Capitolo 21

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Sabato, 7 aprile 2018

[Beatrice]

"In bocca al lupo ad una ragazza forte, che la vita ha messo a dura prova a soli ventidue anni. La vita le ha portato via un fratello che oggi è il suo angelo custode, ogni volta che canta; una ragazza tenace ma a volte una bambina che ha solo bisogno di essere amata. In bocca al lupo, Beatrice."

Le parole di Maria continuavano a rimbombarmi in testa dal giorno precedente, quando gli autori ci avevano avvisato che avremmo visto per la prima volta lo studio del serale.
Filippo mi aveva stretto la mano e asciugato alcune lacrime.
E anche in quel momento, mentre stavamo per entrare nello studio per la prima puntata del serale, quelle parole continuavano a risuonarmi nelle orecchie.
Pensavo a Mattia e a quanto avrei voluto, quella sera, renderlo orgoglioso di me.
Le parole di Maria e il pensiero di mio fratello furono la forza che mi guidò nel corso dell'intera puntata.
Iniziammo con una prova corale insieme a Laura Pausini sulle note di Vivimi e Tra te e il mare.

"Non ho bisogno più di niente adesso che
mi illumini d'amore immenso fuori e dentro."

Fu proprio Laura ad iniziare a cantare la sua canzone. Dopo quelle poche parole sarei dovuta entrare in quello studio colmo di gente.
Iniziare la mia esperienza sul palco del serale insieme ad una grande artista come la Pausini era un grandissimo onore e mi faceva rendere conto di quanto fossimo fortunati ad essere lì.

"Credimi se puoi,
credimi se vuoi,
credimi e vedrai non finirà mai."

Fu il turno di Filippo, che si trovava di fronte a me, in alto sulle postazioni della squadra blu.
I suoi occhi erano fissi nei miei mentre cantava quelle poche ma intense parole.
Gli mandai un bacio volante prima di iniziare finalmente a cantare.

"Qui, grandi spazi e poi noi,
cieli aperti che ormai
non si chiudono più.
C'è bisogno di vivere da qui."

Quelle parole erano un po' per Filippo ma soprattutto per me.
Dovevo iniziare a vivere da lì, da quel momento ripartiva la mia vita. Avrei vissuto di musica, lasciandomi alle spalle tutta la sofferenza dell'anno più brutto della mia vita.

"Vivimi senza paura
che sia una vita o che sia un'ora.
Non lasciare libero o disperso
questo mio spazio adesso aperto, ti prego..."

La voce di Einar invase lo studio mentre il cubano faceva il suo ingresso, direttamente sul palco, dove nel frattempo ci stavamo spostando anche io e Filippo.

"Vivimi senza vergogna
anche se hai tutto il mondo contro.
Lascia l'apparenza e prendi il senso
e ascolta quello che ho qui dentro."

Fui di nuovo io a cantare, questa volta insieme a Laura: Einar e Filippo non avevano fatto altro che ripetermi quanto la mia voce e quella della cantante si mischiassero perfettamente e quanto fossero in sintonia.
Le note di Vivimi calarono, lasciando spazio a quelle di Tra te e il mare.
I ballerini della nostra squadra ci circondarono, iniziando a danzare i passi della coreografia che avevano preparato.
Era tutto magico attorno a noi.
Sentivo così mia quella canzone; quando ci avevano detto i titoli avevo fatto i salti di gioia.

"Non ho più paura di te,
tutta la mia vita sei tu.
Vivo di respiri che lasci qui,
che consumo mentre sei via."

Quelle parole uscirono fuori dalle mie labbra come se fossi stata io a scriverle. I miei occhi non mollavano quelli di Filippo, verdi e limpidissimi. C'eravamo solo noi e non avrei potuto desiderare di meglio.
Quelle frasi richiamavano alla mente la paura iniziale, quando aveva provato a baciarmi quella sera, che tutto tra noi potesse andare a rotoli. Ma poi mi ero resa conto che stavo solo mentendo a me stessa: non avevo più paura di Filippo e di rovinare il nostro rapporto né dei miei sentimenti per lui, perché era l'unica persona di cui avessi bisogno e quando non c'era aspettavo solo che arrivasse per tornare a respirare.

Nonostante noi - IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora