SCUSAMI.

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COLE'S

Mi giro verso di lei e capisco che mi sta guardando malissimo "Ehi io non capisco che ti prende?" mi guarda molto arrabbiata e credo che stavolta non rimedierò il tutto con un sorriso dei miei. "Perché, cosa intendi?" so perfettamente cosa intende ma voglio che me lo dica lei, sperando che pronunciando quella frase capisca il perché l'ho fatto; "Come cosa intendo? Sai perfettamente cosa intendo, hai preso il mio ordine senza sapere quello che volevo, terrorizzando il cameriere, allontanandolo da noi e mi chiedi cosa intendo? Sei il solito egoista, non cambi mai, sei rimasto lo stesso stronzo di sempre" mi risponde e per un attimo ho creduto che scoppiasse. "Il solito egoista? Il solito stronzo? Ma perché cazzo credi che l'abbia fatto?" a quelle parole capisco che sa cosa intendo e se ne va lasciandomi al tavolo come un cretino, lascio il conto e me ne vado infuriato, io l'ho fatto solo per lei e lei cosa fa? Va via, mi sento un idiota. La raggiungo alla macchina e l'unica cosa che mi esce è..."Scusami" sono veramente dispiaciuto, ma lo sono di più perché lei sembra fare finta di non voler capire. "Portami a casa perfavore" lo dice quasi sussurrando, la conosco da sempre e so che quando fa così e per evitare di piangere, ma la cosa non finisce qui, io non ho per niente intenzione di riportarla a casa, ha detto che sono un egoista? Bene allora lo farò fino alla fine. Entriamo in macchina. Cerco di non guardarla ma non ce la faccio, con la coda dell'occhio la guardo e inizio a sorridere perché è arrabbiata in questo momento ed è bellissima. "Perché ridi?" Mi spavento, non avevo notato che anche lei mi stava guardando, ma la cosa mi piace molto. "Niente solo che mi diverte il fatto che tu sia arrabbiata per così poco" "Ok ma... ehi ehi ehi dove stiamo andando questa non è la strada di casa" "Voglio farti vedere una cosa me lo concedi?" "Ho altra scelta?" mi dice ormai rassegnata "Credo di no" rispondo sorridendole. La voglio portare dove non ho mai portato nessuno, la voglio portare in un boschetto dove in fondo ce una roccia grandissima, stavo sempre lì prima che papà morisse; "Arrivati" dico tutto sorridente, non sto nella pelle, non vedo l'ora di vedere la faccia che farà. Lei tutta spaventata mi dice "Guarda che se volevi farmi fuori lo potevi anche a Seattle" rido a quello che ha appena detto, "Sarà per un'altra volta, vieni?" gli chiedo tendendole la mano. "Va bene" dice e dopo afferra la mia mano, in quel momento sento una scossa e sono sicuro che lei abbai provato lo stesso. Mi piace questo, io e lei in un posto tranquillo, solo io e lei. Ad un certo punto si gira verso di me e mi dice "Però io ho fame Cole" mi dice ridendo facendo ridere anche me, ecco cosa mi piace di lei, la sua semplicità.

Just In Love #wattys2019 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora