ERA LEI CHE PROTEGGIEVA ME.

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COLE'S

*Dopo un mese*

In questo mese sono stato malissimo. L'ho cercata ovunque, passavo spesso da casa sua ma sua madre diceva che non era in casa, aveva iniziato un nuovo lavoro, e l'ho pregata, supplicata di dirmi dove fosse questo pub ma non c'è stato verso, mi ha detto che se lo avesse fatto, Mia non l'avrebbe mai perdonata. L'ho cercata senza sosta ma nonostante ciò, niente. Passeggiavo per le strade di Seattle per sfogarmi, prendere aria, giravo e giravo e vedevo ragazze che da dietro le assomigliavano mi avvicinavo ma non era lei. Non sto dormendo ne mangiando, non sto vivendo. Mi sento così vuoto non ce la faccio cazzo! "Ciao scusa l'orario e tutto ma davvero ho bisogno di sapere dov'è Mia?" dico a sua madre Letizia. "Senti..." inizia ma ho bisogno che capisca, "Senti Letizia mi conosci da sempre, quello che ti ha detto Mia è vero in parte, cioè ho fatto la scommessa, ma Mia non ne faceva parte" dico e sto per piangere, mi asciugo le piccole lacrime che si stavano formando e sospira. "È molto delusa... ma è in ferie dal lavoro ora io adesso vado a lavoro, lei è di sopra che dorme perfavore non farla soffrire, è stata molto male e tutt' ora lo è". Dice con un piccolo sorriso di conforto e mi fa spazio mentre sale in macchina e parte. Non aspettavo altro, ma ho una strana sensazione, ma non importa, apro la porta della sua stanza e la vedo stesa, sta dormendo, ed è la creatura più bella che abbia mai visto. La accarezzo dolcemente e si alza di scatto "Cosa ci fai qui?" chiede esitando un po' e sta iniziando a piangere, gli asciugo le lacrime e inizio a parlare ma lei mi appoggia il dito sulle labbra e mi zittisce "Senti io in questi giorni, ho pianto tanto perché ti amo. Si cazzo, Cole io ti amo, ma tu... Tu volevi solo una cosa, e non ero io" "No no no non dirlo nemmeno per scherzo ti ho spiegato come stanno le cose, non sarei qui sennò, ti avrei lasciata dopo averti portata a letto. Ma no, il coglione è rimasto perché ti ama." Dico tutto d'un fiato con le lacrime che rigano il mio viso sembro un idiota, stavolta non mi sono contenuti, non ce l'ho fatta. È la prima ragazza per la quale piango, l'unica per la quale intendo pinagere da ora in poi. "Cole..." inizia ma si blocca e mi bacia, un bacio diverso, le nostre lingue si incontrano subito. Mi toglie la maglia e un vestito dietro l'altro ci ritroviamo nudi, e facciamo l'amore. Non avevo mai fatto sesso così. Stavo bene, io ero convinto di proteggerla, ma era lei che proteggeva me. La amo da impazzire. Mi sveglio con lei di fianco, le mie braccia che la stringono in vita e lei che si appoggia al mio petto come fossi il suo eroe. È così fottutamente bella, una ragazza così non l'avevo mai vista. È bella sia fuori che dentro, è testarda, ma dolce, sa tenerti testa e ripeto è così bella cazzo, è semplice non ha bisogno di mettersi in mostra, la si nota per il suo carisma; la amo come non ho mai amato nessuna. La amo più della mia stessa vita. La amo senza limiti, sono pazzo di lei. "Sono orribile smettila di guardarmi" mi sussurra, "Non è vero, sei bellissima" dico baciandola "Ti prego non torniamo indietro, non possiamo fare 1 passo avanti e 100 indietro" "Non sarà così, faremo 100 passi e domani altro 100 e domani, domani..." Dico e inizio a farle il solletico e ride a crepapelle, la amo cazzo! Mi fermo e, " Se vuoi che smetta devi farmi cambiare idea" dico con un sorrisetto malizioso. Mi prende per la mia intimità e la stringe iniziando a baciarmi. "Ora la smetterai?" "Si dai" Dico baciandola. A volte penso di non meritarla, ma so anche che ci apparteniamo. Non poteva essere più diverso di così il nostro destino.

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