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Jade

Sono ore che vago per Manchester in cerca di un indizio, di un punto di riferimento, di lei..
Sono le 02.47 e il sonno, il freddo e la fame si stanno facendo sentire. Ormai anche la gente si sta rintanando ognuno nelle proprie case mentre le strade si sgomberano pian piano.
Mi fermo a sedere su una panchina in una viuzza del centro.
Tengo gli occhi sulle mie mani incrociate, ripensando a tutte le volte in cui era lei a tenerle strette, tutte le volte in cui giocava con i miei elastici, tutte le volte in cui faceva quei piccoli gesti che mi hanno fatta innamorare.
Sbuffo sollevando lo sguardo al cielo per far tornare indietro le lacrime che premevano per uscire. Chiudo gli occhi sentendo il gelo insediarsi sotto al cappotto, sotto i vestiti, fino ad arrivare alle ossa. Non mi dispiace, infondo è confortante sapere di riuscire a provare ancora qualcosa.
Apro gli occhi e cerco di concentrarmi su quello che ho intorno a me e in particolar modo quello che c'è sull'altra parte della strada.
Un hotel dallo stile davvero accattivante, con motivi e decorazioni dall'aria tipicamente inglese. Mi è sempre piaciuto da morire questo stile. Così attraverso la strada e mi appresto ad entrare. Al lato dell'enorme ed elegante porta in vetro c'è una targhetta in metallo con su inciso 'Midland Hotel'. Penso a lei e spero si trovi al caldo, in un bel hotel, come questo e che stia riposando.
Non so bene come e dove cercarla ma i nostri cuori sono legati e in costante ricerca l'uno dell'altro, quindi ci troveremo, come sempre abbiamo fatto.

