Lo guardai con occhi spalancati.
"T-tu cosa?" dissi, quasi tremolante.
Lui si alzó dal letto e si avviò alla porta.
"Ti amo jimin", concluse.
Uscì e rimasi da solo, con il libro ancora aperto.
Presi il telefono e chiamai l'unica persona che riuscii a calmarmi.
"Mh, Jimin, fai prima l'incazzato e poi mi richiami" rispose dopo pochi squilli.
"T-tae" quasi sussurrai, mentre delle piccole lacrime solcavano il mio viso. Mi sentivo un traditore.
"Jimin ma non starai mica piangendo?! Cosa è successo?" il suo tono di voce cambiò
"Perché on so dire ti amo?" dissi tutto d'un fiato, mettendo la mano davanti alla bocca per soffocare i singhiozzi. Tenevo tanto a Yoongi, e non volevo perderlo.
"Jimin, quelle parole non escono per caso. escono quando sono pensate, soprattutto quando vengono dal cuore. Devi vivere quel sentimento per affermarlo. Mio piccolo Jimin, forse non hai ancora sperimentato l'amore vero e proprio" mi disse lui, sospirando.
"E tu si?" presi un fazzoletto e mi avviai in bagno.
"Diciamo che mi sto sentendo con qualcuno".
Rimasi in silenzio, perché purtroppo sapevo che quell'affermazione mi avrebbe dato fastidio fino alla fine dei miei giorni. Ero sempre stato geloso di Taehyung.
"Ci sei ancora?"
"Interessante" dissi, tirando su con il naso.
"Se vuoi puoi venire a-" lo stoppai ancor prima che potesse finire la frase.
"Non preoccuparti, staró bene. Ci vediamo domani" conclusi, chiudendo la chiamata.
Percepii una sensazione strana nello stomaco, ma non ci diedi peso e scesi al piano inferiore, dove trovai Yoongi seduto sul divano.
"Ehi" sussurrai.
"Perché non sai ricambiare i miei sentimenti?!" disse lui, rimanendo impassibile, con tono calmo.
"Perché non sai dirmi due fortuitissime parole?" detto questo si accese e si alzò dal sofà.
"Sai, per una volta vorrei essere io quello a cui chiedi aiuto, non quel Taehyung.
Aveva toccato un tasto dolente.
"Yoongi, sai che lui è il mio migliore amico da quando ho 3 anni, non puoi privarmi di lui".
"Non sto dicendo questo Jimin! Sto solo dicendo che sono geloso perché ti comporti diversamente con lui. Vorrei essere al suo posto. Vorrei essere la persona che chiami quando sei in difficoltà. Non sei lo stesso quando sei con me." finì stremato, con le braccia lungo i fianchi.
Era vero? Con Taehyung ero diverso?
"Non è vero." sbottai io.
"Ora mi spieghi il perché" mi chiese gentilmente portandosi le mani in faccia.
"Perché non farei mai questa cosa a lui"
tolsi la mano dalla sua faccia, la intrecciai con la mia, e lo baciai. All'inizio non si lasció andare molto facilmente. Era freddo, quasi volesse respingermi.
Con l'altra mano iniziai ad accarezzargli i capelli, e finalmente, mi bació.
Cercai di sistemare tutto come meglio potevo.
Non sapevo fare un discorso sensato, non sapevo parlare bene, ma con le azioni, ero il migliore.
"Scusami" gli dissi quando si staccò. Lui grugní in un modo tenero e annui.
Dopo poco, gli squillò il telefono.
"Hoseok? che cazzo vuoi a quest'ora. Sì con me c'è Jimin, ovviamente. Stasera a casa tua? Sai che odio queste cose." mise la mano sul telefono e si avvicinò a me "Chiede se stasera ci va una serata giochi a casa sua, con tutti gli altri".
"Certo. Dai è solo una serata. Sai che ti starò accanto" cercai di convincerlo.
"Va bene" tornò al telefono "Vengo solo perché Jimin ha accettato, sia chiaro." e chiuse il telefono.Arrivammo a casa di Hoseok poco dopo. Scendemmo e suonammo il campanello aspettando che qualcuno ci aprisse.
≫
Jimin suonò il campanello e ci ritrovammo una testa rossa ed un sorriso enorme ad accoglierci.
"Yoongi, Jimin! Finalmente" ci abbracciò, ma io rimasi fermo.
Quel ragazzo era il mio esatto opposto, ma non lo odiavo. Eravamo amici da un sacco di tempo, solo che, dopo un sacco di azioni compiute senza pensare, avevo bisogno di un po' di tranquillità. Mi scostai e andai a salutare i rimanenti.
"Ma chi si rivede, il nostro amato Jin!" feci il mio ingresso nel salone e mi avvicinai al più alto, che mi abbracciò.
"Mi scusi professore per non essermi presentato" rise lui.
"Non iniziare" e gli diedi una pacca sulla spalla.
Sul divano erano seduti Namjoon, Taehyung ed un ragazzino con i capelli di un castano scuro, quasi nero. All'apparenza potevamo avere diversi anni di differenza.
