Capitolo 12

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"You'll have to watch me struggle from several rooms away, but tonight, I need you to stay.

Tonight, I need you to stay."

-Twenty One Pilots



Louis contrasse i muscoli del braccio contro la benda, portando la cintura di sicurezza a produrre il suono metallico di un click. Era seduto sul lato del passeggero dell'auto di Liam, ad osservare la porta d'ingresso della sua casa dal vialetto. Niall, Zayn e Liam erano appena entrati per accertarsi della presenza di eventuali entità ostili (Joshua o sua madre).

Era il primo dicembre, realizzò Louis. Non c'era niente di speciale in quella data; era solo il primo dicembre. Quello era il mese in cui avrebbe compiuto venticinque anni. Quello era il mese in cui avrebbe visto di nuovo la sua famiglia. Quello era il primo mese in cui si sarebbe rotolato in un letto vuoto.

''Hai della nutella in casa?'' cinguettò Harry, appoggiando il mento sulla sua spalla, dal suo sedile posteriore.

Da quando gli aveva promesso di tenergli compagnia, era rimasto in silenzio per tutto il tempo, e a quanto pare si era stancato di restare a lungo in quello stato.

''Non ne sono sicuro,'' disse Louis, piegando il collo di lato per poter guardare Harry.

''Io credo di sì. L'ultima volta che sono stato da te, c'era, e il barattolo era anche abbastanza pieno.''

''E se fosse così, cos'hai intenzione di farci?''

''Mangiarla,'' rispose Harry con una scrollata di spalle, confuso sul perché Louis fosse curioso di conoscere le sue intenzioni con la Nutella. Louis ridacchiò mentre si voltava di nuovo per guardare dritto di fronte a sé. Harry, in risposta, gli soffiò fortemente nell'orecchio.

''Oi!'' sbottò Louis. ''E chi ti avrebbe dato il permesso di fare questa cosa?''

''La dea della Luna e il Dio 'Horned'*''

''Ah, quindi hai avuto il tempo di invocare qualche dio pagano, e loro ti avrebbero dato il permesso di soffiarmi nell'orecchio?'' chiese Louis retorico. Harry rispose annuendo compiaciuto. Entrambi erano spaventati ed eccitati di scoprire come avrebbe reagito Louis in risposta. ''Ne ho abbastanza delle tue labbra, Styles.'' Approfittando della destrezza del suo braccio sano, Louis aprì la portiera dell'auto e uscì fuori, per poi aprire quella dal lato di Harry, e sistemarsi sul suo grembo.

''Cosa stai facendo?'' chiese Harry tra le risate.

''Ti sto punendo.''

''E questa sarebbe una punizione?''

''Il mio culo è enorme. Potresti soffocare in qualsiasi momento,'' rispose prontamente Louis, chiudendo la portiera dell'auto, e sistemandosi meglio sul grembo del più piccolo. Il ragazzo più alto scoppiò a ridere mentre allacciava le braccia attorno alla vita di Louis. Il castano lasciò ricadere la testa sulla spalla di Harry, finché le risate non lasciarono spazio ad un silenzio assoluto.

Ascoltò la cadenza ritmica del respiro di Harry mentre entrambi rivolgevano lo sguardo alla porta d'ingresso, per scoprire se avevano il via libera.

''Beh sì, Louis. Non ho idea di come potresti restare con Joshua, ora che è arrivato Harry.''

Queste erano state le parole di sua mamma quando quella mattina avevano chiacchierato al telefono, mentre lui era seduto sul pavimento del bagno di Zayn.

***

''Mammaaaa,'' aveva brontolato lui.

''Che c'è?''

Time Bomb [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora