Capitolo 9

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Luca
Sono da poco ritornato a Milano, dopo aver passato un paio di giorni a Salerno. In studio con Ava a registrare nuovi pezzi, fumo una canna, inspiro e butto fuori il fumo. Chiudi gli occhi per un istante, appare lei davanti a me, quei occhi verde giada e i suoi capelli rossi. Quella ragazza mi hai fottuto del tutto il cervello, quella discussione avvenuta proprio tre giorni fa non doveva succedere. Come può darsi del mostro a se stessa, avrà avuto una vita difficile, d' altronde chi non la vita con pieni di problemi, i pensieri che l' unica cosa che fanno è perseguitarti. Ma ciò non è questo il punto, quella sera in cui sono uscito con lei, ho visto una persona con piena di vita, l' ho vista sorridere e divertirsi. Avrei voluto conoscerla meglio, starle più vicino e darle il tempo necessario, ma il destino cambia le strade e lei non è fatta per me. È una ragazza diversa dalle altre, una che - a quanto ho visto - non ha problemi a dirti le cose come stanno. Ghali entra distogliendomi dai miei pensieri.

« Ehi frà » sedendosi accanto a me. Non ho molto voglia di parlare in realtà.

« Ciao » dico con un po' di noia. Ormai la canna l' ho finita, la poso sul posacenere spegnendola.

« Che cos'è questo tono, cuore spezzato, per caso? » alzo gli occhi al cielo, Ghali è un grande amico, ma a volte preferisco stare nel mio piccolo.

« Nah, e tu. Come vanno qui le cose » tanto per cambiare argomento, perché l' unico argomento che non voglio affrontare è "l' amore".

« Bene, manca ancora un mese all' inizio del tour » già il suo tour, me ne ero completamente dimenticato. Non per farlo apposta, ma con Natalia in testa, chi pensa ad altre cose.

« Fantastico » mi suona il cellulare, guardo l' emittente. Elia, rispondo subito.

« Pronto » dico, sento delle risate dall' altra parte del telefono. Penso che sia con la sua ragazza.

« Finalmente rispondi, ti avrò chiamato un sacco di volte questa mattina. Dove sei con la testa » mi rimprovera. Da quando Elia mi rimprovera? Ha ragione, non ho risposto a nessuna chiamata, nemmeno agli altri.

« Sta calmo e dimmi ».

« Va be', fa niente, lascia stare. Comunque stasera volevo chiederti di venire a una serata in un locale. È un uscita a quattro, ti posso assicurare che la tipa ti piacerà » da quando li ho raccontato di Natalia, non fa altro che ripetermi di dimenticarla, cerca sempre di farmi uscire con un' altra.

« Ok » accetto alla fine, è solo un serata infondo, nulla di che.

« Lo sapevo che avresti accettato, ci vediamo stasera. Vedrai non te ne pentirai » dice con tono malizioso. Chiudo la chiamata, vorrei mandare un messaggio a Natalia, ma sono sicuro che non risponderebbe.

Ava ritorna dopo una pausa di mezz'ora, ricominciamo di nuovo a registrare.

Natalia
Un giorno qualunque, come tutti gli altri d' altronde, sempre la stessa strada su cui corro ogni volta che ho bisogno di sfogarmi, togliere tutta la rabbia. La musica di Eminem rimbomba nelle orecchie, dandomi la carica giusta per tutto resto della giornata.

Questa mattina mi sono alzata all'alba presto, il cielo è ancora con le sue sfumature blu, arancio e rosso. Tra poco il sole dovrà sorgere, segnando un nuovo giorno da trascorrere. Ritorno a casa, e subito mi vado a farmi una doccia fresca, l' autunno è alle porte, fuori c'è un po' di fresco, ma sento ancora il caldo dell' estate. Prendo l' accappatoio una volta finito, asciugo i capelli con il phone e inizio a vestirmi. Vado in cucina e faccio colazione, dovevo farla prima, non mi piace correre con la pancia piena. Mia madre entra in cucina, per pochi minuti resta a fissarmi per poi distogliere lo sguardo su di me. Si versa del tè caldo in una tazza. Continuo a mangiare, non perché ma da quando ho saputo della situazione che Xavier mi ha raccontato, non voglio che a mia madre succeda qualcosa di brutto, durante la mia assenza ci sarà Michele ha tenerla al sicuro. Con Vincenzo prima o poi, quando arriverà il momento, sistemerò la questione. Nessuno può toccare la mia famiglia e nemmeno avvicinarsi al mio territorio. Metto la tazza nel lavandino, faccio per girarmi, ma un grazie ci vorrebbe.

Se adesso mi dici ti amo non so nemmeno dirti chi siamo // Capo Plaza Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora