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Megan's pov
È tornato. Dopo un anno è tornato.
Jace O'Conner è tornato da me.
"Megan" si appoggia allo stipite dell'aula da cui sto uscendo. "Ciao Jace" sorrido.
"Possiamo parlare?"
È cambiato. È diventato più muscoloso,sembra quasi pompato. Ha i capelli rasati e le spalle ancora più distinte. "Okay.."
Camminiamo insieme per tutto il corridoio. La gente ci guarda straniti. Anche per me è strano.
Ma sentire il suo profumo e il suo calore vicino a me,mi fa capire che lo risceglierei altre mille volte se potessi. "Ecco. Fermiamoci qui" sorride. Anche la voce è più profonda sembra quasi un uomo d'affari.
"Dimmi" mi torturo le pellicine delle unghie.
"Allora,so che non ti ho dato spiegazioni ed è per questo che sono qui"
"Jace,è acqua passata"
"No,Megan. È un fotutto anno che sto male. E so che anche tu sei stata male"
"Ora non più"
"Lo so,hai Markus"
"Come fai saperlo?"
"Non importa. Dobbiamo chiarire una volta per tutte"
"Non voglio ascoltarti"
"Zitta"
"Come scusa? Io non mi sto zitta!"
"TI HO DETTO DI STARE ZITTA"
"Jace,non mi puoi dare ordini!"
"SI CHE POSSO!"
"Ah ma davvero? Non ne ho presi abbastanza? E sentiamo,perché puoi?"
"Perché sei mia."
"Come prego? Da quando lo sono?"
"Sei sempre stata mia."
Rimango a bocca aperta. Ero sua. Al 100%. E lo ero sempre stata. Anche se non ci siamo rivolti parola.
Io ero sua e lui era mio. Anche a distanza di un anno siamo proprietà privata di entrambi. E non lo nego.
"Okay. Racconta"
Lui sbuffa. Poi incomincia a parlare.
"Io e Leila ci siamo conosciuti due estati fa. Eravamo compagni di tenda ad un corso per scout. Lei voleva conoscermi e io volevo conoscere lei. Abbiamo fatto quel che abbiamo fatto. Ma lei da quel momento ebbe una sorta di ossessione per me. Derivata da non so cosa. Lei mi disse che voleva scommettere una cosa. Io le diedi corda e fu così che ti incontrai. Ebbi una scossa quando ti vidi. Non mi era mai capitato. Era diverso con te. Eri testarda e poi avevo voglia di picchiare quello stronzo che ti aveva fatto del male. Volevo proteggerti,tenerti sotto la mia ala di protezione. Quella sera in cui tu scoprii che c'era stato tanto tra me e Leila,quella fottuta sera io non riuscii a darti spiegazioni perché ero troppo orgoglioso e anche molto testardo. Volevo avere ragione,cosa che non avevo. Megan,quel che c'è stato tra me e lei non conta per me. Ma quel che c'è stato tra di noi, quello sì che conta. Megan io ti amo ancora e non ho paura di dirlo ad alta voce. Ti risceglierei altre miliardi di volte se potessi. Ti prego,torna da me. Non riesco a vivere"
Sto piangendo. Jace O'Conner mi ha fatto piangere un'altra volta. Ma di felicità. Sono esattamente le spiegazioni che gli chiesi quella sera e che lui non mi diede. Volevo questo. E volevo lui. Più di ogni altra cosa. "Jace io tornerei da te ma sai che non posso"
"Perché? Per Markus?"
"No,lui non c'entra nulla. Ma per te. Non avrai problemi a rifarmi una cosa del genere" piango a dirotto. Posa le mani sulle mie guance e passa i pollici sulle lacrime, per asciugarle.
Ci guardiamo negli occhi. Mi bacia. Ed è li che crollo. Che mi crolla il mondo addosso. Che posso finalmente respirare di nuovo. Ed è lì,in quel preciso istante che capisco che è lui l'uomo giusto e che è lui l'uomo che voglio al mio fianco. Mi sento rinata.
Sento di nuovo le farfalle nello stomaco come il primo giorno. Sento di nuovo il senso di gelosia. Il senso di possessione. Lui è mio e io sono sua.
Lo sono sempre stata.

Sei sempre stata mia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora