Sono circa le 21:00,e Victoria sta decisamente meglio.
Si è alzata dal letto,è saltata addosso a Dam tre o quattro volte,e ha iniziato a cantare a squarciagola una canzone danese,di cui forse nemmeno lei conosce il testo.
"Stai meglio de me,Victò. Altro che febbre"
"Thomas,sai che non riesco a sta un secondo ferma. Mo che me so ripresa ne approfitto"
A queste parole,intervenne Ethan:"a questo punto andiamo fuori a mangiare qualcosa?"
Tutti e 3 annuirono,tranne Damiano. Era pensieroso,da un po',e ovviamente Victoria lo aveva notato.
"Ah quindi per te va bene,Damià?"
"Cosa?"
"A Damià ando stai,te va di andare a mangia qualcosa?"
"Ah..si"
Tutti andarono nelle loro stanze per prepararsi,e Victoria tirò a sè Damiano per parlargli. In effetti la telefonata di quell'agente lo aveva stravolto,Alessia si sarebbe accollata di nuovo e lui non sapeva se parlarne o meno a Victoria.
"Che cos'hai? Sei pensieroso,se è per me,la febbre mi è passata" disse con tono ironico la bionda.
"No,sto stanco. E poi un pomeriggio intero di prove senza de te. Come dovrei sta"
A queste parole,il cuore di Vic si sciolse,e non potè resistere dallo stampargli un bacio sul collo.
"Anche te me sei mancato,e soprattutto me so mancati i tuoi baci,dovremmo recuperare."
Un bacio intenso,legò le labbra dei ragazzi,fino a fonderle in un unico corpo,per poi unire in una danza di emozioni e battiti i loro cuori.
Damiano le cinse i fianchi,mentre Victoria carezzò il suo cranio,per poi lasciar andare la mano lungo un ricciolo ben definito,e giocarci per tutto il bacio.
"Me stai a staccà a ciocca,annamo va"
La rumorosa risata della bionda diede un po' di vita a Damiano,che oramai era sconvolto dalla telefonata. In effetti,avrebbe preferito che quell'agente lo avesse chiamato per qualche marachella fatta da lui,che so io,una scritta sui muri o una rissa al liceo;di certo,non per mezzo di quella vipera. Lui l'aveva amata,perché è suo solito mettere anima e corpo in ogni cosa,ma lei non lo aveva mai apprezzato e soprattutto,provò a convincerlo a restare,a non partecipare a xfactor. Invece Victoria era diversa,lo aveva spronato a inziare questo viaggio e ha sempre creduto in lui,sempre.
Non ha mai provato ad ostacolarlo,nè tantomeno a giudicarlo. Lei era la donna che voleva al suo fianco,quella che crede in lui e lo sprona ad inseguire i suoi sogni,non quella che lo tiene chiuso in questa quotidianità,che oramai è una gabbia troppo stretta per tutti. Lui era felice,ma adesso questa sventura capitatagli doveva rovianare tutto. Parlandone a Victoria,lei potrebbe reagire male,o magari farsi delle paranoie. Forse,ora che erano nel pieno della creazione,era meglio non accendere un fuoco troppo ardente da spegnere.
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La cena era buonissima,e il ristorante non si smentisce mai. Tutti erano in macchina,e stavano tornando a casa.
D'improvviso,squilla un cellulare. L'ansia sale,e Damiano è preoccupato. Alla fine,lui non stava facendo niente di male,ma la situazione in cui era lo aveva davvero preoccupato. Tira il cellulare dalla tasca dei pantaloni,e con ansia guarda il nome:un numero. Non era nella sua rubrica,e quindi poteva tranquillamente essere Alessia. Aveva eliminato il suo numero settimane dopo la rottura,e ora temeva il peggio. Inutile non rispondere,avrebbe continuato,e le cose si sarebbero peggiorate.
"Pronto"
"Fratellone,non sei venuto più?"
"Guardi,non sono interessato. La prego di non chiamare piu a questo numero"
"Ah,sei in compagnia. Sappi che io,in confronto a quella mezza biondina,sono molto meglio. E presto te ne renderai conto. Per ora evita le cose,attaccami il cellulare in faccia. Ho le foto di me e te sotto le stesse lenzuola"
"Grazie,ma non sono interessato. Arrivederci"
Con le mani impregnate di sudore,la salivazione azzerata e il cuore a mille,attacca la telefonata.
"Chi era?"
"Quegli stupidi della wind,sempre a fare offerte,Thomas."
"Hanno chiamato pure me stamattina,du palle"
Il viaggio proseguí tranquillo,tranne che per Damiano. Oramai le parole di Alessia gli rimbombavano in testa.
Ho le foto di me e te,sotto le stesse lenzuola.
Non smetteva più di pensarci,era un chiodo fisso,e gli occhioni dolci di Victoria,le sue parole confortanti e le mani che gli carezzavano il collo erano come un martello,che premeva sul chiodo persistente. Oramai,si era messo in un grosso guaio,e tanto valeva la pena parlarle.
Arrivati a casa,tutti fecero una partita ad indovina chi. Dopo di che,andarono a dormire.
Damiano e Victoria erano in stanza,pronti a riposare.
"Victoria,te devo di na cosa"
"Nnamo bene,me devo preoccupà"
"No,non ti preoccupare"
...Ciao a tutti!
Le letture sono molte,e questo mi fa piacere. Mi impegnerò a scrivere e ad aggiornare il più spesso possibile.
Per ora vi avviso che domani non riusciró ad aggiornare,ma che ho pronta una cosa interessante per mercoledí. Buona serata,fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo.💓
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Until The End. //Damiano e Victoria.
Romans{Ci tengo a farvi sapere che la storia ha un seguito, Until The End 2 // Damiano e Victoria.} Una storia d'amore,intrigante,e speciale. Un amore sempre esistito,ma rinnegato per tanto tempo.Uno di quegli amori eterni,che anche se terminati lasciano...