"Ehi ragazzi!" fece la sua entrata Jimin, alzando su le braccia. Era davvero bellissimo.
Si immobilizzò per un attimo quando vide il ragazzo affianco al suo migliore amico. Lo affiancai:"Lo conosci?", Gli chiesi.
"L'ho visto l'altro giorno in mensa"gli presi la mano. Era freddo, come sempre, ma riuscii a riscaldarlo.
"Iniziamo?!" Urlò Namjoon, casinista come sempre.
"Facciamo questo sacrificio." dissi io, facendo ridere Jimin.
Sarei potuto anche morire per vedere il suo sorriso.≫
Ci sedemmo sul divano, io con Yoongi che mi teneva la mano tra le sue, alla mia destra Namjoon e Jin con affianco Hoseok, e alla mia sinistra Taehyung e quel nuovo ragazzo. Ancora nessuno aveva avuto il coraggio di chiedere chi fosse, quindi:"Taehyung non ci presenti il tuo nuovo amico?" esclamai, e Yoongi strinse la presa.
"Finalmente. Lui è un mio amico" disse incerto. Il ragazzo gli diede una gomitata
"No non è vero Taehyung, stiamo insieme da 2 settimane e mi tratti ancora come un semplice amico?" lo guardò in modo ammonitore.
Subito dopo si udì un verso di esclamazione generale.
"Taehyung perché non ce l'hai detto?" gli chiesi deluso.
"Non sapevo come farlo" lo disse piano, e abbassò la testa.
Mi alzai un attimo, rassicurando Yoongi, presi Taehyung e lo portai in cucina, lontano da tutti.
"Scusami? Queste cose dovrei saperle." mi impuntai serio
"È lui il ragazzo con cui mi sto sentendo"
"L'avevo capito. Perché non dirmelo prima?"
"Credevo fossi geloso" mi rispose semplicemente.
Sí che lo sono.
"Ma sai che ti ho sempre supportato in tutto, perché non dovrei proprio ora che sei felice?"
abbassò la testa e iniziò a muovere i piedi.
"Come si chiama?"
"Jungkook. È più piccolo di noi di 2 anni", spalancai gli occhi.
"Il signorino taehyung se la fa con i più piccoli, che scandalo" dissi ridendo.
Mi diede un pugnetto sulla spalla, successivamente mi abbracciò.
"Mi mancava abbracciarti"
"Okay, andiamo dentro, si staranno preoccupando", e gli sorrisi.
Mi fiondai sul divano, vicino al mio ragazzo che riprese a riscaldarmi le mani.
"Perfetto siamo pronti" disse euforico Jin.Dopo 3 partite a Twister, 2 a Monopoli e 4 a Cluedo, dove Namjoon veniva sempre sgamato dal suo ragazzo e Yoongi cercava di arrestare Hoseok, ci sedemmo tutti in cerchio, a giocare ad obbligo o verità.
"Jimin, obbligo o verità?" mi chiese Taehyung
"Obbligo" dissi deciso. Dopo aver confessato che canto sempre "Single Ladies" sotto la doccia, credo possa bastare.
"7 minuti chiuso nello sgabuzzino con me"
sentii Yoongi imprecare.
Mi rivolsi a lui:"Stai tranquillo, non succederà nulla" e gli accarezzai la schiena.
Mi avvicinai allo sgabuzzino e aprii la porta seguito da Taehyung.
"Allora? mi spieghi l'utilità di quest'obbligo?"
"Volevo stare da solo con te" replicò tranquillo.
"Serviva un obbligo? Sai che posso venire a casa tua quando mi pare".
"Vieni qui"
"Che vuoi fare ora? Siamo fidanzati" cercai di trattenermi mentre il mio corpo e la mia mente stavano andando nel panico.
"Ho detto vieni qui" ripetè più deciso.
Piano piano mi avvicinai a lui, che aprii le braccia e mi accolse, abbracciandomi come nessuno aveva mai fatto. Sentii il suo cuore battere all'impazzata, e il suo respiro regolare.
Appoggiò il suo mento sulla mia testa.
Mi strinse sempre più forte. Mi regalò una sensazione di sicurezza.
"Jimin-ah non voglio perderti. Non voglio che ti succeda niente."
Appoggiai la testa nello spazio tra la sua testa e la sua spalla e inspirai il suo profumo di mare, quello che aveva sempre.
Successivamente mi diede un bacio sulla fronte. Arrossai di colpo.
Mi avrebbe sempre reso felice, in qualsiasi momento, in qualsiasi modo.

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ᴛᴀᴋᴇ ᴍᴇ ʜᴏᴍᴇ; ᴘ.ᴊᴍ+ᴋ.ᴛʜ
عاطفية[𝐂𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚] Una semplice storia, dove Taehyung è da sempre innamorato di Jimin, ma non vuole ammetterlo. E Jimin scoprirà i suoi sentimenti soltanto dopo varie delusioni amorose.