É SUCCESSO TUTTO COSÌ IN FRETTA.

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Io e Gwen ci facciamo un po' belle. Ci mettiamo 40 minuti dopodiché sentiamo il campanello suonare " Tranquilla ti divertirai, prometto" mi dice Gwen per cercare di rassicurarmi.  "Ciao Gwen!" Dicono in coro 2 ragazzi e una ragazza. "Piacere Aaron" è l'unico dei due ragazzi che si degna di presentarsi l'altro mi fanno solo un cenno col capo, ma dico io siamo seri? C'è vieni a casa mia e non mi saluti nemmeno? Calma Mia! Ti sei promessa che stasera tu saresti divertita e così sarà. "Io sono Alice la migliore amica di Gwen" e mi porge la mano. Non so perché ma mi sta già simpatica. "Allora vado a chiamare il fattorini delle pizze, ditemi solo come la volete" dice Gwen; appena abbiamo deciso va ad ordinarle. Mi sento a disagio, spero solo che Gwen si muova. Si vede che sono molto legati, parlano e si sorridono in modo sincero...ignorandomi del tutto ma non fa niente. Meglio così. Solo uno di loro colpisce la mia attenzione, si chiama Gary, è alto, muscoloso capelli neri come la pece, e gli occhi dello stesso colore. Lui sembra non divertirsi, o almeno non lo dimostra. Sta un po' distaccato dal gruppo, sorride poco. Sta sempre serio, come se nascondesse qualcosa. "Allora piccolo problemino" comunica Gwen dopo aver finito di parlare al telefono. Bene Ci voleva solo il problemino con le pizze. Questa giornata non potrebbe andare meglio. "Sarebbe a dire?" Chiede scocciato Gary, ha una voce roca, mi piace. "Sarebbe a dire che stasera non le portano a casa, quindi dobbiamo andate a prenderle, perciò due di noi prendono la macchina e vanno" "Dai Gary e Mia andate" dice subito Alice; l'idea non mi dispiace, magari posso parlare e conoscete un po' Gary, capire perché è così "serio". Dall'altra parte però ho un po' di paura.  "Ma perché non ci vai tu con la "ragazzina" a me non va" dice Gary. Ok ritiro quello che ho detto, è uno stronzo. "Ragazzina a chi?" sono furiosa, odio la gente con i pregiudizi, e questo Gary ne è pieno. "Senti rilassati Mia o come ti chiami, non ti scaldare ok" "Sapevo ti ricordassi il mio nome, ti aspetto in macchina" e mi dirigo fuori.  Non so nemmeno io come ho fatto. Le gambe si sono mosse da sole. Mi stupisco nuovamente di me stessa, sto lasciando dentro casa mia degli sconosciuti, perché alla fine Gwen la consono da pochissimo. Dopo 10 minuti vedo arrivare finalmente Gary. Stavo per rinunciarci. Accende il motore e partiamo, sembra scocciato della mia compagnia. Ad un certo punto è lui a rompere il silenzio, "Senti mi dispiace per prima, so di essere stronzo a volte, ma sono fatto così con chi non conosco" "ok" mi limito a dire, mi fa piacere il fatto che si sia scusato, ciò non toglie che si è comportato veramente da idiota peró. Il viaggio continua con un silenzio imbarazzante che la musica riesce a colmare solo a metà. Appena arriviamo in pizzeria scendo solo io, Gary mi aspetta in macchina, entro e mi ritrovo l'ultima persona che avrei mai voluto incontrare questa sera. "Cosa ci fai qui?" Chiede "Sono venuta a prendere la pizza",  dico ancora un pó scioccata della sua presenza; pago ed esco. Sento dei passi dietro di me e riconosco che è lui che mi rinsegue. "Senti possiamo parlarne con calma?" "No" sbotto acida, non voglio parlargli, non stasera che mi ero promessa di divertirmi e dimenticarlo.  "Vai ad una festa?" Chiede notando le pizze che ho in mano. Non faccio in tempo ad aprire bocca che mi raggiunge Gary "Tutto ok Mia?" chiede e noto la sua faccia preoccupata. "Si certo andiamo Gary" mi incammino con Gary nella macchina e sento dietro di me Cole "Non è giusto Mia" ,lo sento urlare.  So che è sbagliato fargli credere che ci sia qualcosa tra me e Gary, ma i ricordi di me e lui che facciamo l'amore, e sapere che non era altro che una scommessa riaffiorano in me facendomi sentire uno schifo. Saliamo in macchina e ci avviamo verso casa mia. Gary non preferisce parola e gliene sono grata. Arriviamo a casa e cerco di fingere che non sia successo nulla. Stasera voglio smettere di pensare a lui. Ce la devo fare per me. Prima di prendere le chiavi di casa Gary mi guarda, " Cosa ci facevi con quello?" "Era il mio ex ragazzo credo...è una storia complicata non ho voglia di parlarne, si è solo avvicinato a me e basta. A proposito grazie per il tuo intervento" rispondo sincera. Non so cosa siamo adesso io e lui. Non so definire se sia finita per sempre. È successo tutto così in fretta. "Tranquilla, avevo capito che c'era  qualcosa che non andava, Cole è un idiota" mi soffermo solo sull'ultimo particolare, "Conosci Cole?" "Lunga storia. Comunque muoviti apri che sto morendo di fame" sputa acido. Da come ha reagito capisco che c'è qualcosa sotto ma non controbatto e mi affretto ad aprire la porta. Effettivamente sto morendo di fame anche io.

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