CAPITOLO 1

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'Aah, che bello,finalmente tra un paio di giorni tutto questo sarà solo il passato e potrò pensare unicamente a sole,mare e amici, cosa chiedere di meglio?' pensai mentre mi distendevo sul letto stanca morta dall'ennesima giornata scolastica.

Sono Beatrice, una ragazza di 15 anni che vive in un piccolo paesino in Sicilia. Una ragazza abbastanza carina, molto intelligente e intuitiva, cocca di papà, nata per il quieto vivere e con la passione per tutti gli sport ma non abbastanza decisa per dedicarsi ad uno solo.

'E' pronto' è mia madre che entra in camera per avvertirmi che il cibo è in tavola anche se in questo momento vorrei solo dormire,ma meglio evitare battibecchi.

'Com'è andata a scuola?' mi chiese mentre posava il piatto sul tavolo.

'Solito, nulla di nuovo' dissi facendo spallucce.

'Vi hanno già detto cosa fare per le vacanze?'
Dio non sa pensare ad altro!

'No ma, ma non penso ci daranno niente da fare, non avrebbe neanche senso!'

'Niente ha mai senso se si parla di studio!' Comincia a sbraitare mentre si allontana verso la sua stanza.

Finito di mangiare e tornai a sdraiarmi nel letto ripensando a lui.

Quel bellissimo ragazzo che avevo visto qualche mese fa in giro in paese, biondo, alto,con un sorriso bellissimo e un certo carisma.. Ah si, Domenico si chiamava! Quanto era bello! Pensare che mai nessuno mi era piaciuto come lui.. Ma quante possibilità avrei avuto di conoscerlo? Meno di zero assolutamente.

Immersa nei miei pensieri squilla il telefono:Sonia. Mia grande amica e compagna di classe.

'Ehi so,dimmi'

'Vieni un po' da me pomeriggio? Così poi andiamo per un giro?'

'Mhmm perché no, tra massimo un'oretta arrivo' dissi sorridendo e chiudendo il telefono.

Mi andai a preparare e mi avviai verso casa sua, non molto distante dalla mia.

Passammo tutto il pomeriggio insieme, tra varie cazzate e varie risate, lei si che mi ascoltava e riusciva a farmi star bene!

'Manca poco, manca poco!' solo questo pensiero ancora mi fa alzare dal letto per andare a scuola!Nel frattempo mando un messaggio a Sonia,per sapere se ci vedevamo, come al solito, all'entrata di scuola.  Non ci fu risposta.

'Starà male!'

Pensai mentre mi avviavo a scuola. Salite le scale di scuola sento qualcuno chiamarmi.

'Beatriceee, Beatrice!' urlando.

Mi voltai, era Tiziana, una cara amica che mi aveva presentato Sonia.

Risi vedendola correre verso me.

'Ehi, dimmi' dissi sorridendo.

' Hai saputo di sonia?? Suo nonno è morto stanotte!'

Rimasi ferma due secondi, eravamo insieme fino al pomeriggio stesso e poi buum, un colpo del genere.

'Come? Chi?'

'Non so i particolari.. Pomeriggio io comunque vado con delle altre ragazze a trovarla, ti unisci a noi?'

'Certo!'

'Ok, ci vediamo alle 17 30 in piazza' e corse verso la sua classe.

Tornata a casa c'era anche mia sorella, Fabiola. Lei tempo indietro era stata compagna del cugino di Sonia, così l'avvertì di ciò che era successo.

'Cazzo, povero Andrea! Oggi è anche il suo compleanno e non potrà festeggiare!'

'Già. . Ma a quanto ho capito è qualcosa che già si aspettavano..'

'Spero che non si offendano.. Io e Michelle volevamo portargli dei pasticcini, almeno vedrà qualcuno con lui..'

'Sicuramente gli farà piacere!' le dissi e corsi via per andarmi a preparare.

Erano le 17 30 ed io mi trovavo puntuale in piazza. Dieci minuti vidi Tiziana avvicinarsi con delle ragazze che mi presentò.

'Lei è Ylenia' disse, e la ragazza mi porse la mano. Era una tipa bassina e un po' in carne ma veramente carina, occhi chiari e lunghi capelli castani.

'Lei invece è Noemi' disse, mentre anche l'altra ragazza mi porse la mano. Noemi era leggermente più alta, slanciata, con i capelli neri e gli occhi castani, molto solare.

'Beatrice' dissi presentandomi ad entrambe. Ci avviammo verso casa di Sonia.

Eravamo lì a tenere compagnia a tutte quando mia sorella mi chiamò per dirmi che era sopra da Andrea invitandoci a salire e il gruppo accettò.

Ci sedemmo tutti intorno ad un tavolo parlando del più e del meno e fortunatamente Sonia e suo cugino sembravano stare abbastanza bene.

DRIIIING.

Suonarono il campanello.

'Devono essere i miei amici!' Disse Andrea mentre si avvicinò alla porta per aprirla.

Vennero fuori due ragazzi che su avvicinarono subito per presentarsi.

'Piacere, Manuel' mi disse il primo ragazzo. Un tipo minuto,con i capelli scuri e gli occhiali ma apparentemente un tipo spigliato e simpatico.

Dopo aver fatto il giro di tutti gli altri, l'altro ragazzo si sedette accanto a me e sorridendo si presentò.

'Piacere, Giuseppe' disse porgendomi la mano.

Porsi anche la mia e rimasi a fissarlo.

Era un ragazzo biondo di circa 18 anni, alto e leggermente robusto, ma aveva un non so che di familiare.. Di fin troppo familiare!

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