NON ERA UNA SCOMESSA.

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COLE'S

Mi fiondo suoi waffle che ormai sono carbonizzati, tutta colpa di quella ragazzina. Cosa mi sta facendo? Perdo la testa, il controllo, è come se senza di lei mi sentissimi mancare l'aria, anche solo il dormire separati mi fa stare male, non so come abbia fatto ad entrare nel mio cuore così, ma lo ha fatto, e so per certo che non ne uscirà più. "Ehi tutto ok con quei waffle?" chiede ridendo sotto ai baffi, "Si è tutto sotto controllo" dico buttando i waffle e mettendo quell'aggeggio da parte. "Senti ti va se andiamo a fare colazione nel bar qui a fianco?" "Certo vado a cambiarmi" dice ridendo "Se mi prendi ancora in giro, ti ritrovi senza colazione ti avverto" dico divertito. In 15 minuti siamo pronti e ci incamminiamo nel bar mano nella mano, e non ce cosa più bella. "Ehi chi si rivede" dice Teresa venendoci incontro "Vai direttamente al punto" chiede Mia stufa, capendo che Teresa vuole andare a parare da qualche parte. "No niente ma volevo chiederti solamente se Cole ti aveva parlato di una certa scommessa..." "Che cazzo vuoi Teresa" dico abbastanza incazzato, non voglio che le cose vengano fraintese...Ok due settimane fa ad una festa feci una scommessa, far perdere la verginità a qualche ragazza, ma ero sbronzo quando ho accettato e me ne ero anche dimenticato, quello che ho fatto con Mia non è stato altro che vero. Non centrava niente con la scommessa, è vero ci eravamo detti con Mia che avremmo fatto con calma e invece non è così, lei si è fidata in fretta e io non mi sono controllato, non sono riuscito a dirgli di aspettare, solo per lei, non mi sono controllato, ma era tutto vero, nessuna scommessa. "No stai zitto! Continua Teresa" dice squadrandomi con gli occhi, "Beh doveva sverginare qualche santarellina, e penso che abbia vinto la scommessa non è così Cole?" dice ridendo ma i miei occhi sono fissi su Mia che sta piangendo e credo che non se ne sia nemmeno resa conto. "Tu!" urla piangendo "Ah non lo sapevi? Divertente! Vi lascio parlare" dice Teresa andandosene soddisfatta. "Senti devi ascoltarmi non è come te lo ha detto lei è..." mi interrompe più incazzata che mai, non l'avevo mai vista così. "Sei uno stronzo non voglio spiegazioni, sono tutte cazzate, devi sparire non ti voglio vedere mai più" dice iniziando a correre, non la lascerò andare, la afferrò per un polso ma è più veloce e mi schiva, ritento e stavolta con il risultato sperato. "Fermati dobbiamo parlare cazzo!" "Non dobbiamo dirci niente, hai vinto la tua scommessa spero tu ora sia felice" "Non-era-una-cazzo-di-scommessa, cioè ne ho fatta una ma tu non centravi, ero sbronzo ed ho accettato ma tu giuro, tu non sei stata una scommessa" continua a piangere senza rispondermi "Sennò non sarei qua a cercare di convincerti, a pregarti" "Hai finito" chiede fredda, per poi lasciarmi li "Non eri una scommessa" gli urlo mentre la vedo andare via. Torno a casa fuori di me, sbatto la porta e corro in bagno, ho bisogno di calmarmi, di far scivolare tutta la mia rabbia, altrimenti sfondo mezza Seattle. Appena finisco mi stendo sul letto e cado in un sonno profondo. Apro gli occhi e vedo che sono passate 3 ore prendo di scatto il telefono, per vedere se ce una chiamata o anche solo un suo messaggio, in questo momento vorrei che mi scrivesse, anche insulti, ma voglio solo vedere il suo nome su questo maledetto schermo del telefono, cazzo sto morendo. Sono arrabbiato con me stesso per aver fatto questa stupida scommessa. Mi chiedo solo se non l'avessi fatta, ci saremmo mai lasciati?

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