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Avete presente quando qualcuno vi parla, voi ascoltate, ma poi è come se vi immergeste in una bolla di vetro riempita di acqua e tutto è come se vi arrivasse da un'altra dimensione?
Giulio mi parla, mi racconta di una ragazza, non mi dice nome, ma elenca gli infiniti regali che le ha fatto e parla a macchinetta della sua bellezza. Io sto zitta, immersa nella mia bolla d'acqua, e sento la gelosia e la rabbia e vorrei rovesciare il banco ed andarmene, ma sto lì, ed è come se mi stesse strappando il cuore e ci stesse giocando un po'. 《Cas, Cas》mi sussurra qualcuno da dietro. È Aria, il mio angelo custode in questo covo di matti. Mi guarda stranita quando mi giro perplessa, ma scuote le spalle come se non le importasse (in realtà so che appena tornata a casa mi scriverà fino a tardi per chiedermi che cosa sia successo) e mi sussurra di darle due euro, poi sparisce nel corridoio dell'istituto. Rimetto il casco invisibile e lascio che il tempo mi scivoli addosso.
***
Edo è poggiato alla moto di Lauro, porta un giubotto in pelle, aperto, che fa intravedere una semplice t-shirt bianca, porta degli skinny neri e delle nike nere. Mi schiocca un bacio sulla fronte e mi dà il mio solito casco blu, che in realtà appartiene al suo amic...okay, diciamo che la smetto di pensare a treccine blu.
《Oggi abbiamo la testa tra le nuvole signorina?》chiede a pranzo mio cugino, in presenza di Luca e Marco. Mi guardano divertiti e maliziosi, mentre scuoto la testa ridendo e addentando la fetta di pizza surgelata.
《La piccola orca azzanna la preda non lasciandole il tempo di scappare》commenta il più piccolo, mentre Edoardo imita un violino e Marco fa finta di suonare un piano. 《Eh lasciatemi mangiare in pace, se voglio mi mangio pure te gne gne》rispondo, mentre finisco il mio pranzo. Luca mi fa la linguaccia e rispondo con il medio, provocando una gara di "gne gne" con il bruno, interrotta dall'ingresso di Lauro, che si è rifatto la tinta, e di un ragazzo con pochissimi capelli. Cala il silenzio e io sparecchio, mentre Luca e Marco si spontano. Edoardo e gli altri due parlano, sento pezzi di conversione, nulla di molto chiaro, ma dalla faccia di mio cugino è lavoro, quel lavoro che mi fa venire la nausea ogni volta che lo penso o lo nominano...o entrambe. Lascio la stanza, urtando per sbaglio Achille sulla spalla. Mi segue con lo sguardo fino a quando non sparisco nella mia stanza.
***
Sento bussare alla porta e mi raddrizzo per sedermi. Mi sono addormentata sul libro di chimica, che sposto dal letto, facendolo cadere, per terra. 《È pronta la cena》mormora una voce. Mugugno qualcosa di incomprensibile, faccio per riaddormentarmi ma il ragazzo misterioso mi prende in braccio, facendomi sedere in cucina.
《Buongiorno principessa》ridacchia Luca, che poi mi dà un bacio sulla punta del naso. Gli altri, si limitano a salutarmi da lontano, mentre iniziamo a mangiare. Marco non c'è, così come Lauro, immagino quindi che siano insieme.
La serata scorre tranquilla, fino a quando non bussano alla porta in maniera troppo concitata. 《Aprite,mi stanno inseguendo!》

Leggenda al quartiere/Achille LauroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora