Jace's pov
So che è una ragazza forte e forse se io glielo dicessi lo sopporterebbe,quello che non sopravvivrebbe sarei io.
Meriterei di andare all'inferno per questo ma sono abbastanza egoista per non dirle nulla e tenermela stretta;so per certo che avrà brutte conseguenze su di noi ma non posso farci nulla,ormai è fatta.
Mi piace considerarci un noi.
Ho saputo fin dall'inizio che lei sarebbe stata mia e che in qualsiasi modo mi sarei avvicinato a lei ma evidentemente ho sbagliato maniera per arrivarci.
Sono stato stupido quel giorno a fare quel patto e mi maledico ogni giorno per aver accettato.
Speriamo solo che quando glielo dirò -perché dovrò dirglielo-sarà clemente con me..spero.
"Ahia" sussurra imprecando e tirando fuori il pollo dal forno. Mi piace anche il modo in cui si mette in bocca il dito quando si brucia,sembra una bambina.
"Fa male?"
"No" si volta "mi fa male il tuo silenzio"
Abbasso lo sguardo e prendo le cose per apparecchiare. Credo che mi distrarrà per almeno 2 minuti.
"Jace,senti se ho fatto qualcosa o detto qualcosa devi dirmelo,possiamo risolverla insieme. L'avevamo promesso"
Ci eravamo promessi di affrontare tutto insieme ma non penso che lei voglia sapere il motivo del mio silenzio.
"Piccola non ho niente"
"Non mi convinci"
"Davvero,sto bene" dico tra i denti.
"Non c'è bisogno di fare così" si gira e incomincia a tagliare il pollo.
Sospiro e mi avvicino.
Le bacio il collo e lo mordicchio,lei sussulta e si ferma con il coltello a mezz'aria.
"Scusami bellissima"
Si volta con il coltello che mi punta prontamente davanti il petto.
"Non provare a pararti il culo con dei complimenti" posa il coltello nel lavello.
"Quindi non ti piacciono i miei complimenti?" mi metto una mano sul petto teatralmente "questo è un insulto" rido e mi avvicino.
"Preferisco i complimenti del ragazzo della porta affianco" sorride.
Le stringo i fianchi e la sollevo mettendola sul ripiano della cucina. Lei sussulta e si aggrappa alle mie spalle.
"Il vicino eh?" le mordo il labbro inferiore.
"Saprebbe soddisfarmi più di te"
"Io non ti soddisfo abbastanza quindi.." la faccio scendere di scatto e la avvicino a me prendendola con una mano per il collo. Lei mi lascia fare con gli occhi colmi di desiderio.
"Se io non ti soddisfo com'è che sei ancora qui?"
Non risponde,sorride e basta.
La prendo per il retro delle cosce e la sbatto al muro più vicino.
Ansimiamo per l'impatto è lei si stringe di più ai miei fianchi. La tengo tra il mio corpo e il muro e le strappo la maglietta.
Incomincio a succhiare e a leccare i capezzoli ormai turgidi. La guardo negli occhi e lei non emette un fiato.
"Niente di che O'Connor" sorride maliziosa.
Mi dirigo verso la camera con lei in braccio,la scaravento violentemente sul letto e la tiro forte verso il bordo del letto. Le tolgo le mutandine strattonandole.
Senza preavviso entro dentro di lei con due dita.
"Ancora..niente di che" ansima cercando di restare seria.
Aggiungo la lingua e lei mi inizia a tirare i capelli per avvicinarmi di più.
"Non ti soddisfo ancora?"
"Si,mi soddisfi" ansima.
"Oh ma guarda..hai cambiato idea testarda di merda?" so che la vibrazione della mia voce tra le sue cosce la eccita di più.
"Testarda di merda lo dici a quelle puttane che ti sei scopato" sorride con sfida.
"Stronza"
"Coglione"
"Testarda del cazzo"
"Testa di cazzo..oddio" ansima e mi guarda negli occhi "Jace" urla dal piacere e butta la testa all'indietro per il piacere.
È ancora scossa ma io la tiro in piedi forzatamente e mi faccio guardare negli occhi.
"Megan non hai capito forse con chi hai a che fare..in ginocchio"
"No"
"Megan mettiti sulle ginocchia"
"No"
La faccio abbassare spingendo le spalle.
"Sei un egoista del cazzo se pensi che non mi farai niente" dico in tono di sufficienza.
"Stronzo,bisbetico di merda"
"Muoviti"
Lei si avvicina di più e io abbasso i pantaloni insieme ai boxer..spalanca ancora gli occhi quando vede il mio membro.
"Diventa sempre più piccolo o sbaglio?" chiede guardandomi.
"Megan mi sto incazzando,muoviti o ti tappo la bocca ora"
Posa piccoli baci sulla punta e se lo mette in bocca.
Vuole torturarmi,è certo. Fa piccoli cerchi con la lingua e contemporaneamente fa dei movimenti con la mano.
"Cristo se usassi di più la lingua per questo e non per parlare" chiudo gli occhi e faccio una smorfia che la soddisfa.
Aumenta i movimenti e poi li rallenta;aumenta e rallenta,aumenta e rallenta.
"Sto per..Megan se non vuoi che io esploda nella tua bocca devi toglierti ora"
Lei per tutta risposta continua.
Esplodo mandando la testa all'indietro.
Tremo ancora ma riesco ad aprire gli occhi.
Risale baciandomi gli addominali e poi il petto.
"Mi piace come ti faccio sentire" sorride.
Mi sfiora il braccio e mi guarda raggiante.
Se solo sapessi...
"Ehm il pollo" dico tirandomi su i pantaloni e uscendo dalla stanza.
Lei rimane lì sbigottita ma poi mi raggiunge a passo svelto. Mi supera e si siede a tavola.
Le metto il piatto davanti e poi mi siedo per mangiare. Non alza lo sguardo dal piatto nemmeno quando le faccio i complimenti.
Appena ha finito sciacqua il piatto e lo mette in lavastoviglie. Torna in camera senza proferire parola e poi riesce,so di averla ferita.
Entra in bagno.
Sento lo scroscio dell'acqua e presumo si stia facendo la doccia.
Prendo il telefono e chiamo Leila.
"Amore mio!!" risponde dopo due squilli.
"Ciao Leila"
"Come va?"
"Bene"
"Bene anche con lei?" ha un tono scocciato.
"Si,anche con lei"
"Quando torni?"
"Devo finire l'università,lo sai"
"E va bene ma mi manca sentire il suono della tua voce dal vivo"
"Fatti bastare questo dal telefono" rispondo irritato.
Incomincia ad urtarmi.
"Ci siamo svegliati storti stamattina? Ci credo,con lei a fianco chi non si sveglierebbe male" ride.
"Certo..è tutto apposto per questa storia? Non mi faccio problemi a venirti a cercare" la minaccio.
"Si,è tutto okay"
"Cole?"
"È andato a vedere una partita"
"Okay,salutamelo" chiudo senza neanche farla ribattere.
Mi dà fastidio la sua voce,immaginatela al vostro risveglio e poi ne riparliamo.
Megan esce dal bagno con una nuvola di vapore dietro che sa di vaniglia.
Va dritta in camera e io la seguo.
"Megan"
Non risponde.
"Megan"
Alza gli occhi su di me..è inespressiva.
"Dimmi"
"So che.."
"No,non sai un bel niente" sbotta.
Chiude l'armadio dopo aver preso una maglietta e dei leggings. Si fa uno chignon scombinato e poi sistema gli asciugamani che ha usato.
"Senti io non volevo ferirti"
"Non mi hai ferita"
"Certo come no"
"No,per niente"
Prende la sua agenda e scrive qualcosa su di essa. Mordicchia la penna e prende i quaderni per studiare. Li sfoglia e li sfoglia ancora.
"Fai sul serio?"
"Cosa? Studiare?"
"No,fare la bambina"
"Pensala come vuoi ma io sto studiando"
"Okay,posso studiare con te visto che abbiamo gli stessi corsi?"
"No,potevi prenderti i tuoi appunti"
"Megan,stai parlando con me,non con un secchione"
"Tieni. Sociologia" mi lancia un libro "è già sottolineato"
Le rivolgo un sorriso ma non ricambia.
Si distende a pancia in giù sul letto e questa posa mi ricorda la sua prima volta. Le ho lasciato i segni quella sera. Come sempre.
Continua a mordere la penna e a trascrive probabilmente gli esercizi.
Rivolgo lo sguardo al libro e cerco di 'studiare'.
Piego il gomito e poso la testa sulla mano,godendomi la vista del suo splendido viso.
Ha lineamenti perfetti e simmetrici. Il naso all'insù e la bocca carnosa e rosea.
"Hai finito con sociologia?" chiede dopo venti minuti buoni che la stavo fissando.
"Si"
"Okay" prende il libro e lo posa sopra la pila insieme a quelli che ha usato lei.
Mette la penna sul comodino e si toglie la maglietta.
Di spalle e senza niente è ancora più sexy,lascia con il dubbio della sua bellezza.
Si scioglie lo chignon ed è lì che il mio cervello va a puttane.Mi mandano in bestia questi movimenti lenti e sensuali.
"Megan"
"Jace"
"Vieni qui" allargo le braccia,lei si volta ma poi si alza e prende il pigiama.Infila la maglietta e poi i pantaloncini.
Si infila sotto le lenzuola e mi dà le spalle.
Mi infilo sotto anch'io e la stringo a me con le braccia e la faccio aderire al mio petto.
"Notte Jace"
"Piccola,scusami"
"Okay,notte"
Sospiro e le dó un bacio sul collo.
Sussulta ma cerca di nasconderlo.
"Quando ti comporterai meno da bambina dimmelo"
"Quando ti comporterai meno da stronzo dimmelo"
Impreco sotto voce e la stringo di più.
"Dobbiamo di nuovo litigare?" chiedo tra i denti.
"Stai facendo tutto da solo"
"Hai cenato senza rivolgermi parola"
"Te ne sei andato senza rivolgermi parola se non 'ehm il pollo'" sbotta.
Lo ammetto,lo ammetto,sono un coglione.
"E ti ho chiesto scusa.."
"E io ti ho detto okay"
Decido di lasciar perdere ma non di lasciare la presa,so che il destino ci dividerà ma lei sarà per sempre mia.
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Sei sempre stata mia.
ChickLit"TI HO DETTO DI STARE ZITTA" "non mi puoi dare ordini!" "SI CHE POSSO!" "..e sentiamo,perché puoi?" "perché sei mia." "e da quando lo sono?" "Sei sempre stata mia."