Capitolo 8

1.3K 20 1
                                    

Natalia
"Chi sei veramente Natalia". Questa frase continua a ripetersi nella mente come un mantra. I suoi occhi mi fissano in cerca di una risposta, parlare di me ad altre persone mi risulta sempre difficile. Sbuffo, passando la mano sui capelli e voltandomi dall' altra parte, ormai stufa che sia sempre cosi.

« Scusa, io non posso... » non ho nemmeno il coraggio di guardarlo. Vorrei solo che questo fosse un incubo, anzi tutto ciò che vivo e che ho vissuto fosse un incubo, e svegliarmi da bambina di tredici anni.

« Perché Natalia » chiede, alzo lo sguardo e lo guardo dritto negli occhi, sospiro.

« Vedi per me è difficile...io, mi dispiace Luca, davvero, ma preferisco non dirti nulla » il suo volto è serio.

« Cosa vi siete detti tu e il tipo di prima, avanti non sono stupido, ho sentito » dice.

Lo sapevo che stavano ascoltando dietro la porta, non ci posso credere, la gente al giorno d' oggi non sa nemmeno farsi gli affari suoi.

« Nulla di importante » butto fuori, importante lo è, e come se lo è. La mia vita è in pericolo, messa insieme a quella di Michele e mia madre, tutta colpa di mio padre.

« Nulla di importante? Sei pericolo e tu dici che non è importante? » ribatte « andiamo Natalia non penserai mica di dover occuparti sul serio di questa faccenda ».

« Devo per forza farlo, anche a costo di dovermi sacrificare la mia stessa vita » incrociando le braccia, facendomi più seria, d' altronde sono sempre stata così.

In questa situazione mi ci sono messa da sola, nonostante le persone me l' abbiano proibito, ma poi vedendo che sono una ragazza tosta, non hanno perso tempo ad addestrarmi.
Ho sfiorato la gallera, la comunità e di certo tutto questo non mi ha mai fatto paura, sono sempre uscita senza che gli altri se ne accorgersero. Io sono qui, è il mio dovere adesso è proteggere la mia famiglia.

« Natalia per favore, stai andando contro a qualcosa di molto pericoloso ».

« E tu cosa ne sai, eh? Tu non mi conosci, perché se mi conoscessi quanto gli altri, sapresti che davanti a te non hai una persona chiunque. Sì, perché davanti a te » puntando il dito contro il suo petto « hai un mostro, e tu non sai nemmeno cosa posso fare io ».
Dico con una lieve sfumatura di minaccia, forse è meglio togliersi le maschere, ed affrontare la verità.

« Se sei un mostro, come dici tu, allora perché sei qui con me, quando avresti potuto anche non importarti di me. Avresti potuto anche non uscire insieme, quando te l' ho chiesto. » dice, abbasso la mano lungo i fianchi, stringendogli in pugni.

« Perché... » dico quasi in un sussuro « perché...» non so come finire la frase.

« Natalia non sembri un mostro » portando un ciocca di capelli dietro all' orecchio.

« E invece si Luca, sono una ragazza da zero sentimenti e zero emozioni » dico allontanandomi di poco da lui.

« Cosa ti è successo » ormai stanca che non faccia altro che chiedermi sempre la stessa, non posso farne a meno di non scoppiare, perché a volte pure io ho bisogno dei miei spazi.

« A te cosa importa di chi sono, di cosa mi sia successo. Stammi lontano, non ti voglio vedere Luca » urlo, qualche persona si volta verso di noi, ma non mi interessa.

« Calmati » dice piano. Posando le sue mani sulle mie spalle, dal quale io mi ritrago subito.

« Non provare a toccarmi, non mi cercare » poco dopo sento una voce a me famigliare.

« Che succede? Cosa le hai fatto » mio fratello per fortuna si è messo in mezzo alla situazione, prima ancora che potesse peggiorare.

« Nulla che ti possa importare. E poi non pensavo minimamente che potesse essere così » sento la presa di mio fratello diventare sempre più forte.

Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora