Leggenda al quartiere/Achille Lauro

18

Mi sveglio sentendo un peso sul mio fianco, per poi girarmi spaventata. Tiro un sospiro di sollievo quando vedo il viso rilassato di Lauro, gli occhi chiusi e le labbra schiuse, il petto tatuato che fa su e giù ritmicamente. Il suo braccio è poggiato sul mio fianco. Tento di alzarmi, ma mi riattrae a sè, stringendomi. Sorrido, dandogli un bacio sulla mano e alzandomi. <Dove vai?> mormora, la voce roca per il sonno, l'alcol e il fumo della sera prima. <A sistemare>. Si rigira e si riaddormenta.
***
È l'una quando Lauro compare in cucina, indossando dei pantaloni neri a cavallo basso e delle scarpe da ginnastica che non gli ho mai visto. Si siede davanti a me e sorride, sereno come mai l'ho visto fare. Ricambio e comincio a mangiare. <Ma aspettare gli altri no eh> mi ammonisce Edo, mentre io arrossisco e poggio la forchetta nel tovagliolo. Luca ride della mia reazione e mi difende. <Deve studiare e poi andare in palestra, lasciatela fare dai> Io ringrazio e riprendo a mangiare, poco dopo si aggiungono anche gli altri.
Alla fine, torno in camera, facendo prima una sosta in bagno per fare una doccia e lavarmi i denti, poi comincio a studiare finendo alle 7.
<Ti accompagno in palestra> mi annuncia Lauro non appena compaio in salotto e lancio la borsa vicino al divano per poi piazzarmici sopra.
Lauro si siede affianco a me, mettendomi un braccio intorno al collo e abbracciandomi. <Cosa stavi studiando?> mi chiede. <Matematica e biologia> rispondo, sollevando gli occhi al cielo. Lui ridacchia e poi mi stampa un bacio sulla guancia. Lo fisso, non ancora abituata a tutte queste attenzioni da parte sua. Mi dà un altro bacio, stavolta sulle labbra, che poi approfondiamo. <Staccati da mia cugina Achille> urla Edo, dandogli uno scapelotto sulla nuca. Ci stacchiamo ridendo, poi Lauro prende la mia borsa, salutiamo tutti e saliamo in macchina.
Sono tornataaaaaa. Scusate l'attesa e il capitolo così corto. Spero di tornare a scrivere con regolarità presto