Capitolo 26(Victoria)

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Sono le 16:00,e nonostante le prove siano state programmate tra mezz'ora,sono arrivata decisamente in anticipo.
Stasera abbiamo un altro concerto,e non sarà facile gestire tutte queste preoccupazioni.
Afferro il basso,e lo metto in spalla.
Inizio ad accordarlo,ma dopo un po' sento un forte tonfo.
Le vibrazioni si propagano per l'enorme locale,che ospiterà le milioni di persone che hanno fatto finire sold out praticamente tutte le date.
Noto la chitarra acustica di Thomas un po' più in là,così decido di prenderla.
Comincio con i primi accordi di "Torna a Casa",dato che il mio umore mi impedisce di suonare una canzone piu rock.
In un altro momento avrei azzardato su Lasciami Stare,o Close To The Top,ma ora non riesco.
Inizio,e le corde vibrano rimbombando,provocando un suono quasi celestiale.
Sento che manca qualcosa,manca la parte piu importante.
La voce.
Abbiamo litigato per una stupidaggine,una cazzata.
Eppure,mi chiedo se questa sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Nella mia testa porto il tempo,ma pian piano la sua immagine mi compare davanti.
Credo di avere un'allucinazione,deve essere la mancanza a farmi impazzire.
Inizia a cantare,la sua voce carezza i miei timpani,e cura ogni ferita.
Quindi Marlena Torna a Casa,
Che il freddo qua si fa sentire,
Quindi Marlena Torna a Casa,
Che non voglio
Più
Aspettare.
Lo strumento accompagna la sua melodia,mentre i nostri sguardi si incrociano svariate volte per sbaglio.
È come se sentissero,i nostri occhi,il bisogno di guardarsi,il bisogno di specchiarsi l'uno dentro l'altro,come se fosse l'ultima volta.
Le mie mani,sentono il bisogno di accarezzare il suo volto,mentre la bocca sente la stretta necessità di toccare le sue labbra,baciarle,morderle.
Mi manchi,
Non lo vedi?
Terminata la canzone,poso la chitarra,e vado dietro le quinte per bere un bicchiere d'acqua.
Sento i suoi passi seguire i miei,mentre un brivido,l'ennesimo da quando penso a lui,pervade il mio petto.
Squilla il mio cellulare,cosi lo afferro.
Oscar.
"Pronto?"
"Vic posso parlare o c'è Damiano?"
"Parla pure."
"Ho organizzato tutto,se domani puoi ci vediamo così ti spiego da vicino."
"Va bene,verso che ora?"
Abbasso il tono della voce,per paura che lui possa sentirmi.
"Verso le 14:30?Prima facciamo meglio è."
"Mhh a domani."
Attacco,e dopo aver riposato il cellulare nella tasca,vado verso lo specchio per sistemarmi.
"Chi era?"
Che voce amore mio,
Sei immenso.
"Come?La bambina immatura non ha capito."
Alza gli occhi al cielo,mentre un istinto suicida mi sale nelle vene.
Vorrei baciarlo,ma non posso.
"Victò e che cazzo."
Si alza e mi fissa,come a voler cercare in me quella di un tempo.
Quella che lo ha perdonato,lo ha aiutato e ha fatto di tutto per lui.
Non ho le forze per farlo anche ora
Sto male,
Non lo vedi?
Se ne va lasciandomi sola,in una stanza,di fronte ad uno specchio illuminato.
Che fine ha fatto la Victoria de 'n tempo?
Mh?
Quella che l'avrebbe rincorso,
Fino a spaccarsi le ossa delle gambe?
Poggio i palmi sul piano sottostante allo specchio,lasciando andare il peso sui gomiti.
"Hahaha,grande Thomas adesso ti senti soddisfatto?"
Entra Ethan seguito da Thomas,presentandomi uno dei loro soliti battibecchi.
"Che stai a fa sola?"
Vorrei scappare da tutto,
In un posto lontano,
Dove si puo' vivere senza dolore.
"Niente de che."
Esco dalla stanza,dove oramai sentivo il fiato corto.
Afferro il basso,mi siedo sul piedistallo della batteria,e aspetto gli altri per provare.
Lo vedo in lontananza,seduto sulle casse avanti al palco,dove di solito saltella durante i concerti.
Ha il volto rivolto verso di me,e sta giocherellando con un filo.
"Damià iniziamo?"
Si alza,rischiando di scivolare,per poi avvicinarsi all'asta.
Iniziamo le prove per il concerto,e io osservo il suo corpo.
I piedi battono il ritmo sul pavimento,mentre le gambe muscolose si passano il peso del busto come una pallina da ping pong.
Non ce la faccio.
Poso il basso,terminata la canzone,e vado verso il bagno.
Mi sciacquo il viso con acqua gelida,e le mani divetano viola per il freddo.
Le gambe stanno cedendo,
Non vedi che ho troppo freddo.
Raccolgo i capelli tra le mani,e do un sospiro.
'Sta vita non guarda in faccia,
In faccia al massimo sputa.
Ritorno alle prove e riprendiamo normalmente il tutto,nonostante nessuno si sia accorto di quanto io non riesca nemmeno a reggermi in piedi.
Firenze ci aspetta stasera,
Non so se c'ha faccio.

