Capitolo 13

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JAMES'S POV.

Ero ancora schiacciato al terreno dal peso di Carla. Per un attimo mi persi dentro il suo sguardo. Erano gli occhi di una ragazza che aveva sofferto,di chi aveva una guerra dentro di se. D'istinto le sorrisi, portando la mia mano sulla sua schiena. La mia mano continuava a salire e a scendere. Con quel gesto avrei voluto cancellare ogni cosa sbagliata dal suo passato, sostituire la tristezza con la felicità. Lei continuò a sorridermi, le sue guance erano completamente rosse, forse era un contatto fin troppo azzardato, ma allo stesso tempo sembrava farle picere. Lei porto una mano sul mio petto, facendo forza per alzarsi. Rimase comunque seduta sulle mie gambe ed io mi tirai su, poggiandomi sui gomiti.

"Ti ho fatto male?" Quelle sottili labbra si muovevano in modo armonioso ma alll stesso tempo sapevano essere molto provocanti. Fù leggermente imbarazzante quando mi accorsi che aspettava la mia risposta mentre io ero ancora fermo a contemplare le sue labbra per chissà quanto tempo. Devo ammettere di aver perso la cognizione del tempo guardandola. Scossi la testa in negazione e in quel momento qualcuno dietro di noi si schiarii la voce, riportandomi alla realtà.

"Avete intenzione di restare lì?"  Miriana. Ammetto di averla leggermente odiata in quel momento.  Carla rise, alzandosi. Mi alzai anch'io, notando poi che era ora di andare. Salutai le due riccie e sfrecciai di corsa sulla strada, accompagnato dalla mia moto.

MIRIANA'S POV.

James era andato via, adesso io e Carla eravamo sole.

"Guarda che ora puoi staccarti dalla finestra." La mia voce richiamò l'attenzione di Carla, proprio come speravo.

"Arrivo." Si allontanò dalla finestra e tornò a sedersi sul letto con me. Prese la prima busta di caramelle che trovò ed iniziò a mangiare.

"Beh? Non devi dirmi nulla?" Si fermò di masticare le caramelle, tenendo lo sguardo basso e perso in un punto indefinito della stanza.

"Ah sì, giusto.. Ne vuoi?" Mi disse lei, avvicinando la busta di caramelle al mio viso. Con una mano le spostai, riavvicinandole a lei.

"Guarda che non mi riferivo alle caramelle." Le mie labbra si alzarono in un sorriso malizioso, cosa che a li diede parecchio fastidio.

"Cosa dovrei dirti?"

"Uhm..ad esempio cosa stavi facendo con il caro McVey sul pavimento." A quella frase soffocò con la sua stessa saliva. Le diedi qualche colpetto sulla schiena e finalmente si riprese.

"Nulla, ci hai visti pure tu!"

"Mh. Io credo sia stato un pò più che 'nulla'."

"Senti Miriana, non so neanche io cosa è effettivamente successo. Brad mi ha messa da parte da poco e per questo credo che non proverò più quel tipo di affetto per un pò. Però, quando mi sono ritrovata sul pavimento con James ho sentito dei brividi percorrermi la spina dorsale e la voglia irrefrenabile di premere le mie labbra contro le sue. Cavoli se è bello, ha due occhi che parlano." Okay, non mi aspettavo una confessione simile.

"Wow..."

"Eh."

"Carla, penso che lui ti piaccia" Lei sospirò, portando alla bocca una caramella.

"Ed è proprio di questo che ho paura."

Paura. Cavoli, con uma frase mi aveva spiazzata. Cosa avrei potutto dirle?

Driin-driin

Il mio cellulare vibra, lo prendo e guardo lo schermo. È una telefona e mi aveva salvata dalla situazione imbarazzante in cui mi trovavo. Era mia madre, risposi subito.

Hi Stranger, I'm a disaster. Can you love me?Where stories live. Discover now