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Megan's pov
Sono su questa spiaggia da un'ora e ho capito molte più cose di quante ne abbia capite in 19 anni di vita.
Questo posto mi fa bene.
Alzo la testa e mi godo il calore del sole mattutino che contrasta con la brezza fresca.
Incomincio a vedere delle persone.
Sono sempre poche. Due o tre.
Sono persone che corrono probabilmente da tutta la vita su questa spiaggia.
Noto un ragazzo.
Bello da morire perché si sa,qua a Denver sono tutti più belli.
Ha un'aria familiare...ah si! È Markus.
Sembra la scena di un film in cui i bagnini corrono sulla riva a rallentatore.
Lasciatevi dire che lui è meglio di tutti loro messi insieme.
È un bel ragazzo,non lo nego.
Ma amo Jace e per quanto io possa essere stronza non gli farei mai una cosa del genere. Tradirlo non è nei miei programmi.
Si avvicina e rallenta. Evidentemente si starà chiedendo perché una squilibrata del genere stia qui tutta sola a prendersi il sole alle 6 di mattina quando potrebbe benissimo prenderselo alle 11.
O forse ti ha solo riconosciuta.
Si forse.
"Ciao...Megan,giusto?" chiede con il fiatone.
"Si. Markus,giusto?"
"Si. Com'è tutta sola soletta qui sulla spiaggia?"
"Questa spiaggia è un dono di Dio. Mi ha fatto capire un sacco di cose. Si lo so è stupido.."
"No. Affatto. Sai quanti monologhi su me stesso mi sono fatto qui?" ridacchia e si siede vicino a me.
"Ah si? Allora è proprio il posto che fa questo effetto"
"Sai,sei simpatica. Meglio delle altre ragazze che ci sono al college. Sono tutte false e finte bionde."
"Verisssimo. Pensa che ad una le si vedeva la ricrescita. Per poco non andavo lì e le chiedevo davanti a tutti che tinta usasse" scoppiamo a ridere entrambi.
"Sei mitica. Ti adoro. Non ho mai conosciuto una come te. Credo tu sia unica al mondo"
Socchiudo le labbra.
"Si...l'unico disastro al mondo" distolgo lo sguardo e mi volto verso il mare.
"Un disastro? Perché?"
"Perché si. Fidati di me. Ti basta sapere questo."
"Oh,okay. Anch'io non sono...diciamo normale,ecco. A volte non so come gestire delle situazioni e non faccio che peggiorarle ulteriormente. Faccio schifo in tutto tranne che in football.."
"Mi stai parlando di te?"
"Si,ci dobbiamo conoscere no?"
Sorrido per conferma.
"Dicevo..tranne nel football,sono il capitano della squadra. Mi piacciono i pancake,ne vado matto. Una volta mia mamma ne ha dato uno al mio cane e,che tu ci crederai o no,ho messo il broncio per un mese intero." scoppio a ridere.
"Anche a me piacciono i pancake. Ma amo di più il frullato al cioccolato. Ne vado ghiotta."
"Ti va di andarcene ad un bar qua vicino a fare colazione?"
"Ehm..io.."
Perché stai rifiutando? Guarda che bel manzo ti sta invitando a colazione.
Ho Jace.
Ma ora Jace non c'è..
Beh in fin dei conti non è la fine del mondo,un frullato.
E poi ricorda che non devi spiegazioni a nessuno,se non ce ne motivo.
Tutta questa saggezza?
Sta zitta,alza quel culo e vai a colazione con lui.
"Okay,ci sto" sorrido alzandomi.
Lui si alza a sua volta e devo dire che è molto più alto di quanto avessi visto l'altra sera. Forse solo loro crescono di notte di qualche centimetro. Io non cresco mai. Rimarrò per sempre 1 e 60.
"Vieni. Ho la macchina,andiamo in centro"
"Possiamo passare prima dalla mia stanza?"
"Certo. Non ci sono problemi" mi sorride ed apre la portiera.
Salgo su e sfrecciamo verso il college.
Percorro il corridoio arrivo davanti la mia stanza. Appena entro vedo Jace che fa avanti e indietro per la stanza ma poi si ferma e si volta verso di me con uno sguardo infuriato.
"Dove cazzo sei stata? Mi sono svegliato e non c'eri. Pensavo fossi in bagno ma niente non eri lì. Adesso mi dici dove sei stata tutto questo tempo,cazzo!" sbotta con il fuoco negli occhi.
"Sono andata a fare due passi"
"E perché?"
"Per schiarirmi le idee,posso? O devo chiedere il permesso a te?"
"Non parlarmi così. Mi hai fatto preoccupare. Potevi pure lasciarmi un biglietto oppure mandarmi un messaggio"
"Avevo il telefono al 40% e se si spegneva erano 'guai'. Ora che sai che sto bene,rilassati."
Sbuffa e si siede.
"Ora vado. Devo uscire. Se puoi ci vediamo dopo" dico mentre esco.
"Dove vai ora?"
"Esco con Markus"
"Il mio compagno di stanza? Perché?"
"Cazzo rilassati. L'ho incontrato giù alla spiaggia abbiamo fatto due chiacchere e ora mi accompagna al bar a fare colazione. È un amico,tutto qui."
"Okay..se ti fa qualcosa o se dice qualcosa di sbagliato,chiamami"
"Si papà. Ora posso andare?" chiedo piagnucolando. Si avvicina mi prende il viso e mi bacia con possessione.
"Tanto per marcare il territorio" sorride.
"Non ti tradirei mai. Lo sai. Ora vado. Tu fai il bravo,torno presto."
Esco dalla stanza con un sorriso e vado verso la macchina di Markus.
"Ti ha rapita qualcuno da sotto il letto?"chiede appena entro.
"No c'era Jace..abbiamo dormito insieme" mi guardo le unghie.
"Oh..quindi siete fidanzati?"
"No..non credo..non lo so in realtà" sbuffo.
"Beh se non lo siete sareste una bella coppia" sorride imbarazzato.
"Dove siamo diretti?"
"Al 'CrossRoad' è un bar fantastico. Ci lavora mia sorella."
"Ma sarà aperto alle 6 e 30 di mattina?"
"Certo. Aprono alle 6" sorride e mette in moto.
Attraversiamo le strade di Denver che non sono poi così tante e arriviamo ad un piccolo bar ad angolo. Ha un'insegna bianca e nera con delle luci intorno.
"Presumo sia anche notturno.."
"Beh si. Da cosa l'hai dedotto?"
"Dalle lucine sulla scritta. Possono far vedere l'insegna anche di notte" sorrido e mi incammino verso la porta,lasciandolo a bocca aperta.
"Ti stupisci della mia intelligenza?" chiedo appena mi raggiunge.
"No. Affatto. Sapevo che eri intelligente e poi non ci vuole una laurea a capire delle lucette" sbuffa scherzosamente e mi incita ad entrare con una mano sulla schiena. Mi irrigidisco ma lui non se ne accorge.
"Ciao Mark!" lo saluta una ragazza con la divisa un pò troppo corta. È alta più di me,sarà 1 e 70 minimo. Ha i capelli castani chiari e gli occhi grigi, credo non ho visto bene. Ha un fisico snello e forse un pó troppo secco.
"Ciao e tu sei..?" chiede guardandomi con un sorriso.
"Ehm..sono Megan."
"Piacere di conoscerti,sono Cristal" che brutto nome. Non penso sia lei,almeno spero.
"Megan ti presento mia sorella,Cristal ti presento Megan"
Sua sorella? Ma sono diversissimi.
Cristal solleva un sopracciglio e mi guarda. Evidentemente il sorriso di prima era falso come le sue labbra.
"Aspetta chiamo Jace e gli dico di venire" propone Markus.
"Jace? Anche tu lo conosci? Siete amici? Non lo sapevo,strano non me l'ha detto e sono la sua ragazza" dice Cristal.
Mi si spezza il cuore. La sua ragazza? Ma mi sta prendendo in giro? Ma che cazzo di scherzo è?
"Vado un secondo in bagno" dico in un sussurro.
"Stai bene?" chiede Mark,lo chiamerò così Markus è troppo lungo.
Evidentemente sono diventata bianca sennò non me l'avrebbe chiesto.
"Aspetta...ho capito bene? Il tuo ragazzo?" chiede alla sorella poco convinto e confuso.
"Si lo è. Da ben 2 anni." porca puttana mi sento male. Non ci posso credere.
"Scusatemi" mi copro gli occhi prima che vedano le lacrime che solcano il mio viso.
Corro in bagno e scoppio in lacrime. Come ha potuto farmi questo.
Appoggio la schiena alla parete e scivolo giù fino a sentire il pavimento sotto di me.
Non ci voglio credere. Non mi ha tradita. Casomai lui ha tradito lei con me.
Porca puttana sono anche dalla parte del torto nei confronti di lei.
Ho chiuso con lui. Come cazzo fai a dire una bugia così grande? E io che ci stavo credendo davvero.
Che stupida che sono.
È uno stronzo e stavolta non può inventarsi niente. Basta.
Sapevo che non poteva funzionare ma pensavo di essere io il problema.
Invece è lui con le sue cazzate,il problema.
Ma d'altronde che mi aspettavo...che mi chiedesse di sposarlo?
Pensavo e speravo che andasse tutto bene tra di noi ma non è così.
Che illusa.
Mi alzo dal pavimento,mi avvicino al lavandino e mi guardo allo specchio.
Sei stata distrutta da uno stronzo?
Non mi ha distrutta.
Guarda come stai piangendo e per lui poi...
Senti non è il caso,sparisci.
Non voglio chiedergli spiegazioni.
Evidentemente inventerebbe l'ennesima scusa e io non ho voglia di sentirla.
Chiamo Cole.
Almeno lui era suo amico.
"Ehi,dolcezza. Come va?" risponde.
"Ciao...scusa se ti tisturbo." dico tirando su col naso.
"Meg stai piangendo? Che cosa è successo?"
"Jace mi ha tradita. Cioè in realtà ha tradito la sua ragazza con cui sta da 2 anni,con me." dico ricominciando a piangere.
"Meg...io non lo sapevo. Mi dispiace. Vuoi parlarne?" chiede.
"Si ma ti dovrei tenere al telefono almeno per 1 ora" ridacchio tra un singhiozzo e un altro.
"Intendevo,ne vuoi parlare di persona?"
"Cosa..che stai dicendo? Non puoi venire qua."
"Chi te lo dice?" ridacchia.
"Lo faresti? Per me?"
"Sei la mia migliore amica,Meg. Non pensare nemmeno per un secondo che non mi importi più di te."
"Grazie Cole. Ci sei sempre stato."
"Piccola mia ti conosco da quando stavamo alle elementari. Se piangi c'è un motivo valido."
"Ti voglio bene,Cole"
"Anch'io piccola,anch'io." e attacca.
Anche lui mi chiama piccola. Ma non mi fa lo stesso effetto di quando lo dice Jace. Se lo dice Cole è come se lo dicesse un fratello.
Sporgo un pò la testa fuori dal bagno e lo vedo.
Eccolo lì che abbraccia Cristal palpandole poco sopra il sedere.
Cristal ne approfitta e lo bacia...e non sulla guancia.
Mi metto le mani davanti la bocca e incomincio a piangere di nuovo.
Esco del tutto dal bagno e vado dritta verso la porta per uscire.
"Ciao Meg! Ma che cazzo...MEG!!" urla Jace mentre esco.
Piango,piango e piango.
Credo di aver usato tutte le riserve di lacrime.
Mi guardo dietro e vedo che mi segue ancora.
Cammino fino ad arrivare al mare.
Ne ho fatta di strada...il mare doveva essere a 8 isolati dal bar. Fa niente,mi fa bene muovermi.
Mi segue ancora. Con quale coraggio?
Cammino sulla sabbia un pò veloce e urlo.
Urlo piangendo allo stesso tempo.
Cado sulle ginocchia e mi siedo sui piedi.
Con le lacrime agli occhi e il cuore in frantumi.
Non ci mette tanto a raggiungermi e ad accovacciarsi vicino a me.
"Cazzo Meg! Ma che cosa ti è preso!?!?" chiede col fiatone.
"Vattene"
"Ma cosa.."
"VATTENE" urlo guardandolo negli occhi.
Socchiude le labbra e abbassa lo sguardo.
Mi alzo e mi tolgo la sabbia dalle gambe.
Lui si alza e fa lo stesso.
"Spiegami cosa è successo e poi forse me ne vado" dice serio.
"Porca puttana ho detto di andartene!" ho lo sguardo basso e i pugni stretti tanto da farmi male.
Mi rifiuto di farmi stregare dai suoi occhi.
"Ma che cazzo di problema hai? Pensavo andasse tutto bene fra di noi"
"Ah si? Brutto pezzo di merda! Ma pensi che io non ci veda?? Pensi che non ho visto come ti guarda Cristal? Si esatto so che è lei. E guarda caso è la sorella di Mark! Strano il destino eh!? Sono stufa dei tuoi giochetti! Lasciami in pace,cazzo!" gli urlo con tutto il fiato che ho.
"Cosa? Cristal e Markus sono fratelli?"
"Non te l'ha potuto dire in questi 2 anni che stavate insieme!?" sbotto.
"2 anni?? Chi ti ha detto questa cosa?" sbianca.
"Ora si che sei ridicolo." rido aspramente.
"Meg...posso spiegare. Non è come sembra."
"Le solite giustifiche? Non sono stupida. Ti prego lasciami in pace. Mi hai rotto il cazzo con le tue stupidaggini. Ho chiuso..con te." cammino all'indietro.
"Hai chiuso con me? Ma che cazzo stai dicendo?"
"Puoi anche dire ai tuoi amichetti che mi hai lasciato tu,non c'è problema,ma io non ci casco un'altra volta. Mi dispiace,pensavo potesse funzionare." sento di nuovo le lacrime che scendono e cerco di rimandarle indietro "...spero che tu possa trovare una ragazza che sappia sopportare le tue cazzate come non ho saputo fare io,evidentemente. Anzi no,vai da Cristal. Poverina aspetta da 2 anni che tu ufficializzi la cosa." mi porto la mano alla bocca e mi abbandono al pianto,girandomi.
Cammino fino ad arrivare sulla riva.
"Forse se svanisco faccio un piacere a tutti." dico guardando l'acqua.
"Non dire cazzate" borbotta.
Mi giro verso l'orizzonte e guardo in lontananza.
Sento due braccia stringermi forte. Mi dimeno.
"Lasciami! Lasciami, ti prego" crollo tra le sue braccia e mi lascio dominare dal suo abbraccio.
"Megan sei la mia vita. Se tu dovessi andartene mi toglieresti tutto. Megan lasciami spiegare,ti prego" mi gira verso di lui e mi passa il pollice sulla guancia,asciugandomi le lacrime.
"Non voglio sentire le tue spiegazioni. Ne ho avute abbastanza dalla tua ragazza." lo guardo negli occhi e mi scende quella che sembra l'ultima lacrima del mio repertorio.
"Megan...cazzo,vuoi capire che non è la mia ragazza? Non siamo mai stati fidanzati. Ne prima,ne ora,ne mai. Era solo una ragazza da una botta e via...sai com'è" abbassa lo sguardo ma non mi lascia.
"Per 2 anni è stata la tua botta e via? Ma mi stai prendendo per il culo? Pensi sia cretina? Smettila con queste scuse da dementi. Ora mollami,devo andare al college."
"Ti accompagno io" propone.
"No. Camminerò ma non verrò con te,nella tua macchina e nel tuo territorio,dove hai tutto sotto il tuo controllo"
"Megan hai delle strane paranoie."
"Ho detto di lasciarmi!"
Senza preavviso mi bacia.
È un bacio pieno di scuse a cui io mi oppongo.
"Baciami,ti prego"
"No. È finita,Jace."
"Megan mi sono promesso che non me ne sarei mai andato e così sarà,che tu lo voglia o no."
"Devo andare"
Per fortuna scioglie l'abbraccio.
Mi volto e cammino arrivando al marciapiede.
Mi guardo dietro e vedo che mi ha seguita ma fino ad un certo punto poi si è fermato a guardarmi uscire dalla sua vita.

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