La gita scolastica è quel momento che tutta la mia classe aveva aspettato fin dall'inizio dell'anno: stare lontani da casa, non studiare per un po', fare quel che si vuole senza genitori, insomma staccare.
<Ragazzi prendete le valigie e con calma incamminatevi verso la hall, ragazze non spingetevi!>detta il mio professore di filosofia, facendo sentire il suo accento siciliano. Io e Aria ci guardiamo e scoppiamo a ridere, mentre lentamente entriamo nell'hotel a 4 stelle. La hall è decorata con delle lucine bianche, dei divanetti rossi ed un tappeto dorato, dove quasi tutti i ragazzi si buttano con non molta grazia, provocando le mie occhiatacce divertite e le risate delle più oche, che hanno altri piani per stanotte.
Il professore biascica un inglese sdentato, mentre divide noi ragazze in stanze: per fortuna, capito con Aria, Claudia e Silvia. Ci danno la chiave, che tiene gelosamente Aria, e poi con le nostre valigione, ci dirigiamo al secondo piano, nella stanza 207, che è complessivamente carina e pulita. Poggiamo tutto e organizziamo i turni per le docce, dato che abbiamo un'oretta e mezza di tempo libero prima di cena. Inizia Silvia, che ha i capelli più corti, mentre io e le altre due ci sistemiamo e scattiamo qualche foto ignorante.
Da: Lauro
Arrivati sani e salvi? Me lo chiede Edo
Sorrido, scuotendo la testa, capendo che è una balla colossale. Edo mi ha detto che mi avrebbe chiamata sul tardi, in modo da potermi parlare con calma e trattenersi di più.
A: Lauro
Salvissima
Mi manda, poco dopo, un pollice in su, mentre blocco il telefono e tiro fuori dei jeans puliti ed un maglioncino nero, giusto per adeguarmi alle mie compagne, che saranno elegantissime, pronte per il giro notturno di Berlino.
<Cas vai tu!>mi urla Aria. Prendo le mie cose e mi chiudo in bagno.
***
L'aria di Berlino è gelida, nonostante siamo in primavera, ed io mi stringo ad Aria mentre costeggiamo Alexander Platz illuminata. La torre radio spilungosa infonde una luce enorme e io mi perdo, incantata, ad osservare questa grandissima città e i miei compagni: Giulio è attaccato ad Elena, che ride, aggrappata alla sua amica fidata Buna, che ride anche lei in maniera sguaiata. Ci scambiamo uno sguardo rapido, io poi lo sposto su Andrea, Tommaso, Angelo e un altro paio di ragazzi che cantano canzoni italiane trash con altre tre nostre compagne. Sorrido, respirando l'aria di libertà.
Torniamo in hotel che è già mezzanotte, e con le ragazze e qualche ragazzo decidiamo di organizzare un pigiama party clandestino. Tommaso e Andrea portano patatine, Silvia e Claudia mettono a disposizione biscotti, Aria, che è maggiorenne, ha acquistato un liquore dolce con dei bicchierini e io intavolo i miei M&M's. Teniamo un tono di voce basso, mentre raccontiamo i nostri buoni propositi, avventure estive e di sogni. Verso le 4, tutti sgattaiolano fuori dalla nostra stanza, mentre noi prepariamo i cambi per domani. Alle 4.30 spegniamo tutto, quando un messaggio fa vibrare il mio comodino.
Da: Lauro
Buonanotte
Buon anno nuovo❤️
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Leggenda al quartiere/Achille Lauro
FanfictionHo bisogno di te che mi dica "non lo fare, ti prego".