Capitolo 23(Damiano)

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I'm finished making sense
Done pleading ignorance
That whole defense.

"The pretender"accoglie il mio risveglio,assieme a quello stonato che ho come fratello.
Ogni mattina,quando non ci sono i nostri genitori,fa partire a tutto volume una canzone,e inizia a cantarla a squarciagola.
L'ultima volta,si è permesso di dare dei pugni alla mia porta,causa l'adrenalina.
L'ho praticamente dovuto minacciare,per convincerlo a non rifarlo mai piu.
È un fanatico dei Foo Fighters,come dei Beatles o tante altre band storiche.
È anche grazie a lui che ho un po' di cultura musicale in piu rispetto ai nativi della mia stessa generazione.
"Amo' ma che è?"
Sento una voce soave,quasi angelica,pronunciare queste parole.
D'istinto,le mie labbra si tendono in un sorriso,e rivolgo il volto verso di lei.
Resto immobile,a guardarla.
Ha i capelli mossi scompigliati,gli occhi azzurri illuminati dalla poca luce che filtra dalle tende.
Le sue mani circondano il mio addome,mentre la sua testa fa dei movimenti circolari sul mio petto,come un gatto quando fa le fusa al proprio padrone.
"Buongiorno."
Un sorriso timido compare sul suo volto,mentre io le accarezzo le guance.
Improvvisamente vari frammenti della serata precedente si fanno spazio nella mia mente.
"Grazie per avermi asciugato i capelli,sarai la mia nuova parrucchiera."
Sorride animatamente,per poi gettarsi a peso morto sulle mie labbra.
Sento i muscoli tesi rilassarsi,e la mente scacciare via quella musica rock'n'roll dai timpani.
Come sempre,mi bacia accarezzando i capelli,per poi poggiare le mani sull'incavo del collo.
"Vè?Dovevo fa la parrucchiera,altro che bassista."
Neanche il tempo di risponderle,che improvvisamente il suono che abbiamo come sottofondo cambia,trasformandosi in "natural"degli imagine dragons.

And you're standing on the edge, face up 'cause you're a
Natural.

Dei pugni battono sulla porta all'impazzata,accompagnati da una voce stridula.

A beating heart of stone,
You gotta be so cold,
To make it in this world.
Yeah, you're a natural

"Menomale che ieri sera hai chiuso a chiave la porta,altrimenti adesso starebbe già saltellando tra le lenzuola quel cojone."
Fa la vanitosa,per poi stamparmi un bacio sulla guancia.
"Preparate a battutine di tutti i tipi,mo che te vede uscì da sta stanza."
Ci alziamo,e io apro la porta.
Lo vedo sul divano,mentre guarda la tv canticchiando il ritornello dell'ennesima canzone.
"Jacopo,ma che cazzo te passa pe quella capoccia?"
Si gira verso di me,quando nota Victoria a qualche passo indietro,e spalanca gli occhi sorridendo.
"Oh,chi se rivede.M'avete chiuso fori ieri sera,ho dormito sur divano."
Sento Victoria trattenere una risata,contagiandomi immediatamente.
"Spero solo che nun l'avete fatto sur letto mio."
Spegne la radio,e si dirige verso il bagno.
Non gli rispondo,mi sento un po' in colpa,cosi' gliela do vinta e lo lascio sfogare.
Nel frattempo Vic si è avvicinata alla cucina,e sta preparando una spremuta.
"N'altro po' annamo su Marte,e te c'hai sto premiagrumi medievale."
'Nto sei bella,pero',mentre prepari a colazione.
La prendo per i fianchi,da dietro,e sento un brivido lungo la schiena.
Intreccio le mie mani sul suo ventre,quando lei getta le arance sul piano da lavoro della cucina,e sposta la testa verso destra.
Le lascio dei baci sul collo,mentre mi stringe le mani.
Una voce interrompe il momento,urlando a squarciagola.
"Preparateme quarcosa,che c'ho fame!"
Odio quando fa il padrone,cosi' gli rispondo con un verso consenziente e continuo la mia opera.
"Dai Dem,fammi fare la-"
La interrompo,mettendo le mani sotto la maglietta,e accarezzandole il bacino.
I suoi muscoli si tendono sotto il mio tocco,mentre il mio corpo aderisce totalmente al suo.
I pantaloni che ho indossato prima di uscire dalla stanza,stanno diventando più stretti,mentre il petto nudo si espande sempre di piu',provocandomi dei sospiri più profondi.
"È la tua prima volta in una cucina?"
Glielo chiedo senza farmi troppi problemi,mentre la rigiro,posizionando il suo volto di fronte al mio.
Scuote la testa,mentre la timidezza le tinge le gote di un rosa chiaro per l'ennesima volta.
"C'è tuo fratello di là,fammi finire la sp-"
Le lascio un bacio sulle labbra,per poi scendere sul collo,e sulle scapole.
Mi stringe a sè,per poi gettarsi sulle mie labbra.
"Fanculo la colazione."
Getta tutto nel lavabo,ed io la faccio sedere sul tavolo.
Mi posiziono tra le sue gambe,mentre gli occhi color ghiaccio mi guardano innamorati.
I baci si fanno piu' intensi,mentre le nostre mani si uniscono,fino ad attorcigliarsi completamente.
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo.
Le tolgo la mia maglietta,che le arriva sopra il ginocchio.
Una porta si apre,causando un tonfo.
"È pronta sta spremuta?"
È mio fratello,ma io non riesco a separarmi da lei.
Mi spinge,per poi cadere in una rumorosa risata.
"Dam,dai,fammi mettere la maglia!"
Mi allontana,per poi nascondersi dietro di me e infilare l'indumento.
"Ma che state a fa?"
Sei proprio un rompicazzo,Jacopì.
"Niente,due minuti e sta cazzo de spremuta è pronta."
Riprendo tutto cio' che era caduto nel lavandino e inizio a fare questa benedetta spremuta.
"Tu sei n'pazzo Damià."
Smorza le parole a causa delle risate,mentre io la osservo divertirsi con il succo che cola sui miei palmi.
"So 'nnamorato,ce sta poco da fa."
Adesso è lei ad abbracciarmi,mentre il poco sole presente accompagna i nostri sguardi.

Until The End.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora