ᴛᴀᴋᴇ ᴍᴇ ʜᴏᴍᴇ; ᴘ.ᴊᴍ+ᴋ.ᴛʜ

-9-

Chiesi a Taehyung di rimanere a dormire da me.
Erano le 22 passate e di Yoongi ancora nessuna traccia. Salimmo in camera e prestai una mia felpa al mio migliore amico, che si sedette sul bordo del letto e iniziò a scrutarmi, mentre mi toglievo la maglietta.
"Ho qualcosa che non va?" dissi, indicando il mio petto.
Non ricevetti risposta, così mi avvicinai a lui e gli scompigliai i capelli.
"Taetae?" presi il suo viso tra le mani "Cosa c'è?".
Tossii pesantemente e rispose:"Oh nulla, credo".
"Credi?" mi guardò, e la sua mano si spostò sul mio torso, accarezzandomi piano, cosa che non aveva mai fatto.
Quel gesto mi fece venire i brividi.
"Sei tu Jimin" se ne uscì "Sei così bello", mi osservó e si alzó avvicinandosi piano.
Dopo quella frase, tutto nella mia mente passò come un flash, tutto era confuso, non riuscii a capire nulla.
Mi allontanai e andai a sbattere contro la parete, ancora mezzo nudo.
"Taehyung cosa ti succede?"
"Non lo so" si passò ripetutamente le mani tra i capelli e si girò dalla parte opposta alla mia.
Il suo respiro era irregolare, intervallato da singhiozzi, segno che stava iniziando a piangere.
Mi riavvicinai e lo abbracciai da dietro.
"Cosa c'è che ti turba?"
Il mio corpo caldo era a contatto con le sue braccia fredde.
Cercai di rassicurarlo, ma non cessava di piangere. Allora lo feci girare e lo guardai negli occhi ormai rossi.
Asciugai le sue lacrime e lo costrinsi a fissare il suo sguardo nel mio.
"Dimmi tutto".

≫

"Dimmi tutto"
Ah se potessi Jimin-ah. Sei tutto ciò che ho. Se sapessi tutte le notti in cui ti ho guardato dormire, con gli occhi chiusi, sereno come non mai. Tutte le volte in cui ti ho aiutato, e a me faceva solo che piacere. Tutte le volte in cui ho accolto il tuo piccolo corpo tra le mie braccia.
Sono felice con te, sono me stesso.
Conosci tutto di me e lo farai sempre.
Sarai sempre con me, ovunque andrò, e non ti lascerò mai.
Perché sei la mia anima gemella, ma non posso ancora esternarti le mie emozioni. Mi limiterò a sognare quei tuoi capelli biondi che incorniciano il tuo volto puro.
Sei tu che mi fai provare quella sensazione che tutti sottovalutano; le cosiddette "farfalle nello stomaco".
"Niente, non preoccuparti" risposi mostrando un sorriso sghembo.
Quel "niente" provocò ancora più dubbi nella mia testa.

≫

"Yoongi?" mi sentii chiamare mentre il più piccolo mi accompagnava a casa.
"Si?".
Si girò verso di me, prese un respiro e iniziò a parlare velocemente.
"Ma quindi ora cosa siamo esattamente? Sono il tuo amante? Sono il terzo incomodo? Sono una persona che userai solo per scopi sessuali, come sta facendo Taehyung? Sì perché me ne sono accorto, e non ho il coraggio di dirglielo"
stava gesticolando più del solito, infatti gli presi prontamente le mani e lo zittii.
"Smettila. Non sei nulla di tutto ciò. Quando saremo pronti, lo diremo agli altri, anche se ho paura che possano scoprirci."
Guardai un attimo per terra, assimilando le parole da dire dopo.
"Mi sono accorto di una cosa, sai? Tu, piccolo stronzetto, sei diventato molto importante in poco tempo, e non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Soprattutto da me"
"Nemmeno io credevo di potermi innamorare di Min Yoongi." finii lui, intrecciando le sue mani con le mie.
Si avvicinó a me, abbassandosi leggermente e creando delle nuvole di fumo con il fiato a contatto con il vento freddo.
E successe di nuovo.
Quel giovane ragazzo, riusciva a farmi provare così tante emozioni con un saldo bacio, che non sapevo neanche spiegare a me stesso.
Si staccó poco dopo, ed io rimasi ad occhi chiusi.
"Cosa c'è Yoongi? stai sognando?"
Sogno una vita con te.

Io e il più piccolo ci congedammo, appena poco prima del mio alloggio, dove tutte le luci erano spente.
Entrai, chiudendo lentamente la porta, cercando di non fare rumore.
Salii in camera, dove trovai Taehyung abbracciato a Jimin.
Restai impalato a fissarli, per qualche minuto.
"Te lo sei meritato, in fondo. Non puoi arrabbiarti" pensai, mentre mi sistemai sul divano, pronto ad appisolarmi.

≫

Il costante suono della sveglia, fece aprire gli occhi sia a me, sia al migliore amico, che, mugugnando, si staccò da me e arricció il naso.
"Buongiorno principe" gli dissi, con voce ancora imbrattata di sonno.
Ricevetti come risposta un verso quasi impercettibile.
Mi alzai e iniziai a prepararmi,  quando sentii una delle mie voci preferite chiamarmi con uno dei nomignoli più confortanti che mi abbiano mai affibbiato.
"Jimin-ah" sentii, ed io, mentre infilavo uno dei miei maglioni preferiti, lo raggiunsi "Mi mancava dormire insieme" ammise lui, con gli occhi ancora leggermente chiusi.
"Sai che la penso esattamente come te" ribadii io, mentre mi avvicinai piano piano a lui. Mi sedetti sul letto e lo coccolai abbracciandolo, e cullandolo tra le mie braccia. Lui si fece piccolo, quasi come un bambino, e si lasciò andare. Gli diedi un bacio sulla sua fronte e ammisi:"Grazie per essere rimasto, ma ora dobbiamo andare", e lui annuii leggermente.
Sei così prezioso, Taehyung.

Scesi velocemente le scale, controllando le notifiche. Yoongi non mi aveva chiamato, cosa che mi fece rimanere davvero di stucco, ma al contrario, lasciò un bigliettino sul piatto pieno di fette biscottate con la marmellata.
"Vi ho visti dormire e ho preferito lasciar perdere. Sono già a scuola, ci vediamo lì."
Questo ragazzo mi farà dar di matto.

Taehyung mi raggiunse poco dopo; piegai il fogliettino e lo misi in tasca, come per nasconderlo.
"Vuoi fare colazione?" gli chiesi.
E lui mi rispose annuendo.
Mettendomi ai fornelli ripensai alla sera prima. Alle cose che avrebbe potuto pensare il mio migliore amico, e tutti i pensieri che ora stanno assalendo la mia mente.
Taehyung mi aveva fatto provare qualcosa, non posso negarlo a me stesso. Ma se quel qualcosa si intensificasse? Se diventasse talmente tanto da farmi addirittura interessare, o peggio, innamorare di lui?
Mentre lui dormiva, mi sono girato dalla sua parte e ho iniziato a guardarlo con occhi diversi. Gli ho accarezzato i capelli, alla luce del lampione che entrava fioca dalla finestra.
È stato un momento intenso.
Il suo petto si alzava e si abbassava regolarmente, le palpebre chiuse e la bocca leggermente aperta, mi fecero pensare soltanto una cosa. Quella sua immagine mi rimarrà impressa nella mente per un sacco di tempo.
E credo che neanche Yoongi riuscirà mai a regalarmi tutto ciò.
Conoscevamo tutto dell'altro, ogni piccolo particolare, ogni minima cosa.
E se mi piacesse lui?