CARLA'S POV.
Scesi al piano di sotto, sostenendo Miriana che barcollava ad ogni passo.
"Non sono in grado di portare i tacchi!" Continuava a sbufdare e a dire che le facevano male i piedi.
"Ma va? Non l'avevo capito!" Risi, volevo sdrammatizzare un pò. Lei mi imitò con tono sarcastico.
"Passerò la serata seduta su una fottuta sedia, ne sono sicura." Nah, non lo farà. Non le risposi, arrivando al piano di sotto. Mio padre ci stava aspettando, lo avevo già avvisato e aveva detto che ci avrebbe accompagnate. Lui ci sorrise, facendoci poi uscire nel vialetto di casa. Una volta in macchina ci accompagnò a destinazione. Non parlammo molto, ci chiese solo a che ora sarebbe dovuto tornare a prenderci e cose simili.
Finalmente arrivati da Candy's ci lasciò scendere ed io e Miriana entrammo dentro il locale. Rimasi letteralmente a bocca aperta. I tavoli erano stati sistemato agli angoli. Al centro era stato montanto un piccolo palco con una batteria, una chitarra e un basso. Cerano anche quattro microfoni. Alcuni divanetti in pelle nera erano sistemati intorno a quel palco e le luci presenti ricordavano tanto una discoteca, grazie anche alla musica altissima.
"Certo che hanno preso seriamente questa cosa." Miriana si limitò ad annuire, mentre continuava a scrutare ogni angolo.
"Cazzo, ho bisogno di sedermi." Miriana si allontanò subito, andando a sedersi su uno degli scabelli vicino al bancone. Sbuffai, iniziando ad avvicinami a quel palco per osservarlo meglio. Mi venne quasi un infarto quando sentii due mani calde e forti cingermi perfettamente i fianchi.
"Ti ho spaventata?" Disse quella voce calda dietro le mie spalle. È riduttivo dire che ho sentito le farfalle allo stomaco.
" Sta tranquillo, James. Ero concentrata ad psservare il palco e non ti ho sentito arrivare." Sorrisi, cercando di trasmettergli sicurezza. Lasciò finalmente i miei fianchi, attorcigliando però le sue braccia intorno al mio corpo esile e fragile in confronto al suo. La mia schiena era contro il suo petto, sentivo il suo calore sulla pelle. Aveva poggiato le sue labbra sulla mia testa, lasciando un piccolo bacio tra i capelli. Non una sola parola quando mi liberò dalla sua morsa. Solo sorrisi e rossore sulle nostre guance. Un contatto visivo che valeva più di mille parole. Uno scontro di idee e desideri. Ma come ogni cosa bella, anche quell'attimo finì.
MIRIANA'S POV.
Andai a sedermi su uno degli scabelli posti davanti al bancone, i piedi supplicavano pietà. Quanto cavolo potevano esser alti quei tacchi? 12 centimetri? Forse era meglio mlnon saperlo. Li avrei ridotti in mille pezzettini se solo quelle scarpe fossero state mie. Sentii un fischio. Quale idiota devo pestare stasera?
"Non pensavo di avere una fidanzata tamto sexy." Una risatina abbastanza maliziosa accompagnò quella frase. Solo in quel momento notai Josh che serviva drink e bibite di ogni genere. Indossava uno smoking, senza giacca. la camicia aveva alcuni bottoni slacciati e la cravatta non era annodata, era solo poggiata sul suo collo. Come sempre aveva cercato di portare il ciuffo dietro, ma alcune ciocche ribelli continuavano a contornare i suoi occhi. Minchia se era bono.
"Oh, taci! vuoi ritrovarti quel bicciere su per la gola? " Tornò serio. Troppo serio. Guardava un punto indefinito dietro di me.
"Quel tipo della palestra.. ci sta guardando." Quelle parole furono ricevute dal mio cervello, e quando capii a chi si riferiva, mi sembrò di aver vinto un Jackpot. Mi alzai, portando il mio corpo dietro quel bancone. Posai le mie labbra su quelle di Josh. Ovviamente, lui non mantenne la castità del bacio. Per quanto potesse essere passionale, non trasmetteva nulla. Non era da lui che volevo quel bacio. Portai le braccia intorno al suo collo, mentre lui portava le sue mani sul mio sedere. Avevo la bocca occupata, non potevo dir nulla. Però, la cosa andava a mio favore. Almeno avrei fatto ingelosire per bene mister mutande leopardate. Certo, sempre se gli importava qualcosa. Mi staccai, la situazione mi metteva a disaggio.
KAMU SEDANG MEMBACA
Hi Stranger, I'm a disaster. Can you love me?
AcakAvete presente tutte quelle ragazze perfette, carine, sempre ben vestite, truccate bene e a cui non succede mai nulla di imbarazzante o imperfetto? Fantastico, dimenticatele. Questa è la mia storia, la storia di una ragazza di 16 anni che sembra and...