"Ho preferito lasciar perdere".
Le parole che riecheggiavano nella mia testa, mentre camminavamo per raggiungere il nostro luogo di studio, dove avremmo incontrato Jungkook.Da quando siamo usciti, nessuno ha osato proferire parola, quindi mi limitai ad avviare la playlist, con le cuffie nelle orecchie.
Appena varcata la soglia, il mio migliore amico salutó il più piccolo, con un abbraccio caloroso, a cui non reagii.
"Ehi Kook, succede qualcosa?" chiese lui, mentre io, cautamente riponevo l'Ipod nello zaino.
"Ehm,no..." rispose con voce flebile "Entriamo? Alla prima ora ho il professor Min" e mi fece l'occhiolino. Sembrava più felice di me.
"Oh ma guarda che coincidenza, abbiamo lezione insieme" esclamò il mio migliore amico leggendomi nel pensiero.
"Per questo l'ho detto, coglione" disse l'altro, spintonandolo leggermente e incitandolo, successivamente, ad entrare.Entrammo, e feci andare la coppia avanti, mentre io presi il libro di musica dall'armadietto.
Appena lo chiusi mi ritrovai il sorriso di Jaebum davanti agli occhi.
"Buongiorno biondino".
"Ciao" risposi velocemente. Non avevo molta voglia di parlare con lui o di interagire con il genere umano. Soprattutto di prima mattina.
"Come stai?" mi chiese, con curiosità negli occhi.
"In piedi e sto camminando, tu?".
"Sei davvero simpatico" accennò una risata che mi parve anche falsa.
Tossii leggermente e mi disse:"Avrei una proposta da farti".
"Spara" gli dissi deciso.
"So che sei fidanzato, ma ti andrebbe di venire a mangiare una pizza con me? Non prenderlo come appuntamento, solo come amici?".
All'ultima parola fece un falsetto, come se neanche lui fosse sicuro della cosa appena detta.
Ci pensai su, mentre camminavamo.
Non poteva essere male.
Certo, insisteva un po' troppo, però un amico in più non nuoce a nessuno.
Mi bloccai davanti all'aula:"Perchè rifiutare" e gli sorrisi.
Lui si girò, fece un segno di vittoria, come per non farsi vedere e mi diede tutte le informazioni per incontrarci il venerdí seguente.
"Non lasciarmi da solo ad un bar. Ci conto Park Jimin".
E se ne andò.Successivamente feci il mio plateale ingresso, sedendomi al primo banco, da solo; I due erano poco più dietro, ma dal suo essere nervoso, Taehyung avrebbe preferito essere altrove.
Camminando con una lentezza disarmante, arrivò anche il Professor Min.
"Buongiorno ragazzi e bentornati. Spero che la vostra giornata sia iniziata bene" e qui mi lanciò una piccola occhiata che afferrai subito.
"Iniziamo subito con la pratica. Chiameró alcuni di voi che mi faranno sentire i brani che vi ho assegnato, al pianoforte" si fermó, si sedette sulla cattedra e proseguì "Dopodiché, mi dispiace, però dovrò farvi qualche domanda".
Questa affermazione causò lo scontento generale della classe, ma non mia.
Musica era una delle poche materie che prendevo sul serio.
E non riguardava la persona che insegnava.
Ho sempre avuto un attaccamento particolare a tutto ciò riguardante quel mondo.
Mia madre cantava in un gruppo che successivamente si sciolse, perciò sono cresciuto con pane, acqua e note musicali.
"Chiamiamo il numero..." esitó e guardò letteralmente dietro di me "24. Signor Jeon puó raggiungermi qui vicino?"
Il ragazzo, molto timidamente, si alzó e camminó verso Yoongi.
"Faccia udire a tutti le sue potenzialità" gli posò una mano sulla spalla, e si scambiarono uno sguardo complice.
Il mio migliore amico iniziò a sbuffare rumorosamente, e a far tremare la gamba sotto al banco.
Delle note di un celebre spartito musicale, iniziarono a risuonare nel salone insonorizzato, con qualche leggero sbaglio.
Il professore si stava gustando il momento, con gli occhi chiusi e un quasi impercettibile sorriso sulle labbra.
Quando finii tutti batterono le mani, e il ragazzo divenne rosso, inchinandosi più volte.
"Jeon, sei stato davvero bravo. Meriti un voto alto." dichiarò il docente.
Lo scrisse sul registro mentre mandò al posto l'elogiato.
Altri ragazzi si esibirono, ma non interpellò né me, né tantomeno Taehyung.La campanella suonò e rimasi un po' deluso, infatti non uscii subito; mi rivolsi subito a Yoongi che stava preparando la lezione per l'ora dopo.
"Non mi hai chiamato all'interrogazione".
"Neanche il tuo amico, vero?" si girò con fare arrogante.
"Non fare il geloso, perché tra i due, dovrei essere io" esclamai, facendo riferimento a Jungkook.
"Ah tu? Davvero?" strinse le palpebre da dietro gli occhiali; io alzai le spalle, con l'intento di fargli capire da solo il tutto. Mi girai e andai via, mormorando un sottile:"Ci vediamo dopo a casa".
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ᴛᴀᴋᴇ ᴍᴇ ʜᴏᴍᴇ; ᴘ.ᴊᴍ+ᴋ.ᴛʜ
Romance[𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚] Una semplice storia, dove Taehyung è da sempre innamorato di Jimin, ma non vuole ammetterlo. E Jimin scoprirà i suoi sentimenti soltanto dopo varie delusioni amorose.