Natalia
Dopo aver visto Luca e dati appuntamento alle otto di sera, tornai a casa. Butto sul divano la mia felpa rossa e vado in cucina a prendere dal frigorifero una bottiglia d' acqua naturale. C'è un silenzio in casa, ora che noto mia madre non c'è, ma per togliermi il dubbio esco dalla cucina e mi dirigo nella sua camera da letto. Come previsto non c'è, sarà andata da qualche sua amica, oppure da quel fottuto stronzo di Vincenzo, che già dal nome vorrei solo strozzarlo. Non mi è mai piaciuto quell' uomo, mi ha provocato un sacco di volte, e tutte quelle volte il mio odio verso di lui cresceva sempre di più. La mamma non la capisco, non capisco il fatto che sia stata distaccata per così tanto tempo, che ora mi chiedo: mi avrà mai voluta nella sua vita? Al contrario Michele ha cercato di starle vicino, ma io possedevo troppo rancore nel mio corpo che nemmeno guardarla negli occhi ci riuscivo. Eppure mi viene da ridere perché il passato mi ha insegnato tanto, a continuare a crescere sempre di più. Frequentemente andavo nei locali dove solo i maggiorenni potevo entrare, e io ne avevo solo sedici anni, costringendo persino Simone nelle mie disavventure. Però, per fortuna c'è sempre stato per me, e non potevo chiedere un amico come lui. Mi sdraio sul letto, mettendo le braccia dietro la testa, e fisso il soffitto. A volte penso che dovrei andarmene da Salerno, tanto qui di guai ne ho combinati uno dopo l' altro, e se non fosse per mio fratello, Giulio e Simone, in questo momento starei in carcere a fissare il muro mentre la vita va avanti, senza che io abbia fatto qualcosa di buono. Del tipo andare avanti con gli studi, fare carriera e avere una vita migliore. Ma io sono il diavolo in persona, chi mai vorrebbe accanto il diavolo tutti i giorni, le persone mi odiano, gli faccio paura. Ora però - con tutta la volontà - sto cercando di migliorare la persona che sono.Sento la porta aprirsi e chiudersi violentemente, a passo svelto mi avvio verso il salotto, dove trovo Michele furioso. Mi guarda, il suo sguardo si calma per poi sedendosi sulla poltrona dalla pelle nera. Avvicinandomi più a lui, noto che alza il viso su di me.
« Ti ho mai detto che sei la sorella migliore al mondo, nonostante tutti i tuoi difetti » mi siedo sul divano e gli sorrido.
« Tipo un milione di volte, ma pensa se non ci fossi io, la tua vita sarebbe completamente noiosa » dico.
« Già. Tu riesci sempre a farmi venire degli infarti al cuore, che poi rischierei la morte per te » scuoto la testa divertita, mentre mi guarda confuso.
« Sul serio moriresti per me. Avanti non fare l' esagerato adesso » dandogli una leggera spinta.
« Sono sincero. Da quando papà non c'è più, mi sono promesso a me stesso che mi sarei preso cura di te e di mamma. Ed una promessa che non infrangerò mai. Credimi Natalia, sei importante per me » dice, per poi proseguire: « ti ho visto cadere e rialzarti, come in questi anni sei cresciuta. Avrai anche vent'anni, ma sei e sarai sempre la mia piccola sorellina » andai a abbracciarlo, stringendolo forte come non ho fatto mai. Mio fratello è tutto per me, così come io sono per lui. Ed è questo che ci lega, mi stacco da lui dopo cinque minuti. Si devo dire che il corpo, nonostante, abbia tutti quei addominali scolpiti, sembra un materasso cosi comodo.
« La sai l' ultima novità » dico tutta sorridente.
« Quale? » domanda.
« Stasera esco con un ragazzo » sgrana gli occhi sorpreso.
« Aspetta che guardo un attimo le previsioni sul meteo in tv. Non si sai mai che dicano che oggi piova » prende il telecomando del televisore, accede la tv e glielo prendo dalle mani.
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Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza
Fanfiction©️ COPYRIGHT Natalia vive con la madre a Salerno. Non ha una vita come le altre ragazze, non va d' accordo con la madre e suo padre l' ha abbandonata a soli tredici anni senza più farsi sentire. Ma nonostante tutto lei continua ad andare avanti com...