La cena è già in tavola quando io e Lauro facciamo il nostro ingresso nell'appartamento. Elena mi corre incontro, abbracciandomi le gambe. La sollevo riempendola di baci e facendola ridere. Poi ci mettiamo tutti a tavola, conversando sulla giornata.
<Cas ha chiamato una certa Aria al mio numero> mi dice Edo. Lo guardo perplesso. <Strano, perché a me non ha chiamato. Comunque scusa le avevo dato il tuo numero una volta che siamo uscite ed il mio telefono si era scaricato> ricordo, pinzando poi la carne con la forchetta. <Mi ha detto che aveva una cosa importante da dirti, sulla Francia> dice, facendomi andare di traverso l'acqua: me ne son completamente dimenticata. <Dopo la richiamo> dico. Continuo la cena in silenzio, poi, appena finito, aiuto a sistemare, sistemo mia sorella, che viene fatta addormentare dalle ninna nanne miracolo di Lauro, e chiamo la mia amica.
Dopo due squilli, la sua voce squillante mi perfora un timpano. <Ci hanno prese!> esclama. Inizio a tremare. <Ma dove? Lì al programma di scambio di lingua all'ultimo anno? Mi stai dicendo che l'anno prossimo ci diplomiamo in Francia?> urlo. I due ragazzi mi guardano perplessi.
La mia scuola, per 5 anni, ha proposto un progetto di doppio diploma con una scuola francese, era una sorta di esperimento. Avevano selezionato me ed Aria durante il primo anno, passando la selezione ogni anno per partecipare al corso l'anno successivo o a brevi soggiorni nel collegio femminile in cui ci avevano assegnato. <Sì! Tra poco ci mandano gli alloggi e tutto. Partiamo a fine agosto!> urla ancora. Inizio a saltellare contenta, quasi mi viene da piangere.
Poi ripenso a mia sorella. <Ri> le mormoro. Di nuovo, i due ragazzi mi guardano perplessi. <Devo rinunciare, per mia sorella. Ecco, mia mamma non è tornata, quindi mi sto prendendo cura io di lei> Edo si alza di scatto, strappandomi il telefono dalle mani. <Ciao Aria sono Edoardo, il cugino della tua amica cogliona. Mi prendo cura io della sorella, lei viene con te nella terra dei mangiabaguet> dice. Lo abbraccio forte, mentre continua a conversare e scherzare con la mia amica. Lauro mi sorride triste: so cosa sta pensando, e lo penso anche io, a malincuore. Lo bacio come la notte prima, con meno trasporto fisico ma con lo stesso sentimentale. Ricambia, sorridendomi sulle labbra dischiuse. Sorrido anche io. Mi dà un ultimo bacio poi si stacca non appena Edo chiude e mi porge il telefono.
<Mi presenti Aria?>
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Leggenda al quartiere/Achille Lauro
FanfictionHo bisogno di te che mi dica "non lo fare, ti prego".