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Jade

"Jade.. io.."
Sussurra delle parole ma non mi sembra di riuscire a capire, non.. non mi sembra di riuscire a respirare.
La vedo mentre con le mani tira giù la camicia per cercare di coprire il più possibile ma a che serve Perrie? Mi prendi per stupida?
Sento un nodo alla gola allucinante, sento dolore ovunque e sembra come se il mio corpo stia urlando, io stessa sembro sul punto di urlare ma resto immobile e la mia mente è in completo blackout.
Voglio andare via ma le mie gambe non si decidono a camminare, voglio urlarle addosso ma dalla mia bocca non esce un filo di voce, voglio piangere ma ho già versato tutte le lacrime che avevo.
"Ciao piacere"
"Amy ti prego, un momento lasciaci sole"
Quindi lei è Amy, beh.. bel nome. La guardo ed è in intimo.. lo.. lo hanno..
No non ha importanza ora, non.. non ce l'ha più.
"Jade, non è come sembra"
Torno di colpo a guardare Perrie.
'Non è come sembra' è il meglio che ti è venuto in mente?
Dovrei farla finita. Perché no? Cioè lei è.. lei è andata avanti e io non riuscirò mai a farlo..
Perché sono ancora qui?
Le gambe finalmente si muovono, così mi sembra di indietreggiare ma presto vado a sbattere contro la parete.
Dura tutto qualche frazione di secondo ed ora mi trovo a camminare lungo il corridoio, mi sembra verso gli ascensori, mentre tengo la valigia stretta nella mano destra e credo di sentire delle voci, sono urla? Sto forse impazzendo?
Vengo strattonata per un braccio e sbattuta alla parete. Non avverto neanche il dolore, che sensazione strana.
Ora vedo blu, blu come i suoi occhi.
"Jade! Jade, parlami!"
È lei. Cazzo.
Dopo che si è allontanata riesco ad arrivare agli ascensori, ne chiamo uno e subito mi ci fiondo dentro, mi volto così da riuscire a intravedere una figura accasciarsi a terra.
Tu guarda come si ribaltano le situazioni..
Mi sento il palmo della mano destra pulsare, le ho dato veramente uno schiaffo?
Si dev'essere andata così.
Ma che sono venuta a fare?
Ma per chi? Per lei?
No, non può essere.

Perrie

"No no no no no no.. no cazzo no!"
Tiro calci a tutto ciò che incontro, lancio tutto ciò che mi è a portata di mano.
Non mi importa, non mi frega un emerito cazzo se non è casa mia, lei.. lei ha visto.
Non ha detto una parola, non riuscivo a leggere nulla nei suoi occhi, era come fosse assente e avrei tanto voluto lo fosse veramente.
Mi siedo sul divano e porto le mani unite davanti il viso, ho gli occhi spalancati e fissi su un punto non preciso della stanza.
Sto impazzendo, giuro sto impazzendo.
Ha visto, lo sa.
'Non è come sembra'
"Cazzo.. Jade.."
Sento le mani di Amy sulle mie gambe ma non riesco a concentrarmi su nient'altro che non sia Jade.
"Perrie, ti prego calmati"
Mi alzo, sono arrabbiata ma solo con me stessa.
Ora è ovvio che non tornerà mai più da me, è ovvio che non mi vorrà più.
Cazzo non mi doveva cercare, glielo avevo esplicitamente chiesto, invece ha fatto di testa sua ed ecco le conseguenze.
"Amy io non sto calma! Io non posso stare calma, è-è finita.. ora è proprio finita, è tutto inutile"
Ma la mia mente non accetta queste parole, prende e decide che le devo correre dietro.
Vado in camera per indossare i jeans, le scarpe e una felpa.
"D-Dove vai?"
"Io.. io devo risolvere questa cosa"
Corro fuori l'appartamento e scendo tutte le scale prima di subito.
Esco dal palazzo e inizio a guardarmi intorno in cerca di lei.
Eccola.. ma Leigh?
La sta abbracciando e senza che me ne accorga sono già lì da loro.
"Jade.."
Cerco di posare una mano sulla sua spalla per farla voltare ma Leigh si mette di mezzo.
"Perrie va via"
"No, io mi devo spiegare.."
"No Perrie penso tu abbia già fatto abbastanza.."
No non posso farmi portare via questa possibilità di chiarire, cerco così di arrivare a Jade nonostante Leigh provi ad impedirmelo ma finalmente riesco ad afferrarle un braccio e subito si volta di sua volontà.
Leigh si ferma ed incrocia le braccia mentre io mi sento cadere a pezzi non appena le vedo il viso. Ha il trucco scolato e i segni sulle guance delle lacrime già versate ma sembra aver recuperato perfettamente la freddezza e la totale chiusura nei miei confronti, tant'è che tiene su di me uno sguardo rigido, arrabbiato.
"Che vuoi spiegare? Che ne dici se ti porgo io le domande?"
"Jade non.."
"Avete scopato stanotte?"
"Jade.." tenta invano Leigh di fermarla.
"Oh no, giusto questo non serve chiederlo.. È già evidente. Invece dimmi, ti è piaciuto? Come ti sei sentita, eh? Ma poi.. Perché? Anzi no, non voglio sapere, non mi importa più un cazzo di te Perrie, un giorno spero veramente di capire cosa ti avrò mai fatto di così sbagliato.."
Sentiamo un clacson suonare dalla strada.
"È arrivata.."
L'auto accosta bruscamente e subito vedo una Jesy fuori di sé uscire dell'abitacolo e furiosa in volto ci viene incontro.
"Forza andiamo"
Jade abbassa lo sguardo per poi, accompagnata da Leigh, salire in auto mentre Jesy si avvicina minacciosamente.
"Non so chi cazzo sia questa Amy.. ma non è importante perché tu con oggi hai finito di vedere Jade ancora"
Si allontana dirigendosi verso il posto di guida.
"E ricorda Perrie, sei solo una stronza"
Sale e va via.
Hanno ragione e senza troppi altri pensieri risalgo all'appartamento.
"Perrie, che è successo?"
"Niente. Io.. io oggi non vengo, ehm.. non so, inventa una scusa"
Vado verso la camera mentre lei dal salotto urla qualcosa.
"Dirò che stai male, va bene?"
"Si. Si.. È perfetto"
Mi butto a pancia in su sul mio letto ancora intatto, dato che ho passato la notte su quello di Amy e lentamente chiudo gli occhi.
"Perrie io vado, a dopo e.. scusa per tutto"
"A dopo Amy"
Mi volto sul lato per lasciarle intendere che non ho altro da aggiungere e che può anche andare così dopo qualche secondo la sento allontanarsi dall'uscio della porta e poco dopo anche il portone di casa si apre e poi chiude.