•----•

Are you ready?
Suoniamo all'impazzata,il concerto è iniziato e la gente è carica.
Lo vedo stanco e stremato alla mia sinistra,mentre io non reggo piu il basso in spalla.
Osservo la gente:suda,grida,piange.
Sono queste le emozioni che amo.
È questa la vita che sogno da sempre.
Non c'è soddisfazione piu grande.
Ci fermiamo per riprendere fiato,quando io sento la necessità di ritornare dietro le quinte e prendere un po' d'aria.
Bevo l'acqua,ma mi manca il respiro.
Avrei bisogno dei suoi baci,
Per stare bene.
Lo sento,mi segue,e a me non dispiace.
"Stai bene?"
Prima t'avrei sputato 'n faccia,
Ma ora no.
"Sì,mi manca l'aria."
Sbarra gli occhi,mentre io abbasso la testa e mi appoggio a cio che ho vicino per reggermi.
"In che senso?"
Cerca il mio sguardo,per poi alzarmi la testa dal mento.
"Ohi Vic,ascoltami."
Non vedo bene,credo di poter svenire.
"Ho bisogno di prendere aria."
Ho il fiatone,cosi mi aiuta ad uscire dalla porta del retro.
"Tra un minuto dobbiamo tornare dentro,va meglio?"
Annuisco,mentre finisco il succo alla pera che mi ha portato per recuperare zuccheri.
"Mi raccomando Vic,qualsiasi cosa io ci sono."
Lo abbraccio,senza pensarci.
D'altronde è il mio fidanzato:abbiamo litigato sì,ma è tutto per me.
Unico appiglio
In un mondo di mostri.
Tu,
Che racchiudi l'amore in solo tuo gesto,
Tu che lo descrivi in un modo perfetto.
"Grazie Damià,grazie."
Mi lascia un bacio sulla guancia,mentre le urla del pubblico ci richiamano.
Gli asciugo la matita sbavata sotto gli occhi stanchi,per poi accarezzargli le guance.
"Mi raccomando a te invece,dimmelo quando stai male."
Gli faccio un occhiolino in riferimento alle parole dell'altra sera,facendolo sorridere di gusto.
"Spacchiamo daje."
Torniamo sul palco,e siamo scatenati.
Come fai?
A farmi stare bene?
Ad aggiustare le cose,
Quando sono frantumate,
A mettere insieme un pazzle perfetto,
Nonostante manchino tutti i pezzi?
T'amo.
Perché sei l'unico,
Che me fa 'mpazzi,
Facendomi ragionà.

Until The End.   //Damiano e Victoria.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora