Megan's pov
Non avevo mai detto tutta la verità a qualcuno,ma mi sentivo di dirlo a lui.
È stago lì tutto il tempo ad ascoltarmi con l'espressione che cambiava per ogni cosa assurda che dicevo. Quando poi ho detto che Chris voleva violentarmi è scattato in piedi e si è messo a camminare nella stanza cosa che sta facendo anche ora.
"Piccola...io non..."
"Lo capisco...se non sei pronto ad accogliere un disastro come me nella tua vita...me ne farò una ragione" rimane in selenzio. Sto per uscire dalla stanza quando mi prende per il polso,mi gira e mi mette al muro. Un déjà vu.
"Sei un disastro,è vero. Ma sei anche il disastro più bello che io abbia mai visto e conosciuto" dice guardandomi negli occhi. Ha il respiro affannoso.
"Grazie...per avermi ascoltata"
"Ci sarò sempre,te lo prometto"
Mi prende i fianchi e li stringe un pò...ci sono ancora i lividi ma del resto è un dolore sopportabile quasi piacevole.
"Megan Hill,mi farai impazzire,lo so per certo." ammette prendendomi il viso con entrambe le mani e baciandomi. In pochi minuti ci ritroviamo sul letto,io a cavalcioni su di lui...ho il pieno controllo per una volta.
Continuiamo a baciarci intensamente,incomincio a toglierli la maglietta,gli bacio il collo,il petto,traccio le linee del suo tatuaggio sul bicipite..è un ancora e simboleggia fedeltà nell'amicizia e nell'amore.
"Perché hai fatto questo tatuaggio?Non è il tuo genere"
"Perché per me è simbolico a priscindere dal significato,ce l'aveva mia madre tatuata sullo coscia...l'adoravo era sempre pronta a darti dei consigli ma poi un giorno,quando tornai da scuola la trovai distesa per terra con il sangue che le colava dalla bocca,chiamai mio padre e lui mi disse 'Se lo meritava' rimasi scioccato da quella frase ma poi capii...era stato lui,quel figlio di puttana" sussulto a queste parole "...era il giorno del mio 21esimo compleanno,e lei qualche giorno prima mi disse che avendo 21 anni sarei dovuto andare a vivere da solo e così fu" sospira ma poi spalanca gli occhi come se avesse capito un problema da risolvere "...cazzo,ecco perché me lo disse,non voleva che io vedessi come la trattava mio padre" provo rabbia,tanta rabbia.
Mi sdraio vicino a lui "Insomma...non abbiamo avuto proprio un passato rose e fiori" ridacchia e mi tira a sé. "No per niente" ammetto con un sospiro. Suona il suo telefono,lui lo prende e risponde alzandosi in piedi "No...Cristal ho detto no...non se ne parla...no stasera non ci sono..ciao" riattacca.
"Scusa se lo chiedo ma...chi è Cristal!?" urlo sedendomi sul bordo del letto.
"Piccola calmati" si avvicina.
"Non avvicinarti a me se prima non mi dici chi cazzo è Cristal"
"Chi sei?La mia ragazza che devo darti spiegazioni?" spalanco gli occhi "...tu pensavi di esserlo?Sul serio?"
"Brutto stronzo" borbotto prendo le mie cose,mi rinfilo i pantaloncini,prendo il casco della mia moto ed esco di casa.
"MEGAN!ASPETTA,TI PREGO" urla venendomi incontro.
"Che vuoi?" sbotto.
"Voglio che rientri in casa"
"Non se ne parla proprio"
"Megan,cazzo. Di notte è pericolosa la strada"
"Sempre meglio di stare a casa di un falso come te" metto il casco e sfreccio via. Non ci posso credere...pezzo di merda. Pensavo mi potessi fidare di lui,ma evidentemente per lui era solo un gioco fin dall'inizio.
Cazzo,cazzo,cazzo!
Dopodomani rinizia scuola!
Aiuto,non ce la faccio.
Niente panico infondo stai incominciando il college non il liceo.
Merda.
Domani ho il volo per andare a Denver dove si trova il college.
Okay,niente panico.
Ce la puoi fare.
Salgo di corsa le scalette di casa e vado diretta in camera mia,devo preparare le valigie.
La prendo da sopra l'armadio,la apro e incomincio a buttarci dentro tutti i vestiti che ho,comprese scarpe e anche uno zainetto per la scuola dove posso mettere i libri di studio. Chiudo la valigia a forza,sedendomici sopra.
Mi manca già Durango,è il posto in cui sono nata e cresciuta,mi mancherà di sicuro.
Prendo il telefono e chiamo le mie amiche per organizzare un pigiama party per domani...ma che sto dicendo domani ho il volo.
Mi sdraio sul letto e sprofondo nel sonno.