Leigh

Jade è tutto di oggi che non esce dalla sua stanza, l'abbiamo sentita piangere fino a dopo pranzo poi più nulla, sperando solo si sia addormentata.
Abbiamo provato a chiamarla ma non ha mai risposto. Non ha più proferito parola da quando è entrata in auto e ciò ci preoccupa.
Io ero fuori dal palazzo ad aspettare un suo messaggio per dirmi se andasse tutto bene ma quando l'ho vista uscire con le lacrime agli occhi, ho subito chiamato Jesy che invece aspettava nel nostro appartamento qui a Londra, per farci venire a prendere il prima possibile.
Non è riuscita a spiegarmi cosa fosse successo in quel lasso di tempo, ha solo farfugliato qualche parola, mezze frasi, scollegate tra loro e senza senso ma avevo capito un nome che non era quello di Perrie e dai gesti delle mani e dalle lacrime mi è stato facile giungere a una conclusione.
Non me lo aspettavo da Perrie, vorrei andarle a parlare perché forse anche lei al momento ha bisogno di un'amica e poi vorrei delle spiegazioni, quelle che ora Jade non si sente di ricevere, dopotutto sa che starebbe solo peggio e come penso anch'io, non credo ci sarebbe una spiegazione che possa sistemare le cose quindi tanto vale rinunciare in partenza.
Entro in salone e trovo Jesy intenta a riposarsi, ci sentiamo tutte un po' stressate dalla situazione dopotutto.
"Jesy"
"Dimmi"
Apre gli occhi per guardarmi e nonostante lo provi a nascondere le si legge perfettamente sul volto la tristezza.
"Io esco.. te che ne dici se provi ad andare da Jade?"
Cambia l'espressione in una piuttosto interrogativa con tanto di sopracciglio alzato.
"E dove vai?"
"Io beh.. volevo provare ad andare da sai.. da Perrie"
"E per quale motivo Leigh?"
"Voglio delle spiegazioni"
Sospira poi si alza venendomi incontro.
"Lo so che è la tua amica e.."
"Jesy ti giuro, questa non è lei"
"Lo so.. ma ha fatto quel che ha fatto e ancora non sappiamo neanche come siano andate le cose realmente, non pensi sia il caso di parlare prima con Jade?"
"È per questo che vorrei che tu parlassi con Jade, io con Perrie così abbiamo la versione di entrambe e decidiamo il prossimo passo"
"Leigh.."
"Lo so che ora odi Perrie per quello che sta facendo a Jade, lo capisco mi sentirei allo stesso modo nel caso contrario e non ti nascondo che anch'io sono tremendamente arrabbiata con Perrie ma io ti sto chiedendo da amica di dare a me una possibilità"
"Mm.. va bene ma sono appena le tre probabilmente è a lavoro"
"No, oggi non ci è andata.."
"Come fai a..? No va bene, non voglio sapere, vai. Io provo a parlare con Jade"
"Grazie!"
Ci scambiamo un veloce abbraccio poi corro a prendere il cappotto ed esco.

Dopo un quarto d'ora di strada arrivo sotto il palazzo di Perrie e.. e Amy. Parcheggio l'auto e salgo.
"Eccolo Amelié Roberson"
Nome 'sofisticato' penso.
Suono il campanello un paio di volte prima che Perrie apra la porta.
Indossa una tuta piuttosto larga, i capelli legati ma pur sempre in disordine ed è completamente senza trucco. 
"Lei c'è?"
"No, sono solo io"
"Ah va bene, entra"
Entriamo e lei si siede sul divano.
"Perché sei voluta venire?"
"Perché abbiamo bisogno di spiegazioni"
"Te l'ha chiesto lei?"
Mi guarda con la speranza incastonata negli occhi ma scuoto la testa e subito torna cupa.
"È tutto di oggi che è chiusa in camera, ora Jesy sta provando a parlarle"
Annuisce senza spostare lo sguardo dal pavimento.
"Invece te vorresti dirmi qualcosa?"
Annuisce ancora ma stavolta si volta verso me, incrocia le gambe, unisce le mani e con abbastanza sicurezza inizia a parlare.
"Che vuoi sapere?"

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Hola

È un po' corto ma è perché non sono brava a spezzare i capitoli e o sono chilometrici o così corti..

Adiós

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