Capitolo 6

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La lezione continuava ma io non capii una sola parola di quello che il professore disse e credo che lo stesso valeva per Tristan che continuava a passarsi le mani tra i capelli sforzandosi di capire. Mancava poco alla gine dell'ora e a quel punto il professore chiuse il libro che teneva in mano e sistemandosi con un dito gli occhiali posò lo sguardo su tutti noi "Resteremo su quest'argomento ancora per qualche altra lezione, appena finiremo faremo una verifica" Sgranai gli occhi come quasi tutti gli altri studenti, a quel punto sento picchiettare sulla mia spalla girandomi verso la persona che cercava di richiamare la mia attenzione.

"Tu hai capito qualcosa?" Chiede Tristan, con un briciolo di speranza. Abbassai lo sguardo sul libro e in quel momento mi ricordai di aver già affrontanto quell'argomento nella mia vecchia scuola in Italia. Alzo il viso e mi decido a rispondergli.

"Non molto, ma mi ricordo di aver già affrontato questo argomento in Italia..quindi so qual-" Mi interrompe, rivolgendomi uno sguardo che sarebbe in grado di far sciogliere anche il ghiacciaio più grande di questo mondo.

"Potresti darmi una mano a studiare? Sai non è che io  sia così bravo.." Chiede lui, portandosi una mano dietro la nuca. Ovviamente non rifiuterei MAI quindi mi limito ad annuire e cercare di trattenere l'emozione.

"Ma certo, ti aiuto con piacere!"

"Fantastico, allora iniziamo oggi" A quelle parole afferrò una pena e scrisse velocemente qualcosa su un pezzo di carta che poi mi passò

"Ci vediamo un'ora dopo l'uscita all'indirizzo che ti  ho lasciato, se magari non dovessi trovarmi a casa puoi chiamarmi" Mi disse lui accompagnando  le sue parole ad alcuni gesti della mano che indicavano i vari punti sul foglietto

"D'accordo, ci vediamo li allora!" Risposi con un sorriso ebete stampato in viso, agitando la mano per salutarlo mentre lui usciva fuori dalla classe. Raccolsi tutto velocemente dal banco e andai agli armadietti, prendendo i libri della prossima ora: Geografia. Questo significava che in classe ci sarebbero stata Carla, e infatti non appena torno in classe la trovo davanti alla porta mentre sta per entrare. Le afferro un braccio saltellando

"Non sai cosa devo raccontarti!" A quelle parole si volta e mi urla qualcosa nell'orecchio

"Anch'io! Non puoi capire quanto sono eccitata da tutta questa situazione!"

"Ti siedi accanto a me? Così parliamo!" Le dico io, sperando in un si, ma lei mordendosi il labbro rifiuta indicandomi Brad seduto agli ultimi posti.

"Mi dispiace, mi farò perdonare con una buonissima ciambella o qualsiasi altra cosa tu voglia!" Gonfio una guancia guardandola, poi le rispondo.

"Tre ciambelle al cioccolato e un  Frappè alla fragola " 

"D'accordo, come vuoi ma adesso scappo, ci vediamo dopo!"

"Okay, a dopo" Sbuffai andandomi a sedere nell'unico banco vuoto, quello vicino alla cattedra, mentre Carla si andava a sedere negli ultimi, con Brad. La professoressa arrivò e lanciò uno sguardo su di me, poi si sedette alla cattedra. -Fantastico è ancora arrabbiata per il fatto dell'altra volta- pensai, poggiando la testa sul banco. La lezione iniziò ma ancora una volta non ascoltai neanche una fottutissima parola, ma mi scambiai qualche sms con Carla:

-Sai che Brad mi ha invitata a pranzare con lui? sono così felice!- Figo, avrei pranzato da sola..di nuovo. Tutto questo non si può perdonare con delle ciambelle.

-Grandioso divertiti anche per me, perchè in quel momento starò progettando la tua morte.- La sua risposta non tardava mai ad arrivare

-Stronza. Che dovevi raccontarmi?- sorrido come un ebete sullo schermo del cellulare mentre le rispondo

Hi Stranger, I'm a disaster. Can you love me?Donde viven las historias. Descúbrelo ahora