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Perrie

"Non hai dormito neanche stanotte?"
Mi volto verso il suo viso e trovo i suoi occhioni concentrati a guardarmi.
Giorno dopo giorno diventa sempre più bella.
I raggi del sole che entrano dalla finestra fanno illuminare la sua pelle, i capelli e il marrone dei suoi occhi. È semplicemente la cosa più bella che io abbia mai visto.
Scuoto la testa spostando lo sguardo sulle sue labbra carnose e improvvisamente mi viene voglia di baciarle ancora e ancora.
"Perrie.."
Torno sui suoi occhi che sembrano coprirsi di un leggero velo di rabbia e tristezza.
"Stai tranquilla, va tutto bene ora"
Porto una mano sulla sua guancia e mi sporgo a baciarla ma subito si solleva su un gomito e con molta nonchalance evita il bacio.
Torno al mio posto leggermente scocciata e attendo che dica la sua.
"Perrie non sto tranquilla per niente e lo sai.. non è possibile che tu non riesca a dormire da più di una settima.."
"Non è possibile?"
"Si, cioè non può essere che.."
"Cosa Jade? Non è possibile che la morte di Amy mi abbia scosso a tal punto? Non è possibile che io ci stia così male? Cosa?"
"Non intendevo questo Perrie.."
"Allora cosa, eh Jade?"
"Stai travisando tutto, non è questo quello che volevo dire"
"A me sembra proprio di si, invece. Non ti è mai andata a genio e ora che.. ora che lei n-non.."
"Perrie, per favore.. vieni qui"
Mi apre le braccia e subito mi ci getto dentro, iniziando a farmi cullare da quella voce dolce, la pelle delicata e da quel calore inconfondibile, mentre nel silenzio piccoli singhiozzi si fanno strada dal mio petto.
"Dovevamo parlare oggi noi due, no?"
"Mh-mh.."
"Bene, perché non inizi dal dirmi perché piangi?"
"Lo sai Jade, è per Amy.."
"Si però raccontami, non ho mai avuto il piacere di conoscerla"
Sollevo lo sguardo su di lei nel tentativo di capire le sue intenzioni ma mi sorride dolcemente, lasciandomi un bacio sulla fronte.
"Dai vieni qua, ci mettiamo comode"
Si solleva appena, mettendosi seduta e scoprendo così il seno.
"Ti dovrai vestire se mi vuoi concentrata"
Mi alzo per prenderle qualcosa di pulito dall'armadio.
"Ehm.. beh che dire, vale lo stesso per te"
Sorrido, pensando ai suoi occhi fissi su di me, mentre continuo a cercare una maglietta per lei e una per me.
"Stai forse guardando?"
"Non si rinuncia mai a una buona visuale"
Finalmente trovo qualcosa, così mi volto ma me la ritrovo addosso, il suo corpo nudo sul mio.
Appoggia la fronte sulla mia e la osservo sorridere mentre continua a tener basso lo sguardo.
"Sei bellissima"
"Mh.. no, te lo sei Jade"
Restiamo per un tempo indefinito in quel modo, le sue mani intrecciate dietro la mia schiena e le mie dietro la sua. Nella stanza si sente solo il flebile brusio dei nostri sorrisi, finché lei non inizia a scuotere leggermente il capo e finalmente solleva lo sguardo su di me.
"Ti amo Perrie"
"Anch'io"
La vedo abbassare lo sguardo ancora una volta e ondeggiare leggermente sui propri piedi per poi tornare con occhi seri su di me.
"Dimmelo"
La guardo, insicura di quello che voglia intendere.
"Non mi accontento di un 'anch'io', voglio sentirmelo dire"
Mh.. ora capisco.
La stringo nuovamente a me, sentendo la sua intimità, insieme al resto del corpo, premermi addosso e giuro non c'è altro posto in cui vorrei essere ora.
"Ti amo Jade"
La vedo sorridere e al tempo stesso spostare lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra ma non me lo lascio far intendere due volte che subito sono sulle sue, una mano tra i suoi capelli e l'altra ancora dietro la schiena.
La sento sorridere nel bacio, prima di schiudere le labbra e permettermi di sentire ancora una volta il suo sapore.
La voglia di averla si accende come preme una gamba sulla mia intimità e subito non riesco a trattenere un gemito in mezzo al bacio.
"Ahm.. Jade.."
Purtroppo si allontana, mantenendo i nostri corpi ancora uniti.
"Se continuiamo così, non parleremo più Perrie"
Prendo a baciarle il collo, lasciando baci umidi ovunque.
"Possiamo farlo dopo"
Sposta il viso di lato, lasciandomi più spazio.
La spingo verso l'armadio e fortunatamente non oppone troppa resistenza.
Sposto le mani sui suoi fianchi e poi una sul seno sul quale inizio a praticare piccoli cerchietti con la lingua sul capezzolo, alternandoli a baci tutti intorno.
Mi piego leggermente sulle ginocchia, passando così a baciare la pancia e infine l'inguine.
Sento le sue mani prima sulle spalle e poi tra i capelli mentre i suoi fianchi tremano ogni volta che le mie labbra si posano sui suoi punti sensibili.
Finisco per appoggiarmi sulle ginocchia, così le sollevo la gamba destra mettendola sulla mia spalla sinistra e presto metto in contatto la mia lingua con la sua intimità.
La sento barcollare ma subito la tengo dal fianco e da dietro la schiena.
Inizio così a leccare con più decisione il suo punto più sensibile, con movimenti brevi e veloci.
Prendo il clitoride tra le labbra senza rallentare il ritmo mentre i suoi gemiti non sembrano voler cessare.
Mi sta davvero mandando in confusione.
Stringe i capelli tra le mani mentre i muscoli si irrigidiscono sempre più e suoi fianchi accompagnano i miei movimenti.
Affondo la mia lingua al suo interno e subito un gemito strozzato fuoriesce dalle sue labbra mentre la sua testa si piega all'indietro.
"A-ancora.."
Torno a farla bagnare stuzzicando ancora il clitoride per poi penetrarla di nuovo, spingendomi ancora più infondo.
Sento le sue pareti stringersi sulla mia lingua, sempre più velocemente.
Al suo interno faccio piccoli movimenti rapidi che le procurano piccoli spasmi sempre più frequenti e intensi.
I gemiti riecheggiano nella stanza più acuti e brevi, quasi a mozzarle il fiato.
"Aah.. ah cazzo.. Perrie.. si a-ah"
Mi spingo ancora una volta in lei, appoggiando le labbra sulla sua entrata e aspirando leggermente, così viene sulla mia lingua con un ultimo movimento di fianchi.
Con ancora le labbra su di lei, lecco tutta la sua entrata, ripulendola dal suo orgasmo, mentre piccoli spasmi percuotono ancora il suo corpo sudato.
Mi alzo da terra e senza lasciarla un attimo l'aiuto a sdraiarsi a letto.
Mi infilo una maglia piuttosto lunga e dopo averle dato un bacio in fronte, esco dalla stanza per andare in cucina.

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