Until The End. //Damiano e Victoria.

Capitolo 31(Victoria)

Il vento che tira oggi è particolare:
Porta foglie sgretolate con sè,a tratti,e in altri momenti sembra che sia capace di sollevare un palazzo intero.
Poi lo senti passarti tra i capelli,spettinandoteli.
E poi va sotto la maglietta,a donare un tepore rilassante,quasi come una droga.
Non posso evitare di paragonare questo vento,che se vuole puo' smuovere tutto,alle mille emozioni che sto provando.
La capacità delle persone di essere il vento che fa smuovere a malapena le foglie,è incredibile.
Queste persone entrano nella tua vita,senza cambiarla,senza migliorarla.E quando se ne vanno,avranno trascinato con loro i resti che oramai non servono piu.
Poi ci sono le persone che ti cambiano la vita,in radicale,e qual palazzo lo buttano giù cento volte.
E che tu lo voglia o no,che la loro presenza sia positiva o meno,sono nella tua vita.
E poi ci sono le persone che ti migliorano sempre.Quelle simili esattamente al vento sotto la maglietta:sai che forse potrà farti male,sai che ti prenderai una polmonite,ma la sensazione di benessere che provi con loro non la proverai con nessuno,e non riesci a liberartene.Anche se ti portano sulla cattiva strada,in realtà ti fanno scoprire la vita vera.Queste persone ti fanno vivere la vita com'è,e se a noi non piace,diamo la colpa al destino che ci costringe a vivere in un mondo ingiusto.
Infine,c'è quella persona che è tutte e tre le cose.
C'è Damiano,che ha accettato anche il mio lato peggiore,appropiandosi anche di quello,e facendomi sentire libera di essere cio' che voglio,senza paure.Ha portato via quel lato insicuro di me,che mi costringeva a chiudermi nel cappotto tre taglie più grande mentre passeggiavo in piazza.
E al contempo,ha smosso tutto,facendomi male,facendomi soffrire.Mi ha gettato atterra come quel palazzo tante volte,ma rialzarsi non è mai stato un problema:è sempre stata una scusa per vivere piu' intensamente.
E poi,riesce ad essere il vento sotto la maglia.Mi rilassa,mi fa stare bene,mi fa liberare di tutte le cose negative,mi fa vivere.E anche se puo' essere sbagliato quello che mi fa fare,in realtà non lo è.Preferisco pentirmi di una cosa che ho fatto,piuttosto che avere il rimpianto per qualcosa che non ho fatto.E lui mi ha fatto vivere cosi:quella sera,al mare,io lo sapevo che sarebbe stato rischioso.Eppure i suoi occhi hanno vinto su di me,sul mio cuore,su tutto.Ma adesso,il palazzo è in frantumi,non riesce ad alzarsi,a ricostruirsi.Le foglie si sgretolano prima ancora che il vento soffi,e il vento sotto la maglia ti provoca una terribile bronchite,dalla quale non ti liberi più.

•----•

La matita scorre sul foglio ruvido autonomamente,disegnando ciò che mi passa per la testa.Sento la mano farsi rigida,quasi gelida,quando arrivo a dover disegnare gli occhi,di un volto che riconoscerei tra mille.
Sei ovunque Damià,
Eppure lo so,
Che sei la cosa più bella
Che mi sia capitata,
Ma ogni volta che mi torni in mente,
È un colpo al cuore.
Gli occhi pizzicano,e capisco che presto una lacrima scenderà sulla guancia.
Disegno le palpebre,leggermente chiuse.
Quello sguardo dolce,passionale,intenerito.
Mi guardava sempre con amore,lo vedevo nei suoi occhi.
Invece quella sera,quella maledettissima sera,i suoi occhi erano aperti totalmente.
Aveva la vena del collo e quella in mezzo alla fronte,gonfie.
Non dimenticherò mai i suoi occhi arrabbiati,delusi,che mi scrutavano come se fossi il peggior regalo di Natale.
La paura che dominava quel salotto,che improvvisamente era diventato troppo piccolo.
Mi sentivo al sicuro,con lui lo saro' per sempre,ma non ero al sicuro da me stessa.
Eppure io lo so,che la speranza c'è per tutti.Le cose arrivano quando meno te lo aspetti,e infatti il cellulare squilla.
Ancora quel nome,quello che mi ha rovinato la vita,senza volerlo.
Manca poco a Natale,Victò!
Te devi muove,nun puoi aspettà
L'anno nuovo!
Poso il foglio sul letto,e rispondo.
"Pronto Oscar,dimmi."
"Victò che fine hai fatto,so cinque giorni che ti cerco."
Te nun hai fatto niente,
La colpa è mia.
"Scusa Oscar,ma sono successe un po' di cose.Non è colpa tua,ma non ci stavo con la testa."
Forse ha capito,nonostante sia dall'altra parte della Nazione.
"Senti,è tutto pronto.È venuta 'na cosa troppo figa,veramente."
Grazie Oscar,
Grazie.
Me rendi un po' felice.
"Grazie mille,veramente.Se ci sono complicazioni chiamami,non preoccuparti."
"Figurati tesò,è 'n piacere.Tengo tutto per l'8 gennaio quindi?"
Bella domanda.
Chissà se vorrà ancora vedermi,
Se dopo ieri sera,l'ultima data,quando non m'ha nemmeno degnato di uno sguardo,sarà disposto a vedermi.
Muovi er culo Victò!
Stai a rovinà tutto!
Che te frega,buttati,
Non rischiare pe'na cazzata.
"No,non posso aspettare.Per il 25 ce la fai?"
Lo sento sbalordito,dall'altro lato del cellulare.
"Come mai anticipi così tanto?Me devo muove allora!"
"Scusami,ma è urgente.Per Natale deve essere tutto pronto."
Sbuffa di nuovo,per poi uscirsene con un vabbè,come risposta.
Attacco,e ringraziandolo mentalmente,vado al bagno.
Guardate allo specchio,
Sei tutta rovinata.
C'hai la matita sbavata,
I capelli spettinati.
Te resta solo quel foglio sul letto.
Nun c'hai altro.
Vedo le occhiaie,che si sono fatte decisamente più profonde.
Oramai hanno preso posto sotto i miei occhi,e non andranno mai via.
La solitudine fa male,lo sento.
Cominci a far caso a qualcosa che prima era talmente inutile.
Avere qualcuno che ti chieda come stai,che ti abbracci.
Io non so per quanto riuscirò a sopravvivere cosi.
Guarda il sole,
Fuori dalla finestra.
Lo vedi come brilla?
Fa freddo,
Ma senza de lui non sarebbe vita.
Sta là,nessuno se ne importa!
Eppure è fondamentale,
Ricordatelo Victò!
Osservo il disegno sul letto che ha preso totalmente forma.
I suoi occhi,luminosi,sono arrabbiati.
Ci sarà una speranza,una semplice speranza?
Posso essere felice con chi amo,
O sono destinata a vivere,
Solo perché me lo hanno imposto?
Io ti vengo a prendere,
Non aspetto.
T'amo,e sei fondamentale.
Il mio sole.
Aspettami,amore mio.
Arrivo.