamente, inconsapevoli degli occhi di Louis ancora fissi sulla schiena del suo ragazzo mentre quello si allontanava. All'improvviso, si voltò verso i due, intromettendosi nella loro conversazione.
''Cosa succederà quando per Harry ed Arrienne arriverà il momento di lasciarsi?'' chiese, osservando i due guardarlo con sorpresa. La loro confusione era palese. ''Intendo pubblicamente. Avete un piano in mente?''
''Beh, sì,'' replicò Sophia. ''C'è un iter da seguire per come verrà gestita la pubblicità quando decideranno di farlo.'' Le parole della ragazza erano frutto di quella che Louis definì una scelta diplomatica.
''Devono farlo da subito,'' disse risoluto, guardandoli senza battere ciglio.
''Ascolta Louis,'' esordì la ragazza, spostandosi sulla sedia a disagio. ''Ci sono molte costrizioni legali su cui dobbiamo lavorare prima di poter pensare-''
''Harry è quasi andato in overdose la scorsa settimana,'' continuò Louis. A quelle parole calò il silenzio, un nuovo tipo di sorpresa si dipinse sui volti dei due ragazzi.
''Era sconvolto dall'idea di dover baciare Arrienne alla premiere, così ha mentito, dicendomi che avrebbe passato una serata tranquilla con i suoi amici per farmi uscire di casa. Quando l'ho trovato, stava piangendo, sanguinando, ed era così fuori di sé da non riuscirsi ad alzare dal pavimento della cucina. Non si aspettava nemmeno che mi presentassi, per cui, cosa pensi sarebbe successo se fossi tornato a casa mia?''
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Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]
Fanfiction''Esattamente, perché sei qui?'' chiese Louis, fingendo fastidio, ma fallendo miseramente. ''Il mio manager mi ha detto che non posso avvicinarmi a te,'' rispose Harry, gli occhi ancora imbrattati dall'eyeliner della scorsa notte, ''il che fa di te...