Perrie

Sono quasi le 03.00 e io sto facendo il conto alla rovescia aspettando che si faccia mattino, no per uscire o perché ho in mente di fare qualcosa ma per il semplice fatto che di giorno la gente è sveglia mentre di notte dorme e chi non dorme è perché sta male e io non voglio star male, voglio solo che questa notte passi il prima possibile.
Alzo la cornetta del telefono e chiamo al centralino. Dopo un paio di secondi risponde Thomas.
"Salve, sono Perrie Edwards della stanza 218"
"Ah si, certo. Mi dica Signorina Edwards"
"Le volevo solo chiedere se.."
"Mi perdoni un momento.. Si sente bene signorina?"
Sento l'ultima frase come leggermente più distante, come se stesse parlando con qualcuno.
"Ne è sicura? Se vuole le porto qualcosa.. Ah va bene.. Ecco le chiavi. Le auguro una buona permanenza Signorina Thirlwall"
COSA?!
In una frazione di secondo mi trovo seduta sul bordo del letto.
"Eccoci Signorina Edwards, mi dica"
"Ehm.. Scusi.. Il b-bar è a-aperto?"
"Si Signorina.. La sento un po' male, ha bisogno di qualcosa?"
"No no! Ehm.. Tra cinque minuti sono di sotto al bar"
"Va benissimo, la attendo"
"Perfetto a tra poco"
"A tra poco Signorina Edwards"
Abbasso la cornetta.
È qui.
E lei sa che anch'io sono qui.
Cazzo. Che è venuta a fare?!
Mi alzo e vado verso il bagno. Mi do una sciacquata veloce al viso, rimuovendo tutti i residui di trucco scolati sulle mie guance.
Ho un umore pessimo ma quello non so come rimuoverlo o forse si, qualche bicchiere e i pensieri inizieranno a confondersi e ad abbandonare la mia mente.
Prendo la giacca di jeans, afferro le chiavi ed esco dall'appartamento.
"Perrie.."
Mi volto alla mia destra, verso chi ha pronunciato il mio nome e la vedo.
Il cuore manca un battito per poi ricominciare a correre più forte di prima, le gambe si fanno improvvisamente esili come stuzzicadenti e sembrano volermi abbandonare da un momento all'altro mentre gli occhi.. beh gli occhi non riescono a divincolarsi dai suoi.
Ha il volto stupito tanto quanto il mio.
Restiamo diversi secondi a guardarci, aspettando forse che una delle due dica qualcosa.
Molla lo zainetto a terra, facendo un passo verso me e solo ora mi tornano in mente le ultime tre, quattro ore. Ad ogni passo che fa sembra sempre più decisa mentre io mi sento sempre più fragile.
La devo allontanare, non voglio averla qui, non con me. Siamo ormai a neanche un metro di distanza, quando fa un altro passo, mettendo a contatto i nostri corpi facendomi sussultare, poi cercando con le mani il mio viso, ormai rivestito di lacrime.
Cerco di scansarmi ma senza troppo sforzo riesce ad imporsi sul mio volere e così posa le sue labbra, morbide, soffici labbra sulle mie.
Mi sono terribilmente mancate, mi è mancato sentirla, mi è mancato toccarla, farmi toccare, mi è mancata ma mi odio per starle permettendo di farmi questo.
Poso le mani sul suo petto e lotto contro tutta me stessa per spingerla via da me.
Mi guarda triste e disperata quasi.
Abbasso lo sguardo mettendo una mano tra i capelli. Si fa di nuovo avanti ma stavolta non le lascio sopraffarmi ancora.
"Fermati Jade.."
Pronunciare il suo nome fa letteralmente incrementare i battiti cardiaci in modo esponenziale. Ultimamente avevo evitato di dirlo o pensarlo, forse era una forma di auto protezione, forse era un mattoncino del muro che sto cercando di tirare su ma che lei, con neanche due minuti, riesce a smontare pezzo pezzo.
"Ti prego Perrie fammi spieg.."
"No, Jade, no cazzo! Ti ho dato fin troppo della mia vita e te che hai fatto? Mi hai spezzato il cuore. Mi hai fatto male. Mi hai tolto l'appetito, la voglia di parlare, di uscire, di vedere persone, mi hai tolto tutto! Ho racimolato le ultime cose che rimanevano della vecchia Perrie e ci sto costruendo una nuova me e mi venisse un colpo se ti lascerò distruggere ancora tutto. Perché te hai fatto questo Jade.. Mi hai distrutta e hai lasciato che me ne andassi, che finissi di autodistruggermi da sola, tu hai scelto di lasciarmi. Sono passata sopra a molte, troppe cose e ti ho perdonata senza neanche che te me lo chiedessi! Perché lo hai dato per scontato, hai dato per scontato il mio amore ma cazzo Jade non è così.. Ho mandato a puttane pezzi di cuore per te. Non puoi ora tornare e chiedermi questo, chiedermi di tornare indietro.. E poi tu mi rendi così debole solo a guardarmi e odio che tu ci riesca così facilmente. Mi hai spezzata Jade, mi sento svuotata di tutto, mi hai semplicemente distrutta ma non solo stanotte, da molto più tempo e io non lo reggo più, ti odio Jade.. Per quello che mi hai fatto e che stai facendo. Ti prego di lasciarmi andare, basta.. Il mio cuore non lo può sopportare altro dolore"
Sta per scoppiare da un momento all'altro ma mi dispiace, lei non si è preoccupata di abbracciarmi, di consolarmi o dirmi che 'tutto sarebbe andato bene' quando ci siamo lasciate in spiaggia. Non vedo perché dovrei essere io a fare il primo passo.
Non risponde, come sempre.. Perfetto non mi serve nient'altro, ha fatto per l'ennesima volta la sua scelta e per l'ennesima volta non ha scelto me. Quando imparerò a non dare tutte queste possibilità?
"D'accordo.."
La sorpasso dirigendomi verso gli ascensori.
Ma sento dei passi veloci alle mie spalle e non faccio in tempo a reagire che già me la trovo addosso, ancora le sue labbra sulle mie, ancora le farfalle nello stomaco, ancora a dover fare a pugni con il mio cuore.
La allontano prima di arrivare al punto di non ritorno.
Fronte contro fronte, con i respiri pesanti, i suoi polsi tra le mie mani e le lacrime che scendono sulle sue guance.
"Jade ti prego.."
"Io non voglio lasciarti andare.. Non ancora, ti amo Perrie, voglio stare con te.. E non so grazie a chi o a cosa ma ti ho trovata e per tutto il tempo ho sempre e solo pensato a questo momento, a riaverti tra le mie braccia, a baciarti, a setirmi tua.."
Mi sta uccidendo così.
'Ti amo Perrie' e ti amo così tanto anch'io Jade ma questo non posso dirtelo, non posso farti vincere ancora e ancora.
"Non posso Jade.. Non posso"
E per un attimo mi sembra di essere tornata in spiaggia ma a ruoli invertiti e sono sicura abbia la stessa sensazione anche lei.
Chiudo gli occhi, prendendo un bel respiro.
Inaspettatamente mollo la presa dai suoi polsi, posando le mani dietro il suo collo per far scontrare le nostre labbra. Un'ultima volta..
Chiede l'accesso facendo scorrere la lingua sul mio labbro inferiore e io, un po' per lei ma soprattutto per me, glielo concedo.
Così si uniscono, le nostre lingue, in un bacio via via sempre più passionale, sempre più spinto, mentre inizio a sentire un certo calore crescere lentamente in me.
Mette le mani sotto al mio giubbotto, tirandomi più vicina a lei, facendomi sussultare al suo tocco su di me, mentre mescolo le mani tra i suoi capelli.
Ma l'aria inizia a mancare e presto ci separiamo.
Mi allontano prima che possa dire o fare qualsiasi cosa e sussurro un mi dispiace, consapevole mi abbia sentita.
Corro verso gli ascensori infondo al corridoio, premo il pulsante e anche prima di quanto sperassi, le porte si aprono, così entro, voltandomi verso lei ma non prima di aver premuto il bottone per il pianoterra.
L'ultima cosa che vedo è una Jade a terra, la schiena contro il muro e le ginocchia al petto.
Sono costretta a spostare lo sguardo da una parte, mi uccide vederla così.
Sorrido tristemente sapendo che non la supererò mai. È così e basta.
La amo ma tutto mi uccide di lei.

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Ciao bimbi e bimbe❤️
Capitolo nuovo tutto per voi.
Sinceramente non so se mi odierete o meno..
So just enjoy it!

Grazie di cuore❤️

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