Mi sveglio che sono già le 11 e 30..wow non ho mai dormito così tanto. Per fortuna che il volo è alle 16 e 30 cioè il pomeriggio.
Scendo giù in cucina e trovo mia madre che fa i pancake.
"Buongiorno,tesoro,sto preparando i pancake per un giorno speciale" saltella come se dovesse andarci lei al college.
"Grazie mamma"
"Ehi nana,sei pronta a ricominciare a studiare?"
"Non vedo l'ora di non vederti più"
"Bene!Sono pronti!" esclama mia madre.
Ci sediamo a tavola e incominciamo a mangiare e a parlare di come sarà il college.
Ridendo e scherzando si sono fattele 14 e io tra un'ora e mezza dovrei essere in aereoporto. Perciò mi alzo da tavola e vado in camera.
Squilla il telefono lo prendo e sono le ragazza che mi chiamano. Facciamo sempre le chiamate a tre così non dobbiamo chiamare prima una e poi l'altra.
"Puoi non partire?"
"Buongiorno anche a te Lex"
"Lex ha ragione ,rimani qui con noi"
"Ragazze devi andarci ma prometto che vi chiamerò sempre e vi aggiornerò su tutto"
"Okay,va bene,ma vieni al 'Crazy&Crazy' vogliamo salutarti,c'è anche Cole"
"Arrivo tra 5 minuti. A dopo"
Attacco senza lasciarle finire di parlare so già cosa vogliono dirmi.
Mi metto qualcosa di comodo:una tuta,una maglietta corta,le scarpe vans e poi metto un cappellino nero lasciando i capelli sciolti.
"Mamma vado dalle ragazze" la avverto e lei corre subito da me.
"Amore mio,stai attenta e per qualsiasi cosa chiamami...mandami un messaggio quando arrivi a Denver" mi abbraccia e mi dá un bacio sulla fronte. Prendo la valigia ed esco sul portico,quando vengo bloccata e tirata per il braccio..da mio fratello?
"Che vuoi?" senza preavviso mi abbraccia.
"Mi mancherai sorellina,ci sono e ci sarò sempre,chiamami se qualcuno ti dá fastidio"
Gli metto una mano sulla fronte per vedere se ha la febbre. Ma poi ricambio l'abbraccio.
"Anche tu mi mancherai,fratellone"
Scendo le scalette insieme a mio fratello che si è offerto di accompagnarmi perché in moto non si può proprio fare...LA MIA MOTO! Corro da lei in garage,la coccolo un pò,le dico che mi mancherà e che tornerò presto per fare uno dei nostri folli giri..si lo so parlo con una moto.
Salgo in macchina e faccio un ultimo cenno di saluto a mia madre dal finestrino.
In mezz'ora arriviamo al bar,abbraccio e ringrazio mio fratello e lo rassicuro che saranno le ragazze ad accompagnarmi all'aereoporto. Prendo la mia valigia ed entro nel bar diretta verso le ragazze e Cole che sono in piedi davanti ad un tavolo...perché non si siedono? Si scostano ed ecco spiegato il motivo.
Seduto al tavolo c'è Jace,con un espressione incazzata.
"Cos'è quella valigia?" mi chiede infuriato.
"Fatti i fatti tuoi,stronzo"
"Ehi,ehi..cosa ci siamo persi?" chiede Cole.
"Il tuo amico è un bastardo,mi ha fatto credere ad una cosa che non era vera"
"Amico sei fottuto" lo avverte Cole.
"BRUTTO PEZZO DI MERDA" Leila si avvicina a lui con fare minaccioso e Cole la tiene per i gomiti.
"Leila sta tranquilla,non succederà più,non voglio più averci a che fare con lui,tanto devo partire"
"Dove cazzo devi andare?Non ti credere che io ti lasci andare. Anzi no,vai pure. Tanto anch'io devo partire e non sei l'unica a non volere averci più a che fare. Tanto c'è Cristal"
Rimango scioccata,a bocca aperta e con il cuore in frantumi. Meglio così.
"Va bene,vai pure da quella puttanella,ma non venirmi a cercare...mai più"
"Non ho neanche il tuo numero,per me già sei sparita"
"Ragazze mi potete accompagnare all'aereoporto?Ora?"
"Ma sono solo le 15,hai ancora un'ora per stare qui con noi"
"Si lo so ma non voglio passare neanche un altro secondo con quel decerebrato" prendo la valigia,saluto Cole e mi dirigo all'uscita con le ragazze che mi seguono. Carico la valigia nel portabagagli e mi siedo sul sedile dietro.
Mi mancherai Durango.
STAI LEGGENDO
Sei sempre stata mia.
ChickLit"TI HO DETTO DI STARE ZITTA" "non mi puoi dare ordini!" "SI CHE POSSO!" "..e sentiamo,perché puoi?" "perché sei mia." "e da quando lo sono?" "Sei sempre stata mia."